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l'affermazione è incommentabile e mi trova assolutamente contrario
"...L'accumulazione delle cazzate è un segno da paralitici..."
chi vive il problema risponde dalla paralisi si può migliorare con la fisioterapia dall'imbecillità solo con tanta umiltà.
richiedi correzione necessaria laddove insiste questa idiozia

 

 

« le mani aduncheAuguri »

La donna che urla ostrogoto

Post n°536 pubblicato il 31 Gennaio 2017 da isry
 
Foto di isry

Le mie guide di Roma sono da sempre riconosciute come differenti... neppure alternative ma che coinvolgono maggiormente la vita delle persone... cercano contatti come me attraverso le barricate che ci poniamo di fronte.

Questa è una di tante storie che Roma vive accogliendo nel suo seno le opportunità per tutti e ciascuno.

La storia di Ostrogota
La chiamo così solo per rispetto e non per canzonarla perché un giorno rivedendola davanti una nota fontana al centro della città ascoltai i commenti di un conoscente che in puro romanesco quindi privo di offesa chiedeva
"ma che se urla quella in ostrogoto?"
questa donna urlava in quello che sembrava tedesco (da cui ostrogoto) e lo faceva mentre in pieno mattino di un inverno romano si spogliava braccia... viso e collo per lavarsi con l'acqua gelata che sgorgava dal becco del piccolo monumento.
poi raccoglieva i suoi stracci e si rivestiva
per poi vagare sulla vicina piazza fino a raggiungere diverse mete il tutto scandendo i passi con frasi urlate ad un destino avverso che pare come uno spiritello che salta stile uomo ragno da un lato all'altro della via talvolta arrampicandosi sui muri talaltri confondendosi fra la folla.
La donna passava quasi oltre gli sguardi quando colmi di fastidio evidente per la stranezza che rappresentava rispetto l'ordinario e a volte pregni di giudizio su questa novella indemoniata... ma anche compiacenti ma in modo farisaico... o dissacranti... figli di moti di ribellione solamente esteriore
Questi accompagnavano il suo peregrinare fra le strade di questa città che attendeva... attendeva... come sa fare solo Roma.
un giorno... in una piazza romana... la donna che urla in ostrogoto si aggirava fra le fontane del bernini... quelle fontane che ricordano una antica spina circense
Giunta alla sua meta trova due uomini in divisa bianca... forse la loro attenzione era stata richiamatadalle urla... forse da turisti incuriositi... forse dal fastidio di altri... non lo sappiamo ma mi piace pensare che il loro cuore fosse divenuto di carne e si sono avvicinati alla signora evidentemente resa più vecchia dalla vita sulla strada.
forse anche lei era stanca di urlare e il suo demone taceva assonnato... di fatto le parole incontrarono orecchie attente in quel giorno e avvenne il miracolo di una storia svelata fatta di una famiglia felice o almeno serena... un marito e due bambini... una bella casa... una automobile... delle vacanza estive... in un attimo questo sparì dietro uno dei tanti momenti che riportano le cronache stradali.
Di quella famiglia restò solo una donna che si chiedeva cosa fosse accaduto... perché non fosse morta cone gli altri... perché lei era restata sola.
La eco di queste domande risuonò nella sua mente fino a diventare un solo urlo... un'infinita ricerca di risposte che incontravano solo il silenzio.
Ma esiste un giorno nel quale in un cimitero di silenzio e morte arriva il Figlio dell'uomo a sconvolgere i demoni della paura... della rabbia... del dubbio... minando le personali fedi... quelle domande non avranno le risposte che si crede debbano avere ma altre...
più dirette... più sensate... ma che arrivano solo quando siamo capaci ad accoglierle.
Non sono le risposte di Elifaz il temanita... Bildad il suachita... Sofar il naamanita... e neppure quelle di Elihu il buzita che difatti ribadisce...
"Non ci sarebbe stato bisogno delle mie parole se voi gli aveste risposto"
Non la scienza... non la tradizione... ma quella misericordia umana verso sé (che siamo poca cosa) e gli altri... una curiosità a capire che ci spinga anche a dire che non si sanno le risposte ma che non possono nascere dalla scienza... dal sapere... da una tradizione che è vuota dello spirito!
Quel giorno la donna non urlò ma parlò... e due uomini capirono tante cose e chi ascoltò il loro racconto ne restò colpito... chi invece lo prese con superficialità non cambiò e perse una occasione di vivere il miracolo di un indemoniato guarito anche solo un giorno... anche solo un'ora.
ma forse anche di due cuori divenuti di carne!

Questa è Roma con i suoi monumenti e palazzi... con le fontane e le statue... con i suoi papi e re... ma anche con i suoi racconti di uomini e donne e di un'amore che coinvolge oltre le barricate della vita e della esistenza.

 

 
 
 
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