Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2nomadi50cile54m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0mvgallinemexirupigottobre5amorino11
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Il servizio segreto mili...Alleanze integraliste e ... »

Tre anni dopo la famiglia è riuscita a ottenere una superperiza, salma riesumata

Post n°5704 pubblicato il 18 Dicembre 2011 da cile54

Caso Uva, la vera inchiesta comincia ora

Riesumato ieri mattina alle 9.30 il cadavere di Giuseppe Uva dal cimitero di Caravate dove l'uomo era stato sepolto nel giugno del 2008. A tre anni e mezzo da quella che ai familiari appare quasi un'esecuzione, i periti del tribunale hanno il compito di spiegare la morte del gruista di 43 anni morto dopo essere transitato in una caserma varesina per approdare al pronto soccorso cittadino. La versione ufficiale, l'allergia ai farmaci, non ha mai persuaso sua sorella Lucia che si è battuta da allora per riesumare il cadavere assistita da Fabio Anselmo, lo stesso legale dei casi Cucchi, Aldrovandi, Ferrulli. Quando l' elevatore meccanico ha sollevato la bara tra i parenti c'è stato un forte momento di commozione. «Oggi mi sento ancora male come il giorno in cui è morto», ha detto Lucia. Una volta rimossa la lapide è spuntato un volantino del 2008 che annunciava la prima manifestazione che si svolse qualche giorno dopo la morte. C'era scritto: "Abbiamo fiducia nella giustizia". «Oggi comincia davvero questa inchiesta - ha detto Lucia - adesso vediamo che cosa uscirà dalle analisi. Io sono pronta a chiedere scusa a tutti se ho sbagliato ad accusare ingiustamente i carabinieri. Ma se i periti ci daranno ragione saranno in tanti a dovermi dare delle spiegazioni. Ma perché abbiamo dovuto soffrire così tanto per arrivare a questo punto?». Lucia Uva è stata querelata dai carabinieri e poliziotti che quella notte, in caserma, gestirono il fermo del fratello (che morì la mattina seguente all'ospedale di Varese), e insieme a Fabio Anselmo contesta il pm e solo dopo una lunghissima battaglia sono riusciti a ottenere una superperizia. Uva è morto il 14 giugno 2008 dopo essere stato fermato da una pattuglia dei carabinieri per ubriachezza molesta, reato per il quale non è previsto il fermo e per il quale anche il Tso, che giustifica il suo ricovero, appare incomprensibile. Malapolizia e malasanità, a volte, si mescolano come la carne e la metaldeide nelle polpette avvelenate: impossibile separare la verità dalla menzogna. Secondo i familiari è un errore il fatto che un secondo fascicolo con la memoria di Alberto Bigioggero sulle urla che udì in caserma quella notte sia ancora fermo in procura. «Sappiamo che aveva del sangue nelle scarpe, questa è una delle ultime cose emerse», ricorda Lucia a cui toccò l'ispezione in obitorio del corpo di suo fratello. Fu lei a trovare i segni delle probabili percosse, a scoprire le incongruenze della versione ufficiale incrociandola con il racconto di Biggioggero, fermato con Pino ma mai ascoltato da un pm. «Me lo sono toccato tutto, avevo la macchinetta fotografica perché ero partita per le vacanze e ho ripreso tutto: i bernoccoli sulla nuca, un ginocchio fuori posto, il collo del piede gonfio. Gli slip sono spariti», raccontò a Liberazione. Ai suoi amici Pino aveva raccontato di avere avuto una relazione con la moglie di un carabiniere. La la causa di morte potrebbe essere il politraumatismo di quella notte non la sinergia tra sedativi. Come Patrizia Moretti mamma di Federico Aldrovandi e Ilaria Cucchi, ancLucia è l'ennesima donna costretta a esporre in piazza le foto di un parente massacrato per poter avere attenzione.

 

17/12/2011

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/lavoroesalute/trackback.php?msg=10902396

