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Post n°4503 pubblicato il 23 Marzo 2011 da cile54
Giappone, è allarme alimentare: cresce la contaminazione
Dopo il terremoto, lo tsunami e l'incubo nucleare, in Giappone adesso è allarme cibo. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha detto che le radiazioni provocate dal disastrato impianto nucleare di Fukushima ed entrate nella catena alimentare sono più gravi di quanto finora si fosse pensato. La crescente preoccupazione che le particelle radioattive già rilasciate nell'atmosfera abbiano contaminato cibo e bacini idrici oscura le notizie sui progressi nell'impianto nucleare, dove i tecnici sono riusciti a riattivare la fornitura di energia elettrica per tutti e sei i reattori ed in uno di essi ha ripreso a funzionare una pompa ad acqua. «Chiaramente si tratta di una situazione grave», ha detto Peter Cordingley, portavoce da Manila per l'Ufficio regionale per il Pacifico occidentale dell'Oms. «Ed è molto più grave di quanto chiunque avesse immaginato all'inizio, quando si pensava che si trattasse di un problema limitato a 20-30 chilometri...È scontato pensare che qualcuno di questi prodotti contaminati possa uscire dall'area di contaminazione». Il portavoce Oms ha tuttavia aggiunto che non c'è alcuna prova che il cibo contaminato di Fukushima possa aver raggiunto altri Paesi. Cina e Corea del Sud hanno già annunciato che compiranno test più puntuali sui cibi giapponesi importati. Ma quello che è ormai certo è che in Giappone la situazione è più grave. Nei giorni scorsi sono state rilevate tracce di sostanze radioattive su spinaci, altre verdure e latte provenienti dalle aree vicine alla centrale. Rilevata radioattività anche nell'acqua corrente di Tokyo. Il governo nipponico, pur ripetendo a più riprese che le quantità rinvenute sono ben lontane dal rappresentare un pericolo per la salute, hanno bloccato la distribuzione di latte e di due tipi di verdure prodotte in 4 prefetture limitrofe all'impianto, come «misura precauzionale». Intanto la lotta per fermare Fukushima prosegue. L'Agenzia Internazionale per l'energia atomica parla di alcuni sviluppi positivi ma dice che la situazione complessiva resta molto grave. I reattori della centrale mostrano alcuni miglioramenti ma la situazione resta incerta, ha detto il vice segretario di gabinetto giapponese Tetsuro Fukuyama. I pompieri hanno rimandato per ora il lancio di acqua di mare nel reattore numero 3 dopo che dalla struttura si è levata una nuvola di fumo. Intanto gli ingegneri sono riusciti a ristabilire la connessione elettrica alla rete di tutti e sei i reattori della centrale. Nel reattore numero 2 è stata ristabilita la corrente e una pompa nel reattore 5 ora funziona con l'alimentazione via cavo. Se però gli ingegneri non riuscissero a raffreddare i reattori, l'ultima opzione sarebbe quella di seppellire la centrale sotto un sarcofago di sabbia e cemento per impedire fuoriuscite catastrofiche di radiazioni, utilizzando lo stesso metodo impiegato a Chernobyl, in Ucraina, nel 1986. Continua a salire ne frattemo il tragico bilancio di vite umane. Tra morti e dispersi, secondo il Dipartimento di polizia, si è arrivati a quota 27mila. Lo riferisce il sito internet del quotidiano Asahi shinbun. A crescere in modo drammatico è il numero dei dispersi passati da circa 11 mila a oltre 18 mila. Sono infatti le persone che mancano all'appello a creare maggiore confusione. E' anche vero che la confusione deriva da numeri sbagliati che si comunicano enti locali e polizie. In particolare, da Ishinomaki e Minamisanriku si lamenta la scomparsa di 10mila persone per ciascuna delle località, numeri che da soli coprirebbero tutti i dispersi del terremoto.
Simonetta Cossu 22/03/2011 |
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Roma, 12 maggio 1977
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