homo sum

logos tao aum dharma amor

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: isry
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 55
Prov: RM
 

ANGELI E SANTI

Israfil
Michele
Gabriele

prossimamente
Angeli in viaggio

 
Citazioni nei Blog Amici: 55
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2016 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 

RISPONDI A ROSSOGERANIO

l'affermazione è incommentabile e mi trova assolutamente contrario
"...L'accumulazione delle cazzate è un segno da paralitici..."
chi vive il problema risponde dalla paralisi si può migliorare con la fisioterapia dall'imbecillità solo con tanta umiltà.
richiedi correzione necessaria laddove insiste questa idiozia

 

Messaggi di Ottobre 2016

le Romelie di Isry- Lc 18 9-14

Post n°531 pubblicato il 23 Ottobre 2016 da isry
 
Foto di isry

il fariseo e il pubblicano

chi sono questi due?
uno è un uomo bravo... della confessione farisiaca... uno che crede nella resurrezione... e che opera in modo da ottenerla... digiuna... ringrazia Dio per quello che ha e che fa... uno che definiremmo "indignato" dalla presenza nel tempio di un pubblicano... uno di quella gente che per vivere ruba alla collettività... uno che oggi sarebbe equiparabile ad un agente di equitalia come tipologia di lavoro ma che potremmo collocare in quelle categorie di persone che soliamo definire parassitarie.
come pregano?
il pubblicano si ferma in fondo al tempio... quasi a nascondersi... lo vedrà se vorrà solo quel Dio al quale si rivolge ma fa un gesto eloquente... si batte il petto.
il fariseo per contro è in prima fila... possentemente ritto davanti quello stesso Dio... non teme di doversi confrontare con chi potrebbe distruggere le sue ricchezze in un battito di ciglia... si fa forte del suo operato.
e si arriva alla domanda antica... più importante la fede o le opere?
se la sono fatta paolini e giovannei... chi tirando l'importanza della prima sulla seconda chi viceversa ma qui sembra esserci la risposta!
Non conta il perbenismo delle opere o la condizione di fallacità ma l'atteggiamento dell'animo!
la parabola precedente parlava di insistenza (della vedova) nel chiedere ovvero della tenacia.

qui si ripete il concetto.
Riconoscersi bisognosi... bisognosi di affetto... di perdono... di accoglimento.
sant'Agostino parla di occasione... profittiamo per ricordare che i mendicanti davanti alle chiese sono il segno della nostra condizione davanti a Dio
il pubblicano infatti elemosina il perdono a mani vuote... il fariseo offre la decima... ha le mani colme di doni ma l'atteggiamento del cuore vuoto.
il Fariseo ha il cuore già pieno ma di sé... il Pubbllicano lo porge a Dio perché lo sani!

Alle volte noi per primi ci sentiamo come il fariseo a torto o a ragione brave persone a posto con Dio ma manchiamo di quella tenacia del chiedere e di quella umiltà nel ricevere.

forse dobbiamo imparare ancora più da chi mendica le povere cose del nostro operato e a non sentirci sempre "a posto".

Ricordando che la fede giustifica ma non determina e sono le opere che ci aiutano ad incamminarci verso la pienezza di quella fede. 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: isry
Data di creazione: 25/04/2008
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

surfinia60highlander701patrizia112prefazione09cassetta2perlarosadifiumeMiele.Speziato0DoorsOfTheTimecinquemarcocorinnasimeolipaolovillabatecuorevagabondo_1962mariellaegian1965PRONTALFREDO
 

ULTIMI COMMENTI

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

PUSH AND SURPRISE

sing'in

oh happy day

pigia e ascolta

ma prima siediti

 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963