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RISPONDI A ROSSOGERANIO

l'affermazione è incommentabile e mi trova assolutamente contrario
"...L'accumulazione delle cazzate è un segno da paralitici..."
chi vive il problema risponde dalla paralisi si può migliorare con la fisioterapia dall'imbecillità solo con tanta umiltà.
richiedi correzione necessaria laddove insiste questa idiozia

 

 

« Grazie!Natale hilare »

le due monete

Post n°53 pubblicato il 20 Dicembre 2008 da isry
 

Una sera di tanto tempo fa, un mercante
stava tornando al suo villaggio.
Seduto sul suo carretto notò per il
sentiero due monete d'oro.
Fermò il carretto, scese, si guardò
Intorno con moooolta circospezione,
infine le raccolse.
Appena ebbe fra le mani le due monete,
apparve l'ombra di una scimmia
che vociava come una uomo.
Figuratevi la sorpresa e lo spavento del
povero mercante mentre quella strana
cosa gli raccontava la storia di un'antico
incantesimo legato a quelle due monete
forgiate nelle fornaci dei Geni.

«Una soddisfa desideri positivi...
si chiama
Benigna,
l'altra, Maligna, soddisfa invece
solo quelli negativi»!

Detto questo l'ombra sparì.

Il mercante pensò di avere sognato ed intascate le monete le dimenticò fino al giorno in cui, vedendo il suo vicino fare affari d'oro, roso dall'invidia pensò «quasi quasi le uso, del resto», si autoconvinceva, «non può essere un caso...deve aver usato una qualche magia».
Ciò detto prese le monete, titubando le
mise nelle due mani, prese quella pulita ed iniziò «desidero essere il più r
icco di tutta la regione»,presa l'altra, quella sporca, disse:
«tutti devono diventare poveri».
Detto-fatto...gli affari andavano che meglio non si poteva, ma poco tempo dopo gli altri diventarono così poveri che iniziarono a chiedere le cose necessarie a credito e non potendo più
pagare finivano in carcere.
Ciò fin quando il mercante, ricco
come mai,
si ritrovò solo.
«Cosa ho fatto!?», pensò il mercante,
«questo è troppo...brutto»!
Gettò via le monete e l'incanto cessò.
Il mercante fece scarcerare tutti e tutto
tornò alla normalità.
Qualche tempo dopo una donna che
sparlava di tutti per invidia trovò le
monete.
Stessa ombra e...nuovi desideri.
«Voglio diventare la più bella!» e
«Voglio che tutte diventino brutte!».
L'inizio promettente, fatto di una
moltitudine di pretendenti,
divenne presto tragico.
Lei mandava via tutti (poco belli,
poco ricchi, poco affascinanti, e così via).
Insomma, nessuno era alla sua altezza
(e dire che prima le piacevano tutti).
Così, mentre le altre si sposavano e
facevano famiglia lei restava sempre
più sola tanto da rimpiangere il tempo
nel quale era almeno ricca d'amici.
Anche lei gettò via le monete.
Due giovani contadini (moglie e marito)
trovarono le monete e le raccolsero.
Anche loro espressero desideri
(campi floridi per loro e siccità per gli altri)
per poi trovarsi circondati da famiglie
affamate che chiedevano loro una mano
o peggio trovando i loro raccolti
devastati da insetti e animali.
Pure loro gettarono le monete e
trovarono la pace.
Furono trovate più volte e altrettanto
gettate via da tanta gente di tutti i generi
come quando le trovarono dei bambini.
Desiderarono giochi per loro e nessun
dono per gli altri in un comportamento
tipico egoismo di bambini...eppure, quando
furono costretti a dividere i loro
giocattoli con tutti, anche loro
abbandonarono le monete.
Insomma, queste monete si rivelavano
una vera e propria maledizione.
Infine le trovò un vecchio vagabondo.
Aveva visto tanto e tanto conosciuto.
Non le usò per i desideri ma voleva
usarle come monete per comprare cibo.
Ma tutti oramai conoscevano la storia delle
monete e... avendone paura,
non le volevano neppure vedere.
Allora il vecchio vagabondo,
che tanto aveva girato e vissuto,
stringendole fra le mani, ordinò
«se non servite a nulla, sparite!»
PUFF!
In una nuvoletta le monete sparite
lasciarono il posto ad un cavallo dal manto baio e...parlante.
La sua voce venne udita da tutti:
«avete avuto un gran dono che
non avete compreso:
la moneta pulita che usavate per i desideri belli era Maligna!
Le tentazioni sono cose assai affascinanti,
non brutte...
mentre le cose buone hanno bisogno
di lavoro e dedizione,
per questo la sporca era
per le benedizioni...perchè per la bontà
occorre sporcarsi e sudare.» e aggiunse:
«solo uno fra voi ha usato le monete
per annullare la maledizione che
vi siete tirati addosso...
ora, però, vi resta solo
questa importante esperienza.
Non dimenticatela!»
Ciò detto il cavallo baio svanì
lasciando dei visi perplessi e un po' delusi
ma, in fondo, felici di quello che avevano e
di quella saggezza ormai patrimonio comune
delle loro vite.

-
dedicata a quelle persone che scelgono una strada diversa per le loro vite...
come Giuseppe
l'uomo dei sogni.
Felice Avvento

 
 
 
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Un blog di: isry
Data di creazione: 25/04/2008
 
 

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