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Comete2006
Comete2006 il 25/02/12 alle 00:32 via WEB
Una ragazza molto malata e la sua Atena Ecco cosa ci racconta Daniela Celano, la sua storia, il suo calvario e la forza che le dà il suo cane. Questa è Atena, un dalmata abbandonato che ho adottato due anni fa, quando era un cucciolo di 11 mesi. Io sono una ragazza di 32 anni allettata e invalida al cento per cento, sotto oppiacei, morfina, altri farmaci pesanti e con un neuromodulatore sacrale impiantato dentro al corpo. A 25 anni sono stata rovinata per un banale intervento chirurgico, mi è stato lesionato il nervo. Ho subito altri interventi inutili e disastrosi e da 7 anni soffro di dolori neuropatici atroci. Ho sempre preso colpi e cinghiate fin da piccola, ma a 20 anni quando ho detto in famiglia che stavo uscendo con un ragazzo la violenza è aumentata, mi sono debilitata dalla tensione che c'era in casa, dalla paura e mi sono beccata due virus mononucleosi e citomegalovirus durati 4 anni e diagnosticati tardi. Purtroppo sia per antibiotici dati a casaccio, mi si è formata una ragade e da un banale intervento chirurgico definito di routine la mia vita è finita. Da più di due anni e mezzo vivo in un monolocale di 30 mq, freddo e umido per cui pago 400 euro da una pensione di invalidità di 758 euro, gli altri 300 euro li spendo per cibo, bollette, detersivi per la casa etc. Non ho nessun aiuto economico, abbandonata da parenti e amici. Solo il pranzo mi viene portato dalla caritas e ogni tanto mi viene dato un aiuto dal comune. Mi assiste il mio ragazzo, che non ha lavoro e ovviamente pensa anche ad Atena. Atena mi dà la forza di vivere, quando l'ho presa era magrissima, piena di micosi in tutto il corpo, impaurita. Me ne aveva parlato un'assistente domiciliare che mi mandava il comune per un ora al giorno e io l'ho voluta subito. Non le faccio mancare niente, fa i vaccini regolarmente, per qualsiasi cosa viene portata dalla veterinaria. Io già mangio poco a causa degli oppiacei e della morfina ma se c'è bisogno mangio ancora meno per lei. La veterinaria ha chiamato Atena, la principessa dell'ambulatorio perchè è sempre perfetta, delicata e io nonostante le mie condizioni le ho insegnato i comandi, anche a dare la zampa. Atena è sempre con me nel letto, se mi vede piangere mi lecca, se mi vede alzare il tono della voce e piangere mi lecca, ma se qualcuno entra in casa nonostante ci sia Simone e mi stringe la mano, o mi abbraccia, o si avvicina a letto, o alza il tono della voce, lei ringhia e prova a mordere. Eppure è sempre buona con tutti. Mi dà la forza di sopravvivere al mio calvario, è l'unico essere vivente che non mi ha mai fatto del male. In questa foto non è a casa mia, ovviamente non la faccio stare sempre con me ne letto, la faccio portare fuori da Simone. Atena è la mia forza, prima di pensare a me io penso sempre a lei. Il mio ragazzo e l'assistente che viene qualche ora al giorno mi dicono che la vizio troppo ma lei è dolce, affettuosa e mi vuole difendere da tutti. Grazie Atena... questi due natali non li ho passati da sola, c'era lei con me nel letto. E' il mio angelo. Se qualcuno volesse darci un aiuto economico, può chiedere l'iscrizione a questo gruppo che mi è stato dedicato su facebook: "un abbraccio caloroso a Daniela Celano" http://www.facebook.com/#!/groups/279623675055/ 3 gennaio 2012 FONTE: bauboys.tv http://www.bauboys.tv/post/una-ragazza-molto-malata-e-la-sua-atena Triste e dolorosissima la storia di Daniela, sopratutto perchè i suoi gravissimi problemi di salute sono stati determinati da banale intevento chirurgico (l'asportazione di una ragade) andato male. Un tristissimo caso di malasanità di cui ora Daniela paga il prezzo, un prezzo tremendo e senza avere nessuna colpa! Meravigliosa invece la storia d'Amore che è nata tra lei e la sua Atena, una splendida dalmata, presa e accudita con tanto Amore e che ora è diventata la sua compagna inseparabile, il suo angelo custode che le dà forza e voglia di andare avanti. E' proprio vero che il cane è il miglior amico dell'uomo e tante, tante volte noi uomini abbiamo solo da imparare dagli animali e dall'Amore incondizionato e fedele che loro hanno per noi. Faccio un abbraccio immenso a Daniela, con l'augurio più vivo che si possa fare qualcosa per lei e che la sua situazione possa migliorare. Invito tutte le persone che volessero aiutare Daniela economicamente o in altro modo, a prendere contatti con lei tramite il suo gruppo di facebook. Tanti auguri per tutto Daniela, ti abbraccio fortissimamente e ti auguro ogni Bene. E'una ragazza sarda, ha bisogno di aiuto. http://www.bauboys.tv/post/una-ragazza-molto-malata-e-la-sua-atena
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963