SUPPOSED TO BE WHITE

L'EFFETTO POST*

* ovvero, sull'energia elettrica a turbofarfalle

Venerdì sera sono andato con una mia amica a vedere uno spettacolo di cabaret. Tale mia amica si sta prendendo un po' a cuore il mio caso, notando che in effetti in me ci sono parecchie cose che non vanno.
E allora lei insiste, insiste, insiste per farmi uscire un po' di casa e aprirmi a nuove realtà, cose verso le quali io -dato il mio carattere chiuso e proprio per nulla curioso...- sarei estremamente diffidente. Quindi in quest'ottica siamo andati a vedere questo spettacolo d'avanguardia, così coinvolgente che lo spettatore in seconda fila ha dormito della grossa (russando rumorosamente tra l'altro...) per tutto il tempo. Essendo stato poi il numero totale degli spettatori pari a 12, posso tranquillamente affermare che più dell'8% del pubblico pagante ha dormito proprio di gusto. [In ogni caso sottolineo che questo era dovuto al taglio alto che l'ideatore dello spettacolo aveva dato allo stesso: non era uno spettacolo adatto a tutte le orecchie... e non vorrei mai che pensaste che io stia facendo dell'ironia!]

Oltre a questo comunque, ho mille motivi per esser grato a tale mia amica. Per esempio, -con metodi tutti suoi- non perde occasione per farmi notare come effettivamente la mia macchina non sia degna di cotal nome. Lei durante il viaggio vorrebbe sedersi dietro, chiamarmi Ambrogio e anche FerreroRosciè... solo che la mia è un'auto sportiva a tre porte e non si presta bene a questo. Allora si siede sì davanti, ma si appende con la mano destra alla maniglia sopra la porta, con un fare da titolare in macchina col proprio dipendente.
Già, solo che la mia macchina non ha tale maniglia, cosicchè per tenere il braccio in posizione le sta venendo una spalla da giocatore da rugby. E io da questo anomalo irrobustimento della spalla destra capisco due cose. La prima è quanto effettivamente la mia macchina sia inadeguata. La seconda poi è di come la realtà alle volte necessiti di essere leggermente interpretata.

Un altro motivo per cui le sono grato è che mi sta facendo lentamente capire come sia davvero estremamente complicata e caotica la nostra realtà. Infatti io, nella mia ingenua mente, avevo sempre pensato che le cose fossero semplici, e che invece fossimo noi esseri umani a renderle difficili, in quanto tramite le nostre scatole craniche davamo loro delle interpretazioni errate o fuorvianti.
In particolare, mi ha reso partecipe di una teoria affascinante sulla concatenazione degli effetti. Ovviamente non riesco a fare una dissertazione esaustiva: la sto lentamente assimilando!... però posso tentare di enunciarla con un mini-esempio.
Supponiamo di avere un'entità piccolissima, diciamo una farfalla. E che essa provochi una perturbazione piccolissima, diciamo un battito delle ali. Ebbene questo, per tutta una serie di meccanismi insiti nella realtà delle cose, provocherà una serie di reazioni a catena che saranno in grado alla fine perfino di generare un uragano in Giappone.

Vi devo confessare che io, nella mia sterile mente da ingegnere, ho subito pensato che ad un battito di ali della farfalla corrisponderà un'energia di sì e no 3 milliJoule, mentre un uragano in Giappone può scatenare un'energia di alcuni miliardi di Joule. Quindi, se ciò fosse vero, si potrebbero creare delle centrali turboelettriche a farfalle e i problemi dell'umanità sarebbero finiti. La moltiplicazione dell'energia!

Zacchete! Subito con l'immancabile bacchetta la mia amica mi ha vergato le dita, perchè sono un allievo disobbediente. (.. sì, non entro in certi particolari del nostro rapporto... non è il caso...) Giusto. In effetti, devo cominciare a liberarmi da quelle inutili costrizioni mentali che anni di studi poco seri e una certa predisposizione personale mi hanno provocato.

E allora mi sono messo d'impegno, e ho cercato di assimilare tale teoria scientifica. Quindi da allievo volenteroso che vuole penetrare nella realtà dei concetti, ho cominciato a cercare dei riscontri nella realtà e a pormi delle domande. Per esempio, quale potrebbe essere l'effetto di questo post? Se la farfalla che batte le ali provoca l'uragano, questo post potrà provocare -diciamo- la rivolta delle macchine?!?... oppure cose ben peggiori addirittura?!?... (tipo rappresaglie sparse verso un qualche akillyneo soggetto?)

Uhm, non ne vengo molto fuori. Necessito di ulteriore educazione (però basta bacchetta sulle dita...).
In ogni caso, mi sembra chiara una cosa. Che a prescindere che tale teoria sia vera o no, è di sicuro molto affascinante. Infatti, ti permette di pensare che con un singolo piccolo gesto puoi cambiare tutto il corso di una vita. Un "ti voglio bene" potrebbe aprire di colpo nuove porte, così come un "me ne vado", o un "no", o un "sì": piccoli e innocui suoni che reindirizzano intere esistenze.

Chissà allora cosa provoca un "Akilleys sta prendendo in seria considerazione il matrimonio kazako"...