RACCONTI & OPINIONIPagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti |
Segui il nuovo blog "Lavoro e Salute" su wordpress www.blog-lavoroesalute.org
---------------------------------------
Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org
Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.
Tutti i numeri in pdf
LA RIVISTA NAZIONALE
MEDICINA DEMOCRATICA
movimento di lotta per la salute
TUTTO IL CONGRESSO SU
AREA PERSONALE
MENU
CERCA IN QUESTO BLOG
MAPPA LETTORI
« Studio del Cnel: sempre ... | Un comitato trasversale ... » |
La sua colpa aver affisso al cancello della fabbrica la bandiera della pace
Post n°3611 pubblicato il 21 Luglio 2010 da cile54
FIAT: OPERAIO LICENZIATO, 7 ANNI FA TOCCÒA MIO ZIO POMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI), 20 LUG - Uno zio di Giovanni Musacchio, l'operaio 30enne della Power Train della Fiat di Termoli (Campobasso), fu licenziato dalla stessa azienda nel 2003 per aver apposto sulle ringhiere dei cancelli dello stabilimento una bandiera della pace. «Oggi - riferisce Giovanni, del coordinamento provinciale dello Slai Cobas di Campobasso - è toccata a me. Una sorte che ci accomuna e che per me è arrivata il giorno dopo il compleanno di mia figlia, che ha compiuto ieri due anni». Giovanni Musacchio, in una intervista telefonica con l'ANSA, spiega che il licenziamento segue una contestazione comunicatagli la scorsa settimana: «Mi hanno contestato un'assenza ingiustificata - dice - che al massimo poteva prevedere una sospensione di uno o due giorni. Invece sono stato licenziato. Un bel 'regalò per il compleanno di mia figlia, che ho accompagnato dal medico il 22 giugno scorso, per poi partire per Pomigliano d'Arco». Musacchio, poi, afferma di aver già dato mandato ai propri legali di impugnare il provvedimento per lui «illegittimo e conseguente al clima che si è creato in azienda in queste settimane». «Ieri io ed una rsu dello Slai Cobas - prosegue Musacchio - capeggiavamo un corteo in fabbrica per protestare contro il piano Marchionne ed il mancato pagamento dei premi di produzione. Gli operai sono stanchi, e la Fiat reprime le proteste con i licenziamenti». A casa dell'operaio stanno arrivando numerose persone per attestare la propria solidarietà, e tra queste anche Stefano Musacchio, zio del giovane: «Non hanno potuto colpire me - afferma l'uomo, 67 anni, ormai pensionato - ed hanno colpito mio nipote e con lui tutta la sua famiglia, compresa la bambina di due anni, per la quale Giovanni aveva chiesto un permesso per portarla dal medico, in quanto colpita da varicella. La Fiat non può cambiare le leggi a suo piacimento». 20/07/2010 |
L'informazione dipendente, dai fatti
Nel Paese della bugia la verità è una malattia
(Gianni Rodari)
SI IUS SOLI
notizie, conflitti, lotte......in tempo reale
--------------------------
www.osservatoriorepressione.info
G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI
Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.
> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.
Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
DARE CORPO ALLE ICONE