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Che l’esempio di Ancona venga raccolto dove la Federutility cercherà di far arrivare il proprio truffaldino messaggio!
Post n°5267 pubblicato il 28 Settembre 2011 da cile54
Staffetta dell'acqua truffaldina bloccata a Ancona Lunedì pomeriggio nella centralissima Piazza Roma tutto era stato preparato a puntino per accogliere l’ottava tappa della cosiddetta "Staffetta dell’acqua” promossa a livello nazionale da Federutility, la federazione che riunisce le società private che gestiscono i servizi idrici. Insomma i privatizzatori volevano darsi una facciata “movimentista”. La locale Multiservizi SpA. aveva predisposto i tavoli, l’impianto per la musica e alle 17,30 sarebbe dovuta arrivare la staffetta con l’ex campione Pietro Mennea e i 40 bambini, povere creature ignare, messe a "disposizione del Dopolavoro ferroviario. Era stato previsto anche un collegamento con la nota trasmissione radiofonica Cateripillar che, gravemente, si era resa disponibile a fare da megafono all’iniziativa. Naturalmente nel programma c’era anche il rituale discorso del sindaco. Peccato che a guastare la festa ci abbia pensato il centinaio di giovani e meno giovani del Coordinamento regionale dei comitati per l’acqua pubblica, che dalle 17 ha occupato la piazza con striscioni, bandiere ed ha dato vita ad una rumorosissima, quanto pacifica, contestazione con fischietti, trombette e quant’altro impedendo la manifestazione e mandando di traverso l’acqua, è il caso di dirlo, agli sbigottiti, quanto inutilmente furenti, organizzatori. Tra questi, incredibile la presenza di Legambiente che si è giustificata sottolineando che la “Multiservizi” locale è “un’altra cosa”, come se non fosse una SpA la quale, in base al risultato referendario, dovrebbe essere trasformata completamente in una società pubblica. Alla fine un abbacchiato Mennea si è presentato in piazza alla testa della staffetta dei ragazzini ed ha dovuto rilasciare l’intervista ai giornalisti in uno spicchio della piazza. Verso le 19 gli organizzatori hanno dovuto prendere atto dell’impossibilità di svolgere la manifestazione. Un capitolo a parte merita la presenza della giornalista di Caterpillar che ha fatto di tutto per cercare di collegarsi con il cellulare in diretta con la trasmissione, ma è stata continuamente “braccata” da una parte dei manifestanti e alla fine anche lei si è dovuta arrendere dopo un ultimo, infruttuoso, tentativo in un portone della piazza. Dallo studio della trasmissione i conduttori hanno dovuto ammettere che “ a causa delle fortissime contestazioni il collegamento non è stato possibile”. Speriamo che l’esempio di Ancona venga raccolto anche nelle altre città dove la Federutility cercherà di far arrivare il proprio truffaldino messaggio. Sergio Sinigaglia 27 settembre 2011 |
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