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Un contributo su un tema che corrode politica e persone di potere negli ultimi 30 anni, senza soluzione di continuitą
Post n°5015 pubblicato il 29 Luglio 2011 da cile54
La questione morale
Occorre rovesciare la questione per poi riacquistarla veramente. La morale e la condotta individuale sono importanti e decisive. Ma occorre parlare del sistema, delle circostanze, del contesto (ricordiamo Sciascia?). L’impersonale. In Italia, paese cattolico (non cristiano), il personale politico proviene spesso dalla piccola borghesia, ma anche da altre classi subalterne, e la carriera politica funge da scalata sociale, serve alla circolazione delle élite (cooptazione da parte delle classi dominanti). Inoltre, in Italia lo spagnolismo affligge questo personale politico (forti con i deboli, deboli con i forti) con la teatralità del potere (macchine, scorte, dispiegamento plateale dello status sociale ecc.). Mai si da che, come in alcuni paesi nordici, protestanti, un primo ministro, un ministro, un semplice parlamentare vada al proprio posto di lavoro in bicicletta. Noi dicevamo (quasi una seconda natura) il regime corrotto e corruttore della Dc, verità sacrosanta. Ma la sinistra? Vedremo mai qualcuno che, finito il suo mandato, torni come Cincinnato a coltivare i propri campi? Giammai. Anzi è legge, conformemente allo status raggiunto e alla circolazione delle élite, che bisogna dargli una collocazione, un posto nel sottobosco delle imprese pubbliche, delle amministrazioni, una prebenda ecc. a misura dello status sociale attinto. Non si può fare la scala sociale all’indietro. A sinistra, non solo Pd (Pci, Pds, Ds ecc.), ma anche a sinistra sinistra. Chi si autopercepisce rivoluzionario, alternativo ecc., anzi, a maggior ragione, spesso si sente fortemente autorizzato ad aderire alla sindrome Ivan Karamazov (il mondo abbandonato da Dio è pieno di orrori e pertanto tutto è permesso) e allora non esiste morale o etica pubblica che tenga. La politica costa, non si può fare con pochi mezzi. Ma tra l’ascetismo cristiano (veterosocialista o veterocomunista) e l’opulenza, lo sfarzo, lo sperpero contemporanei c’è pure una giusta misura. Un niente di troppo greco. Allora le varianti al piano regolatore, la misura amministrativa e di governo ad hoc (della città, della provincia, della regione, del paese ecc.) e le relative dazioni per sé e/o per il partito o per la propria corrente, sono normali, sistemiche”. Il sistema Sesto esiste, eccome. Certamente piccola cosa al confronto dell’orgia del regime corrotto e corruttore della Dc (mafia e politica, i confini non definiti), dei socialisti della modernizzazione craxiana. al confronto del regime di Berlusconi e soci. Ma Corruptio optimi pessima e la sinistra viene travolta. Ma si può chiamare di sinistra uno che si voleva distinguere facendo leva sulla “sicurezza, dando addosso a migranti e Rom? Risposta, sì. E’ la sinistra moderna. E’ la sirena a cui non sfuggono molti sinistri sinistri. E’ la questione morale, ma anche e soprattutto la questione sistemica di come si concepisce e si pratica la politica.
Bruno Carchedi "Lavori in Corso" Settimanale online Associane culturale PuntoRosso |
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
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