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Quando la politica è una cosa seria, guadagniamo tutti in civiltà e salute. Non a caso in Piemonte ci perdiamo
Post n°6316 pubblicato il 03 Maggio 2012 da cile54
Cannabis terapeutica in Toscana: ottima notizia Tutte le regioni seguano esempio. Il governo che dice? Su proibizionismo ricetta dei “tecnici” non pervenuta…Abolire l. Fini-Giovanardi
La legge approvata in Toscana per l’uso sanitario della cannabis rappresenta un importante passo avanti e un’ottima notizia. Ora tutte le Regioni dovrebbero seguire l’esempio del Consiglio regionale toscano, in linea con la maggior parte dei Paesi europei. Si tratta di un principio di civiltà e del riconoscimento dell’uso medico dei farmaci con cannabinoidi che è ormai inconfutabile dal punto di vista scientifico. A questo riguardo il governo Monti sembra muto, stranamente… Che ne pensano i “tecnici” del proibizionismo? Visti i loro continui richiami all’Ue dovrebbero come minimo abrogare la legge Fini-Giovanardi sulle droghe, una legge assurda che demonizza l’utilizzo delle sostanze e riempie le nostre carceri. [Paolo Ferrero] 2/05/2012
Marijuana terapeutica: la Toscana rompe le barriere Pochi giorni fa, precisamente il 27 aprile, avevamo dato la discussa notizia: Marijuana, la Toscana di sì all'uso terapeutico. La Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana, presieduta da Marco Remaschi, aveva dato il consenso alla proposta di legge "Ballini" (consigliere regionale in Toscana uccisa dal cancro di recente, assidua sostenitrice dell'importanza dei farmaci cannabinoidi per combattere il dolore e prima di sottoporsi a chemioterapia). Come detto allora, la seduta della Commissione per l'approvazione finale ci sarebbe stata oggi. Ebbene, la legge è passata, la prima legge in Italia per facilitare l'uso di farmaci con cannabinoidi, nella cura specifica delle malattie, come la sclerosi multipla, la depressione o il glaucoma. Come riportato da Federica Sanna de "Il Corriere Fiorentino", a Palazzo Panciatichi sono arrivati in tanti, da tutte le regioni, per assistere all'approvazione della legge. «Esistono migliaia di malati che devono ricorrere al mercato nero – spiega il consigliere Enzo Brogi (Pd) – oppure all'autoproduzione, generando problemi di sicurezza del farmaco e problemi legati alla commercializzazione». I benefici dell'uso di cannabis nella terapia del dolore sono comprovati: «Gli studi mostrano come nel caso di malattie legate ai muscoli, come ad esempio la distrofia – continua Brogi – l'uso di medicine a base di cannabinoidi sono in grado di ridurre anche del 50 per cento l'uso di morfina». La legge approvata dà sia la possibilità di acquistare farmaci a base di cannabinoidi, come pasticche che spesso arrivano da Canada e Olanda, sia preparazioni galeniche attraverso il controllo delle strutture sanitarie. Proprio i presidi sanitari potranno acquistare i farmaci, entro i budget aziendali previsti. «Si tira fuori il paziente dal labirinto della soggettività», dice Monica Sgherri (Fds-Verdi). Come si può accedere ai medicinali cannabinoidi? «I pazienti dovranno chiedere i farmaci presso gli ospedali o al proprio medico», spiega il consigliere regionale Mauro Romanelli (Fds-Verdi). «Dopo potranno poi decidere di proseguire la terapia a casa», aggiunge la consigliera Lucia Martegi (Pd). Un passo avanti non indifferente per il nostro Paese. Una legge molto dibattuta |
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
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