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Le esperienze di alternativa all'attuale modo di produrre e di consumare fanno paura al sistema e le reprimono con la forza
Post n°6770 pubblicato il 08 Agosto 2012 da cile54
Roma, sgomberata dalla polizia la Città dell'Altraeconomia Alle 6 di questa mattina la Città dell'Altra Economia è stata sgomberata con Aiab Lazio al seguito della polizia che si è presentata con sette volanti. Il Comitato di sostegno Cae 2.0 che dallo scorso 31 luglio aveva occupato gli spazi di largo Dino Frisullo per difendere un’idea diversa di sviluppo contro l'assegnazione da parte del Comune di Roma ad un consorzio di imprese "trasversali": l’Associazione italiana agricoltura biologica (Aiab) e tre cooperative sociali, Integra (considerata dal consorzio Cae vicina alla destra del deputato Pdl Federico Rampelli), Agricoltura nuova e 29 Giugno (iscritte a Legacoop Lazio, orientate a sinistra). Di seguito il messaggio diffuso dal presidio: "Aiab e la coop 29 giugno sgomberano la Città dell'Altraeconomia" "Questa mattina alle ore 6 le forze dell’ordine hanno compiuto un blitz entrando di forza nei locali della CAE, presidiata da giorni da cittadini e cittadine, attivisti, rappresentanti di organizzazioni sociali, sindacati e associazioni che lavorano da oltre un anno e mezzo per ridare nuova vita alla Citta’ dell’Altra Economia. Questa azione avviene all’indomani di un incontro tra gli occupanti e tre rappresentanti della cordata vincitrice del bando: Salvatore Buzzi della coop. 29 giugno, Enrico Erba e Andrea Ferrante dell’Aiab. L’incontro era stato favorito dal consigliere Andrea Alzetta ed era volto a iniziare un percorso di dialogo con gli occupanti. Durante questo incontro è stata riconosciuta agli occupanti la legittimità a proseguire le attività e le progettualità portate avanti in questi anni alla CAE. Questa apertura ha portato a definire un ulteriore incontro per oggi per continuare una eventuale trattativa. Nonostante questo percorso, oggi siamo stati buttati fuori dal presidio e dieci persone sono state denunciate per occupazione abusiva. Dopo neanche un’ora si sono presentati alla CAE, Francesco Coccia (Comune di Roma), Enrico Erba (AIAB), Andrea Ferrante (AIAB) e Carlo Patacconi (Agricoltura Nuova) che con aria tronfia hanno preso possesso dei locali. L’azione di questa mattina dimostra la connivenza tra realtà che si dichiarano altroeconomiche e pratiche aggressive ed antidemocratiche che nulla hanno a che vedere con il dialogo e la mediazione. Ribadiamo che la CAE appartiene a tutti i cittadini e le cittadine di Roma come spazi, esperienza e portato, e chiediamo una volta di piu’ che ci sia garantito di proseguire il percorso avviato da tempo, che restituirebbe alla citta’ un luogo di socialita’, economia altra, elaborazione, formazione. Denunciamo all’opinione pubblica cittadina, alla forze politiche e alle forze sociali quanto sta avvenendo e affermiamo che continueremo nella battaglia per la costruzione di spazi di progettazione di altreconomia vera, partecipata e democratica. La mobilitazione proseguirà per veder garantita a questa città un luogo per l’economia solidale vero. Roma non ha bisogno di un altro centro commerciale della green economy". Secondo Fabio Alberti, portavoce della Federazione della sinistra, presente allo sgombero, "continua così il disegno di Alemanno di inserire i fascisti in tutte le istituzioni cittadine. Spiace vedere che ciò avviene con l'assenso di una parte della sinistra romana. E' un errore che si è ancora in tempo a rimediare rompendo la ATI contro natura costituita per ottenere l'assegnazione, per ricomporre l'unità del movimento". "L'esperienza della Città dell'Altra Economia - continua Alberti - come alternativa radicale all'attuale modo di produrre e di consumare, deve proseguire. Se non sarà possibile nei locali attuali si individui una nuova locazione". Fabio Sebastiani 07/08/2012 www.controlacrisi.org |
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
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