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Comunicato stampa degli operai ThyssenKrupp e dei familiari dei sette operai uccisi nella fabbrica di Torino
Post n°4677 pubblicato il 09 Maggio 2011 da cile54
Niente applausi per gli assassini! Gravissime la posizione e le dichiarazioni di Confindustria ed in particolare del Presidente E. Marcegaglia rilasciate ieri a difesa dell’applauso reso in solidarietà all’ad della ThyssenKrupp H. Espenhahn, recentemente condannato in primo grado a 16 anni e mezzo per la morte dei 7 lavoratori nel rogo di Torino: Antonio Schiavone, Angelo Laurino, Roberto Scola, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò e Giuseppe Demasi. Uccisi in nome del profitto. Confindustria, anziché prendere le distanze dagli assassini della ThyssenKrupp, che non hanno esitato a lucrare ignobilmente sulla pelle dei lavoratori, esprime loro solidarietà e vicinanza, dimenticando il terribile calvario patito dalle vittime e dai loro familiari e parenti, dimostrando un cinico disprezzo verso la vita dei lavoratori. Le parole della Marcegaglia lasciano intendere che sarebbe più conveniente investire laddove norme e controlli in fatto di sicurezza sul lavoro siano meno vincolanti per le imprese. Queste le orribili aspettative che i vari Marcegaglia, Espenhahn, Marchionne, Carbonato, Di Girolamo e Cicchitto vorrebbero veder avverarsi in questo Paese. La scelta sembra essere: impunità o delocalizzare dove si può uccidere senza subire processi? Non possiamo che ritenerci profondamente indignati e offesi da tali dichiarazioni. La sicurezza nei luoghi di lavoro è un obbligo delle Imprese e delle Istituzioni e non può essere delegata in alcun modo ai lavoratori e chi non rispetta le norme e uccide in nome del profitto deve pagare! Continueremo a portare avanti la lotta per avere non solo giustizia ma un lavoro sicuro e dignitoso per tutti i lavoratori.
Ass. Legami d’Acciaio onlus (Familiari delle vittime ed ex operai ThyssenKrupp Torino) Torino, 8 maggio 2011 |
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
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