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Donne e salute. Indagine a cura del reparto di Salute della donna e dell’età evolutiva, Cnesps-Iss

Post n°7490 pubblicato il 09 Marzo 2013 da cile54

----continua dal post precedente

Le donne come “motore” della promozione della salute 

La persistenza di disuguaglianze

Un focus specifico nella salute delle donne (e di tutti i cittadini) deve essere mantenuto per il monitoraggio delle disuguaglianze che si continuano a osservare, in base all’area di residenza, alle condizioni socio-economiche, allo status di migrante, anche nel territorio italiano. Spesso queste condizioni di vulnerabilità interagiscono nell’aggravare le possibilità delle donne di accedere alle opportunità di assistenza e di beneficiare così del loro maggior potenziale di salute. Un esempio di queste difficoltà e “mancate opportunità” si riscontra tra le donne immigrate nel nostro Paese le quali, però, dimostrano anche che quando sono messe in grado di esprimere le loro capacità raggiungono risultati simili a quelli osservati nelle italiane.

·       Salute delle donne e dei bambini migranti: negli ultimi anni si è potuto osservare, sia a livello internazionale che locale, il rafforzamento del processo di femminilizzazione dei flussi migratori che ha comportato un progressivo aumento della componente femminile della popolazione straniera. Un’evidente ricaduta della consistente presenza femminile straniera, che si caratterizza anche per la giovane età, è osservabile sulla natalità. A fronte di questa situazione aumenta sempre più l’attenzione per la tutela della maternità tra le immigrate che partoriscono in Italia. Leggi l’approfondimento su “Salute delle donne e dei bambini migranti” a cura del reparto Salute della donna e dell’età evolutiva, Cnesps-Iss:

·       L’uso dei farmaci nella popolazione femminile immigrata: il 56% delle donne immigrate e il 64% delle italiane ha ricevuto almeno una prescrizione nel corso dell’anno. Le differenze di prevalenza d’uso si riducono per le donne di età compresa fra 25 e 44 anni. Inoltre, tranne che nei bambini di età inferiore a 15 anni, le donne immigrate hanno un consumo di farmaci superiore a quello degli uomini immigrati. In termini di impatto di spesa farmaceutica Ssn, le donne immigrate hanno avuto una spesa procapite di 74 euro contro i 101 delle italiane. Sono alcuni dei dati che emergono da un’indagine sulla prescrizione farmaceutica nella popolazione immigrata a cui ha partecipato anche il Cnesps-Iss. Leggi l’approfondimento su “L’uso dei farmaci nella popolazione femminile immigrata” cura del reparto di Farmacoepidemiologia, Cnesps-Iss.

Donne, attenzione alla Clamidia

In Italia, come in Europa, è la Clamidia l’infezione sessualmente trasmessa (Ist) più diffusa, fra quelle batteriche. Particolarmente grave il fatto che colpisce principalmente donne giovani (<25 anni) e che, se trascurata (spesso è asintomatica), può comportare complicanze gravi tra cui la sterilità. La prevenzione di questa malattia, con iniziative di comunicazione e informazione efficaci, dovrebbe dunque essere una delle priorità delle politiche di controllo delle Ist.

·       Leggi l’approfondimento a cura del Centro operativo Aids (Coa), Iss.

Vaccinare le donne in età fertile suscettibili alla rosolia: ogni occasione è buona!

La rosolia è una malattia virale generalmente benigna che raramente va incontro a complicanze e che nel 25-50% dei casi si presenta senza sintomi. Tuttavia se il virus rubeolico viene contratto durante la gravidanza può causare aborto spontaneo, morte intrauterina del feto, gravi malformazioni fetali e ritardo di acquisizione delle tappe dello sviluppo. Il Piano nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita 2010-2015 ha fissato per il 2015 la riduzione dell’incidenza della rosolia congenita a valori inferiori a un caso su 100.000 nuovi nati, promuovendo una serie di azioni per aumentare la copertura vaccinale dei nuovi nati, degli adolescenti e delle donne in età fertile suscettibili. È fondamentale sensibilizzare la classe medica alla prevenzione della rosolia congenita, affinché svolga un ruolo attivo sfruttando, per il recupero dei suscettibili, ogni tipo di accesso al servizio sanitario.

·       Leggi l’approfondimento a cura a cura del reparto Epidemiologia delle malattie infettive, Cnesps-Iss.

Profilo di salute e fattori di rischio comportamentali nelle donne adulte italiane: un confronto di genere dai dati della sorveglianza Passi

I dati Passi mostrano che le donne sono mediamente più attente alla salute e alla prevenzione delle malattie croniche e degli infortuni/incidenti, adottano stili di vita più salutari degli uomini (da sempre), ma complessivamente si definiscono meno soddisfatte del proprio stato di salute e denunciano più giorni vissuti in cattiva salute sia per motivi fisici che psicologici.

·       Leggi l’approfondimento a cura dello Staff centrale Passi e di Antonella Gigantesco - reparto Salute mentale, Cnesps-Iss.

