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RISPONDI A ROSSOGERANIO

l'affermazione è incommentabile e mi trova assolutamente contrario
"...L'accumulazione delle cazzate è un segno da paralitici..."
chi vive il problema risponde dalla paralisi si può migliorare con la fisioterapia dall'imbecillità solo con tanta umiltà.
richiedi correzione necessaria laddove insiste questa idiozia

 

 

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Pricissione de le panze"... Passeggiando per Roma 13

Post n°230 pubblicato il 25 Luglio 2011 da isry
 

 

In questo mix di fede e paganesimo che sta a Roma esiste anche una festa che si celebrava il 26 di Luglio Sant'Anna (la madre di Maria).

g e a plaf

Alla fine del '500 venne costruita la Chiesa col suo nome (la prima a pianta ellittica in Roma) grazie all'apporto della Arciconfraternita dei Palafrenieri (Sediari pontifici)... che ha come scopo il culto della madre di Maria.

Piccola digressione... esiste un gioco detto la sedia del papa che ancora oggi viene usato per aiutare persone con difficoltà di deambulazione in casi di emergenza.

Ma torniamo alle curiosità... all'ingresso della chiesa ci sta una lapide di marmo della fine del '700 che ricorda la figura del marchese Onofrio del Grillo appartenente all'Arciconfraternita di Sant'Anna de Palafrenieri.

mdg candle 

La chiesa era famosa nella Roma papalina per la cosiddetta "processione delle panze" ossia delle partorienti
La festa si svolgeva il 26 luglio (festa liturgica di sant’Anna).
Partendo dalla chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli la processione procedeva al rullo di tamburi con le partorienti avvolte in un manto (da cui il termine popolare di ammantate).
Le gestanti erano seguite dai membri della Confraternita dei Palafrenieri a cavallo di mule con appeso alle spalle il cappello cardinalizio (ossia il simbolo) di appartenenza. Chiudeva la processione la statua raffigurante la Vergine e sant’Anna (oggi conservata nella chiesa di Santa Caterina della Rota).
Arrivata alle vicinanze di Castel Sant'Angelo la pricissione de le panze veniva salutata con una salve di cannoni.

Le donne ricevevano in dono una candela che secondo una tradizione fosse stata accesa all'inizio delle doglie avrebbe facilitato il parto entro la sua consumazione.

incinte palafrenieri

Quando la lunga fila giungeva sul ponte sant’Angelo il cannone del castello salutava la Vergine con colpi a salve.

Forse memoria di un tempo nel quale un figlio non era un diritto o peggio ancora un dovere ma solo un dono che occorreva tenere da conto come un giglio

 
 
 
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