Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cile54cielostellepianetiindustriametallisbaglisignoramonellaccio19cardiavincenzocassetta2nomadi50m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Il part time, da strumen...E alla fine furono propr... »

Legge stabilità: tagli alla sanità pubblica? Per Rifondazione Comunista il primo passo salutare è fare la patrimoniale

Post n°8184 pubblicato il 15 Ottobre 2013 da cile54

Altro che manovrina. Governo a caccia di 12 miliardi (e li cerca negli ospedali)

La “manovrina”, che la settimana scorsa era “solo” di un miliardo e mezzo di euro, è già diventata una “manovrona” da 12 miliardi. E chissà cos'altro ci riserva il futuro. Perché, per esempio, la marcia indietro (forse) sui nuovi tagli alla sanità è solo una ritirata strategica: state certi che ci riproveranno, perché il welfare è l'ultimo bastione del settore pubblico ancora non definitivamente espugnato e all'orizzonte incombe il patto di libero scambio (Ttip) tra Europa e Usa (che altro non è, appunto, che l'ultimo assalto a quel po' di pubblico che ancora resiste nel Vecchio continente).

 Dunque, il governo si appresta a varare una manovra da 12 miliardi (per altro dopo aver giurato e spergiurato che mai ci sarebbero state altre manovre...). Letta e Saccomanni sono già saliti al Quirinale per illustrare le linee guida a Napolitano: «La Legge di stabilità la vedrete domani. Sarà pluriennale - ha spiegato Letta - abbiamo intenzione di intervenire su tre anni, crediamo che ci siano le condizioni per intervenire sul lungo periodo e dare certezze a imprenditori e lavoratori» (con il che si capisce che l'ambizione del premier è restare a palazzo Chigi fino alla fine della legislatura). Peccato che, ora che non c'è più (si fa per dire) Berlusconi a «destabilizzare», il governo si destabilizza da solo e le «certezze» sono pochine, come si vede dalla polemica sulla sanità.

 Di fronte alle proteste (tra cui persino quelle del ministro della Salute Lorenzin) per il taglio di altri due miliardi (poi diventati quattro), che metterebbero definitivamente in ginocchio la sanità pubblica (facendo per altro saltare i conti anche delle regioni virtuose), il titolare dell'Economia Saccomanni fa sapere che si tratta solo di «un'indiscrezione», come se non fosse già abbastanza grave aver anche solo pensato che per riportare il deficit nei parametri europei si potesse andare a prendere i soldi togliendoli agli ospedali. In ogni caso, i tagli alla sanità nella bozza del testo della legge ci sono eccome. «Non è vero che per poter tagliare le tasse ai lavoratori occorre fare tagli corrispondenti alla spesa pubblica, come propone, tra gli altri, oggi, Franceschini – osserva Paolo Ferrero, segretario del Prc - I pesantissimi tagli alla sanità pubblica di cui si parla in queste ore sarebbero un vero disastro per il nostro Paese. Il vero nodo è far pagare i ricchi e tassare le rendite finanziarie, cioè far pagare coloro che guadagnano sulle spalle dei lavoratori: perfino la Svizzera ha deciso di fare una patrimoniale per aiutare i disoccupati! Occorre fare una tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze, ricavando così 20 miliardi da usare per aumentare le pensioni e tagliare le tasse ai lavoratori. Questo Franceschini, come pure tanti altri, non lo vuole fare – conclude Ferrero - perché il suo governo difende i privilegi dei ricchi contro i lavoratori».

Il ministro della Salute Lorenzin per ora preferisce non fare commenti ufficiali, si spiega, proprio perché di ufficiale non c’è niente. Tuttavia, notano al ministero, «con nuovi tagli lineari salta il patto per la Salute. I risparmi si stabiliscono solo tra ministero e Regioni, non con tagli lineari ma con una mirata lotta agli sprechi. Altrimenti saltano le 15 regioni sotto piano di rientro e sono in difficoltà anche le 5 che hanno i conti in ordine». Lorenzin farebbe comunque bene a non abbassare la guardia perché è lì che Saccomanni vuole andare a parare quando dice che «siamo in contatto con i presidenti delle Regioni, alla fine si troverà una soluzione equa».

Insomma: poche idee ma confuse. Non per nulla la manovra dovrebbe essere presentata domani ma ancora «stiamo lavorando», ha spiegato Saccomanni, arrivando all'Eurogruppo a Lussemburgo, a chi gli chiedeva, per esempio, notizie della service tax. Il ministro, invece, è sicuro che nella legge di stabilità ci saranno «sia gli investimenti di natura infrastrutturale, come quelli di Ferrovie e Anas, ma anche un allentamento del Patto di Stabilità per i Comuni. Quindi possiamo pensare che si possano dare più risorse agli investimenti, soprattutto per progetti di natura idrogeologica, per l’edilizia scolastica, per quelle cose e quei progetti che possono essere attuati rapidamente». Meglio non chiedergli dove intende prendere i soldi, visto che non si ancora nemmeno se questa benedetta (si fa per dire) seconda rata dell'Imu sarà eliminata davvero oppure no.

 Del resto il ventaglio delle ipotesi (alcune delle quali probabilmente non vedranno mai la luce) è ancora molto ampio. È quasi scontato, ad esempio, che non ci sarà il reddito minimo tanto caldeggiato dall’M5S perché assorbirebbe quasi tutte le risorse destinate invece alla riduzione del cuneo fiscale (e anche lì le risorse sono talmente scarse che i tecnici del ministero stanno facendo i salti mortali per portare nelle buste paga la stratosferica cifra di 158 euro all'anno) ed al rifinanziamento della Cig. Viceversa si confermano gli interventi su queste due voci: per il cuneo si ipotizzerebbe, al momento, un esborso di 5 miliardi nel 2015, 3 nel 2014 e 2 nel 2016. Si tratterebbe di interventi strutturali (il cui effetto dunque si somma negli anni) e che porterebbero l’impatto complessivo nel triennio a circa 10 miliardi. Molto meno della “cura da cavallo” dei 15 miliardi chiesta da Confindustria per il solo 2014. L’intervento sarebbe spalmato in modo diseguale tra imprese e lavoratori almeno inizialmente favorendo i dipendenti.

 Come detto, sulla service tax il governo sta ancora lavorando. La bozza prevede un’aliquota di partenza dell'1 per 1000. Il governo punta a lasciare ai comuni la gestione e ha promesso 2 miliardi per attenuare il peso della nuova tassa (pare che si chiamerà Trise), che nelle promesse dovrebbe pesare la metà di Imu e Tares messe insieme. Ma non è detto: il problema sono sempre le risorse. Nella bozza in circolazione tra le misure più rilevanti c’è anche l’aumento sulle rendite finanziarie ora al 22% (dal 20%) e la deduzione Irap sui neoassunti a tempo indeterminato per un importo annuale non superiore a 15mila euro per ciascun nuovo dipendente. Arriva anche il contributo di solidarietà per le pensioni d’oro: a decorrere dal 2014 e per un periodo di tre anni, sugli importi dei trattamenti pensionistici superiori a 100mila euro lordi annui, sarà dovuto un contributo di solidarietà pari al 5 per cento (della parte eccedente i 100 mila) fino a 150mila euro. Oggi ne sapremo di più.

Romina Velchi

14/10/2013 www.liberazione.it

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963