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RISPONDI A ROSSOGERANIO

l'affermazione è incommentabile e mi trova assolutamente contrario
"...L'accumulazione delle cazzate è un segno da paralitici..."
chi vive il problema risponde dalla paralisi si può migliorare con la fisioterapia dall'imbecillità solo con tanta umiltà.
richiedi correzione necessaria laddove insiste questa idiozia

 

 

« Elmo di sijguurdIl ragazzo che disegnava... »

Rino

Post n°70 pubblicato il 16 Marzo 2009 da isry
 
Foto di isry

Nella savana esisteva un animale
grosso e robusto
che riusciva a sentire un fruscio
a chilometri di distanza
e dagli odori portati dal vento
capiva
se una formica
aveva fatto il bagno.
Questo animale
lo chiamavano tutti Rino
m
a gli avevano messo
il soprannome di “Cerino”
p
er via del suo carattere!
Si incolleriva facilmente.
Ma c'era una ragione aveva un problema...
essendo molto miope andava a sbattere spesso
ed essendo così robusto poteva far danno
anche se involontariamente
allora si arrabbiava
dando la colpa ad altri dei bozzi sul suo muso.
Il suo carattere un poco collerico
ma in fondo gentile
era noto a tutti per questo era sopportato con pazienza.

Eppure le fatine degli elfi lo volevano aiutare.
Presero pezzi di nuvole e
le legarono alle piume del falco
le bagnarono
con acqua di cascata
e fecero degli occhiali per
il buon Cerino.
Rhino
Se li mise ma non gli piaceva affatto
avere quei cosi tondi
sul muso.
Ma il demonio Arido
geloso di tanta bontà
preparò delle lenti a contatto
e gliele porse dicendo
guarda come ci stai bene!”
con voce dolce e convincente
e riprese confrontando il suo
col dono delle fatine
fin quando Cerino si convinse
gettò gli occhiali e mise le lenti.
Ma i doni del maligno
sono sempre cattivi.
Il Diavoletto le aveva fatte con la rugiada
con insieme fiori tritati
per dare i colori.
La rugiada però si scioglieva
e tutte le sere Rino vedeva male
invece i fiori cercando il sole
costringevano il buon Cerino
a guardare la nostra stella
e si sa che a guardarla troppo
si può restare ciechi.
Dopo un poco Ronte
un drago dei maghi
dai tredici corni
lo vide.
Era a terra e piangeva
aveva paura del sole.
Ormai non vedeva quasi più.
Le fatine accorsero a togliere
quel dono maledetto.
Ma non potevano curare
la miopia
diventata quasi cecità.
Intervenne Ronte
dando due corni a Cerino
per aiutarlo a mirare...
a prendere le misure.
Ma da allora Rino divenne ancora più collerico
perché tutti lo prendevano in giro
per il suo grande affetto per
il drago dei maghi.
Rino c'è Ronte!” gli gridavano...
lui si girava e sbatteva il muso
ma tale e tanto fu lo scherzare
che ancora oggi ha il suo nome
accanto a quello del suo grande amico
Rinoceronte.
Rino e madre

 
 
 
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Un blog di: isry
Data di creazione: 25/04/2008
 
 

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