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Gli stranieri continuano ad arrivare, gli italiani laureati se ne vanno in numero sempre maggiore. E’ la fotografia Istat

Post n°7237 pubblicato il 02 Gennaio 2013 da cile54

Migrazioni. Aumentano immigrati e emigrati laureati

“Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente”, uno studio sui movimenti migratori degli ultimi dieci anni in entrata e in uscita dall’Italia. Dall’analisi dei dati emerge cosí che tra il 2002 e il 2011 sono arrivati nel nostro paese 3.563.379 stranieri, piú della metà dei quali (51,9%), donne.

Se peró si guardano i singoli paesi di provenienza, si scopre che l’immigrazione femminile è soprattutto proveniente dai paesi dell’Est Europa (sono donne il 74,9% dei cittadini ucraini presenti in Italia, mentre le moldave, le bulgare e le rumene superano abbondantemente il 50%), mentre quella maschile proviene dall’India (oltre il 70% dei registrati in Italia) e dai paesi africani. La comunità piú rappresentata è quella rumena che sfiora quasi il milione di arrivi: praticamente un immigrato su quattro di quelli giunti negli ultimi dieci anni in Italia proviene dalla Romania.

 Seguono gli albanesi (278mila), i marocchini (258mila), gli ucraini (215mila) e i cinesi (150mila). Complessivamente, i cittadini di Romania, Marocco, Cina e Ucraina rappresentano il 43% degli immigrati arrivati nel nostro paese in 10 anni.

 Lazio e Lombardia raccolgono la maggioranza dei flussi in arrivo – nel 2011, 46.916 nel Lazio e 80.056 in Lombardia – coprendo di fatto il 35% del volume totale degli ingressi dall’estero. Ma l’anno scorso sono state il Trentino Alto Adige e l’Emilia Romagna le regioni che hanno attratto piú stranieri, facendo registrare i livelli di migrazione piú elevati.

 Quando a coloro che emigrano dall’Italia, tra il 2002 e il 2011 si sono registrate 580mila partenze, di cui 175mila relative a cittadini stranieri. Gli italiani che vanno via dall’Italia, generalmente scelgono i paesi occidentali, con in testa la Germania (che nel 2011 ha accolto 5mila immigrati italiani), la Svizzera (tremila) e il Regno Unito (duemila). E nel 2011 si è registrato un dato interessante, che potrebbe essere una diretta conseguenza delle crisi economica: ci sono stati piú espatri che rimpatri. In sostanza, a fronte di 31.500 cittadini italiani rientrati, ne sono andati all’estero 50mila.

 Altro dato che potrebbe essere collegato alla crisi è quello relativo al livello d’istruzione degli italiani che lasciano il paese. “Il numero degli emigranti italiani con 25 anni e piú – scrive l’Istat – oscilla nell’ultimo decennio tra 29mila e 39mila unità”. E’ peró “da rilevare come si sia modificata la distribuzione dei flussi in uscita rispetto al titolo di studio posseduto: la quota di laureati passa infatti dall’11,9% del 2002 al 27,6% del 2011, mentre la quota di emigrati con titolo fino alla licenza media passa dal 51% del 2002 al 37,9% del 2011″.

31712/2012

Fonte: immigrazione.aduc.it

 
 
 
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