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Il dossier che verrà esaminato a gennaio è partito dalla denuncia di un RLS. Intanto altri due morti sul lavoro
Post n°4084 pubblicato il 03 Dicembre 2010 da cile54
Sicurezza sul lavoro, l'Ue potrebbe aprire una procedura contro l'Italia Il dossier, partito dalla denuncia di Bazzoni, RLS metalmeccanico, verrà esaminato a gennaio, intanto ha avuto per il momento il parere positivo dell'Unità che si occupa di "Salute, sicurezza e igiene sul luogo di lavoro". I passaggi della "riscrittura" del Testo unico firmata dal ministro Maurizio Sacconi in difformità delle Direttive europee sulla sicurezza sul lavoro, riguardano innanzitutto il famoso "salvamanager". Altri due articoli finiti sotto la lente di Bruxelles riguardano la valutazione del rischio di stress correlato e la proroga dei termini per la redazione del documento di valutazione dei rischi concessa alle nuove imprese. La direttiva di cui potrebbero avvalersi la Commissione europea è la "89/391/CEE" sulla sicurezza sul lavoro. Bruxelles ritiene invece fin d'ora che non ci siano elementi per contestare all'Italia un non corretto recepimento della direttiva europea di altre questioni sollevate dal ricorrente in merito alla valutazione del rischio per contratti o gare d'appalti, alla sorveglianza sanitaria (visite mediche prima dell'assunzione e dopo un'assenza prolungata), alla riduzione generalizzata delle sanzioni contro i datori di lavoro per la valutazione dei rischi e alla modifica dell'obbligo di inviare copia del documento di valutazione del rischio ai rappresentanti dei lavoratori. Sul fronte degli incidenti sul lavoro c'è da registrare ieri la morte di un operaio senegalese di 51 anni. L'episodio è accaduto nel porto di Ravenna. Secondo i primi accertamenti, l'operaio è rimasto schiacciato da sacchi contenenti materiali inerti per le industrie della ceramica precipitati da un deposito che si trova nei pressi dell'area della Ifa srl. I sacchi di feldspato, questo il nome del materiale, sono della dimensione di circa un metro cubo e del peso di 12 quintali l'uno. La vittima si chiamava Diop Gougnao, domiciliato a San Pietro in Vincoli, nel Ravennate, e dipendente della "Ap Adriatica Servizi srl", azienda specializzata in movimentazione merci a terra con sede a Godo di Russi, frazione alle porte della città romagnola. Diversi i colleghi dell'uomo che hanno assistito alla scena. L'Ifa aveva subbappaltato il servizio di stoccaggio a terra alla ditta di Godo la quale dispone di propri operai, carrelli e supervisori. Un'altro operaio, bolognese di 40 anni, è morto nella mattina in un incidente sul lavoro all'inceneritore rifiuti del Frullo a Granarolo Emilia, alle porte di Bologna. L'uomo - secondo la ricostruzione fornita dai carabinieri - poco dopo le 9.30 stava eseguendo un intervento di manutenzione alla macchina che gestisce l'avanzamento dei rifiuti verso il forno, quando è rimasto letteralmente schiacciato da una griglia. I sanitari del 118 hanno potuto solo constatare il decesso dell'operaio, che era sposato e aveva tre figli. |
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
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