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RISPONDI A ROSSOGERANIO

l'affermazione è incommentabile e mi trova assolutamente contrario
"...L'accumulazione delle cazzate è un segno da paralitici..."
chi vive il problema risponde dalla paralisi si può migliorare con la fisioterapia dall'imbecillità solo con tanta umiltà.
richiedi correzione necessaria laddove insiste questa idiozia

 

 

« Romani (post di passaggio)vero o falso. »

che sia davvero una Festa!

Premesso che il motivo per far festa è la memoria premesso che la memoria di persone che hanno persa la vita non dipende dal sesso ma dalle condizioni nelle queli si vive o si muore.

analizziamo la data.

Una data decisa in una internazionale comunista... e già fin dai primi albori la differenza fra donne operaie e donne borghesi fu netta.

In sostanza lo stesso femminismo nasce operando una distinzione fra donne distorsione che porterà con sè fino ad oggi.

Avere diritti comunque non significa eludere i doveri ma questo punto lo vedremo in altro post.

soffermandoci in frasi come "mandiamo soldi per la ricerca della tal malattia che colpisce le donne" sanno di un distinzionismo di genere tanto mediocre da ricordare il più bieco maschilismo... i malati vanno preservati in quanto deboli non in quanto genere sessuale.

La distinzione di genere è in TOTO un'ingiustizia... nella misura in cui si vuole rendere uguali uomini e donne!

Siamo diversi e personalmente ne gioisco!

A prescindere che le PERSONE sono diverse... nella fisionomia o nei comportamenti... insomma quando non violate da una genetica impazzita... sono deo gratias differenti.

E nella differenza continuerò a guardare una anziana donna pensando agli acciacchi dovuti alla fisilogia (come le articolazioni fragili)... e mi alzerò dalla sedia.

non in quanto davanti una donna ma in quanto di fronte ad una persona in difficoltà rispetto a me.

Ma veniamo al fatto scatenante che per anni hanno raccontata fosse la ragione di questa memoria che memoria non è (e ricordo che la festa è per definizione una memoria!)

un fatto reinventato dalla propaganda sovietica rispetto alla storia reale.

25 Marzo 1911 New York... in una sartoria installata sugli ultimi tre piani (di un palazzo di dieci) dove (evidentemente) lavoravano molte emigranti per la produzione di camicie a basso costo (molte di queste nostre connazionali) scoppiò (vista la scarsa attenzione per la sicurezza) un incendio cui seguirono per la grandezza del palazzo scene che ricordano le twins tower.

Dei 146 morti totali (in maggioranza lavoratrici) 62 trovarono cosa migliore gettarsi nel vuoto che morire fra le fiamme.

Casualmente?

La compagnia fu la più tartassata dal giovane sindacato femminile fin dal 1908 anno del primo sciopero delle lavoratrici del comparto a ragione degli stipendi inaccettabili (il tutto sotto il silenzio dei sindacati di partito).

Ma entriamo a fondo nella questione... durante la rivoluzione industriale e fino alla rivoluzione bolscevica le donne (volenti o nolenti) furono inizialmente relegate a più miti servizi per timori legati (possiamo discutere una vita senza concordarne la giustezza) alla sessualità.

Una donna che fosse andata a lavorare in una fabbrica da sola sarebbe stata (come ancora oggi testimonia la cronaca) preda della lussuria del padrone.

Indi la rivoluzione russa... che tante braccia aveva tolte all'industria per creare un esercito ma l'esercito ora occorreva armarlo e sfamarlo... quelle braccia sostitutive nella industria (soprattutto bellica) furono giocoforza quelle femminili.

Ora le donne venivano utilizzate come pedine strategiche nello scacchiere della produzione.

Cosa che avvenne celermente anche nel resto dell'europa con lo scoppio della prima guerra mondiale.

Tanto è vero che i paesi meno progrediti industrialmente furono gli ultimi a sollevare la questione femminile.

La guerra ha permesso l'emancipazione?  Sì! in un modo inatteso forse... ma determinante... se vogliamo l'affrancamento dal colonialismo militare ricalcò lo schema.

In questo caos la figura della donna che nei secoli aveva visti alti e bassi... e quello protoindustriale fu uno dei peggiori "bassi"... prese una forma mai vista.

 

Qui necessita una breve riconciliazione con la Storia.

Non assecondando un negazionismo idiota ma neppure facendo semplificazioni di genere.

Non solo nelle comunità rurali ma anche nella fra gli strati del pensiero collettivo la donna è vista come una figura determinante per la vita almeno quanto l'uomo lo è per la sopravvivenza.

Ad un occhio distratto può sembrare limitativo e forse lo è... ma certi limiti sono nelle cose.

Gli astri ci illuminano o la terra si calpesta.

Gli astri non si inorgogliscono né la terra si umilia... entrambi permettono la vita lasciando che acqua e aria la nutrano e la facciano crescere e la luce la riscaldi.

Le forme umane hanno dei limiti... gli uomini hanno una visione estensiva le donne riescono a catturare i particolari con facilità.

Tuttavia questo non lede la possibilità che ci siano donne con percettività diverse e viceversa.

Alla fine invece di combattere le disparità (che erano e sono tuttora feroci)... magari sostituendo un velo orientale ad uno occidentale creando una illusione di emancipazione... si finisce per combattere le differenze.

Ecco come nascono le parità "numerali" che eludono il concetto di capacità umana... lo vediamo in una scelta otto su sedici che sa di ridicolo contentino.

Ecco come lo svilimento della fatica delle donne di secoli parta dalle stesse moderniste che ripetono lo schema corpo=femmiinilità che tanto piace a chi vende riviste di gossip.

Quelle faticatrici indefesse che sostenevano fatiche familiari assumendosene il fio e permettendo ad un altro componente della stessa di studiare o di migliorare la sua vita quando non di sostenere economicamente quel gruppo del quale lei si occupava moralmente.

Troppo spesso oggi sento parlare di una finta parità fatta di economia e scelte sessuali... mentre manca l'attenzione alle peculiarutà vero atteggiamento di riconoscimento della forza di genere.

Quando penso a una donna speciale la vedo abbracciare una vita che geme... la vedo sorridere ad un viso che sta spegnandosi.

Non penso a quanto sia libera di denudarsi fra l'altro per un piacere sovente maschile.

Allora pensavo a una proposta per questo 8 marzo

potete farlo qui o sui vostri blog

mettete insieme anche lunghi commenti non importa

parlate di una donna...

una sola...

bambina o anziana... 

malata o sana...

cercando di ricordare quello che vi ha lasciato in eredità... ricordatela... ripeto... qui o da voi.

Questa secondo me sarà una vera festa della Donna!

 

vi lascio la parola.

 
 
 
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Un blog di: isry
Data di creazione: 25/04/2008
 
 

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