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Ambiente e salute. Sos Geotermia: un campeggio per fermare le azioni devastanti dell'Enel sul Monte Amiata

Post n°7909 pubblicato il 25 Giugno 2013 da cile54

Il grido dell'Amiata

  

Dal 10 al 14 Luglio 2013, intendiamo costruire un incontronazionale sul monte Amiata, un momento in cui confrontarsi tra differentibattaglie per la difesa del territorio e la riappropriazione dei beni comuni,un’occasione per costruire un processo collettivo di confronto, oltre che unappuntamento per sostenere la lotta territoriale in Amiata contro la geotermia.

La crisi è il pane quotidiano delle nostre giornate. Masiamo di fronte ad una crisi o ad una nuova e più aggressiva fase diaccumulazione della ricchezza nelle mani di pochi? Una nuova fase in cui questoStato ed il blocco economico-politico dominante compiono costanti imposizioninei confronti degli individui e delle comunità. Questo è il nuovo assetto che governa le nostre vitebasato su un saccheggio sistematico che produce costante erosione dellaricchezza sociale e dei diritti conducendo alla precarietà e alla povertà,individuale e sociale. Un modello destinato ad aggredire i territori con sempremaggior violenza e ad utilizzare strumenti come le privatizzazioni e lafinanziarizzazione per saccheggiare beni e servizi comuni. In Italia come inGrecia, Turchia, Brasile e via dicendo.

Su questi temi nel nostro paese si è aperto un importantefronte di resistenza, duraturo, radicato e radicale che, a sua volta, haconsentito di costruire una prospettivaalternativa sulla gestione dei territori, i meccanismi partecipativi e glistrumenti di finanza, accompagnato ancheda un ragionamento di indirizzo normativo. Le battaglie a difesa dei territorie dei beni comuni rappresentano uno dei più importanti ostacoli all’aggressionedei processi di privatizzazione e finanziarizzazione.

Sono relazioni ed alleanze che si pongono su un pianoavanzato, innovativo, passando dalla posizione di trincea ad un vero e propriorilancio di alternative e di nuovi assetti economici e sociali.

Il referendum sull’acqua è stato vinto nel 2011 grazie allacapacità di costruire un’alleanza sociale dal basso che ha dettato una nuovaagenda e imposto all’opinione pubblica il tema dei beni comuni, oggi scippato evituperato dai partiti politici e non solo, ma non per questo svuotato disignificato.

Un’agenda che ha al centro, in maniera ogni giorno piùstringente, la questione della democrazia. Ovvero chi decide sul futuro dei nostri territori e delle nostre vite ecome costruire nuovo modelli di organizzazione sociale ed economica che ponganoal centro le comunità e la loro partecipazione diretta alle decisioni.

Ma per aprire questo spazio politico è necessario trovarestrategie comuni per contrastare la finanziarizzazione dei beni comuni, dellerisorse naturali e dei territori e la rottura democratica che questo comporta,dettata dalle dinamiche di un nuovo e più aggressivo capitalismo improntatosulla speculazione sui beni collettivi necessari alla vita.

La proposta di quest’incontro nasce dalla necessità dicondividere riflessioni, esperienze, prospettive e strategie con movimenti ecomitati che oggi stanno lottando in questa prospettiva. Non intendiamo crearenessun nuovo contenitore, rete o movimento dei movimenti, né tanto meno offrireun’occasione elettorale a nessuno.

Quello che proponiamo è costruire un’opportunità perdelineare nessi e punti in comune in cui riuscire ad individuare alcune azionicoordinate. Ci piacerebbe fare uno sforzo di astrazione dalle singoleesperienze per fare un passo in avanti tutti/e insieme.

Vorremmo costruire una leva collettiva per sollevarci daquelle imposizioni che schiacciano le nostre vite e i nostri territoriribaltando il profitto generato sulle nostre vite.

Un incontro nazionale che possa essere propulsore di unragionamento, ma anche un sostegnoconcreto alle battaglie contro le bugie della green economy finanziarizzata,incarnate bene dalla geotermia sull’Amiata che produce morte, prosciuga uno deibacini idrici più grandi d’Europa, garantisce profitto all’ENEL e che inquina la democrazia nel territorio. Unavertenza emblematica in cui l’energia è il fulcro dello scontro tra duevisioni: mercato contro diritti, merce contro bene comune.

Una storia simile a tante altre nei nostri territori. Da quiintendiamo ripartire per difendere i beni comuni e riprenderci il futuro.

Tutti in tenda sul Monte Amiata!

Coordinamento SOS Geotermia – Forum Italiano Movimenti perl’Acqua – Rete StopENEL – Forum Contro le Grandi Opere Inutili e Imposte

Per info e adesioni: campeggio_amiata@acquabenecomune.org"

campeggio_amiata@acquabenecomune.org

Prime adesioni: Movimento NO TAV, Presidio Europa No Tav,Re:Common, Comitato SpeziaViaDal Carbone, A Sud, CDCA, Yaku, ForumAmbientalista, Movimento No Coke Alto Lazio, Rete per la Difesa del Territorio“Franco Nisticò”, Comitato No Carbone – Rossano, Associazione Italia Nicaraguadi Livorno, Eco Mapuche, Il Comitato No Grandi Navi – Laguna Bene Comune,Libereria AmiatautogestitA

24/6/2'13

 
 
 
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G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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