Alcol e donna: una relazione pericolosa

Il consumo e l’uso dannoso e a rischio di tutte le bevande alcoliche è un fenomeno approdato nell’universo femminile coinvolgendo adolescenti, donne mature e, inaspettatamente, donne anziane in una cornice intergenerazionale significativa dell’ampliamento dell’esposizione al rischio alcol correlato di una platea crescente di consumatrici. La sensibilità femminile all’alcol è fisiologicamente più elevata rispetto all’organismo maschile; una vulnerabilità che è ancor più impattante sull’organismo anche in funzione di condizioni fisiologiche esclusivamente femminili come la gravidanza, l’allattamento, il ciclo mestruale. Ma l’impatto dell’alcol sulle donne non è solo in termini di salute. La sua valenza sociale si esprime attraverso i frequenti episodi riportati di violenza intra- ed extra-familiare, abbandono e maltrattamenti di minori, gravidanze indesiderate, malattie sessualmente trasmesse, esclusione sociale, atti di criminalità, vandalismo; azioni agite o subite sotto l’influenza della sostanza psicoattiva legale più diffusa e tollerata dalla società.

·       Leggi l’approfondimento (pdf 92 kb) a cura dell’Osservatorio nazionale alcol, Cnesps-Iss.

Andamenti di incidenza e mortalità per cervicocarcinoma in Italia

Le tendenze temporali di incidenza e mortalità per cervicocarcinoma stimate in Italia dal 1980 al 2012 risultano in forte riduzione in tutto il Paese presentando, però, delle differenze tra le diverse aree territoriali. Questi andamenti, in linea con altri Paesi Europei, riflettono l’incremento nel ricorso al pap test a partire dal 1994 da attribuire, almeno in parte, all’effetto delle campagne di screening che si sono andate consolidando sul territorio nazionale. Sempre più importante appare quindi promuovere la diffusione e la conformità ai programmi di prevenzione dei tumori femminili in modo omogeneo sul territorio.

·       Leggi l’approfondimento a cura del Reparto di Epidemiologia dei tumori del Cnesps-Iss.

Il rischio cardiovascolare nella donna

Le donne presentano malattie cardiovascolari con un ritardo di almeno 10 anni rispetto agli uomini, hanno complessivamente meno eventi ma di tipo più grave. Il quadro clinico non è così evidente come quello degli uomini: spesso il dolore manca, è localizzato in altra sede ed è confuso con quello derivato da altre patologie. Fino alla menopausa le donne sono aiutate dalla protezione ormonale; dopo, passato un periodo di esposizione che si aggira intorno ai 10-15 anni, le donne vengono colpite addirittura più degli uomini da eventi cardiovascolari. Sulla base dei dati raccolti nell’ambito dell’Osservatorio epidemiologico cardiovascolare (Oec)/Health Examination Survey (Hes), indagine condotta dal 2008 al 2012 sullo stato di salute degli italiani, sono state raccolte diverse informazioni sul profilo di rischio delle donne in menopausa.

·       Leggi l’approfondimento a cura del reparto di Epidemiologia delle malattie cerebro e cardiovascolari, Cnesps-Iss.

Essere donna, un vantaggio da difendere

Un vantaggio da difendere e, in parte, ancora da conquistare con un impegno sia individuale che collettivo. L’approccio di genere alla salute si colloca infatti all’interno di una strategia di azioni intersettoriali, capaci di incidere sui determinati della salute e di contrastare le disuguaglianze in coerenza con l’approccio più generale della salute in tutte le politiche.

·       Leggi l’approfondimento a cura di Barbara De Mei - Unità di formazione e comunicazione, Cnesps-Iss.

ggi anche gli approfondimenti tematici su:

·       Promozione della salute riproduttiva” a cura del reparto Salute della donna e dell’età evolutiva, Cnesps-Iss

·       Il percorso nascita: una grande opportunità per promuovere la salute” a cura del reparto Salute della donna e dell’età evolutiva, Cnesps-Iss

·       Salute delle donne e dei bambini migranti” a cura del reparto Salute della donna e dell’età evolutiva, Cnesps-Iss

·       L’uso dei farmaci nella popolazione femminile immigrata” cura del reparto di Farmacoepidemiologia, Cnesps-Iss

·       Donne, attenzione alla Clamidia” a cura del Centro operativo Aids, Iss

·       Vaccinare le donne in età fertile suscettibili alla rosolia: ogni occasione è buona!” a cura a cura del reparto Epidemiologia delle malattie infettive, Cnesps-Iss

·       Profilo di salute e fattori di rischio comportamentali nelle donne adulte italiane: un confronto di genere dai dati della sorveglianza Passi” a cura dello Staff centrale Passi e di Antonella Gigantesco, reparto Salute mentale, Cnesps-Iss

·       Alcol e donna: una relazione pericolosa” (pdf 92 kb) a cura dell’Osservatorio nazionale alcol, Cnesps-Iss

·       Andamenti di incidenza e mortalità per cervicocarcinoma in Italia” a cura del Reparto di Epidemiologia dei tumori del Cnesps-Iss

·       Il rischio cardiovascolare nella donna” a cura del Reparto di Epidemiologia delle malattie cerebro e cardiovascolari, Cnesps-Iss

·       Essere donna, un vantaggio da difendere” a cura di Barbara De Mei - Unità di comunicazione e formazione del Cnesps-Iss.

 

A cura del reparto di Salute della donna e dell’età evolutiva, Cnesps-Iss

7/3/2013 www.epicentro.iss.it

 
 
 
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L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

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G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

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