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Soltanto 220 prigionieri sono stati considerati "pericolosi". Altre centinaia rastrellati come ai tempi del nazismo

Post n°4630 pubblicato il 26 Aprile 2011 da cile54

Wikileaks: a Guantanamo molti innocenti. E gli Usa lo sapevano

 

Documenti segreti statunitensi, rivelati da Wikileaks e pubblicati dal New York Times e dal Guardian, rivelano che solo un quarto dei detenuti di Guantanamo erano ritenuti effettivamente pericolosi dai responsabili militari americani. Le rivelazioni comprendono tutti i "Detainee Assessment Briefs" (Dabs), cioè le schede di valutazione individuali, elaborate dagli ufficiali militari, su ciascuna delle 779 persone detenute a Guantanamo dal 2001 al 2008.

 

Da esse si ricava che soltanto 220 prigionieri sono stati considerati "pericolosi estremisti" (non parliamo poi di ipotetiche responsabilità in atti di terrorismo), mentre almeno 150 erano semplici cittadini afghani o pakistani rastrellati casualmente e il resto era costituito da "combattenti di basso livello" nelle file dei talebani. In alcuni casi i comandi americani hanno scritto nei Dabs che "non è chiaro perché (il soggetto in questione, ndr) è stato portato a Guantanamo".

 

Tra i casi più clamorosi quello di Sami al- Hajj, cameraman di al Jazeera, detenuto per ben sei anni a Guantanamo senza esser stato mai considerato pericoloso; o quello del 70enne Haji Faiz Mohammed, arrestato e portato a Guantanamo senza alcun motivo nonostante fosse in uno stato di "riconosciuta (dai medici americani, ndr) demenza senile"; o ancora di Naqib Ullah, arrestato quando era solo un ragazzino di 14 anni e tenuto un anno a Guantanamo nonostante la sua scheda riporti che era stato rapito dai talebani e che "non rappresenta alcuna minaccia per gli Stati uniti".

 

La pubblicazione delle schede è stata "fortemente condannata" dal Pentagono, che l'ha definita un atto "sciagurato" che mette a rischio l'attività antiterroristica degli Stati uniti. Dal Dipartimento della Difesa è venuta inoltre la curiosa affermazione che le schede in questione sarebbero ormai "datate" e che oggi le valutazioni sui detenuti di Guantanamo sono state in alcuni casi aggiornate e modificate.

 

Attualmente nel carcere speciale della base americana a Cuba sono tenute prigioniere circa 170 persone, tutte definite "ad alto rischio per gli Stati uniti" nel caso in cui dovessero essere tolte da Guantanamo. Anche per questo - per evitare le spese per le misure di sicurezza che sarebbe necessario adottare se venissero portati sul territorio statunitense - il presidente Obama ha recentemente acconsentito a che i processi a loro carico vengano svolti non da una regolare corte americana ma da tribunali militari speciali nella stessa Guantanamo, rimangiandosi così le promesse (chiudere definitivamente questa vergogna per gli Stati uniti) fatte in campagna elettorale e nei primi tempi dopo la sua elezione.

 

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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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