AlfaZulu

The last revolution...perhaps (began from Italy): capitolo I.3

Raggiungimento dei tuoi positivi obiettivi!? Qui gli studiosi dei comportamenti della mente (psicologi e psichiatri?), della comunicazione (sociologi?), delle religioni (teologi?) e chiunque voglia accodarsi si ribellano.
Chi sei tu per definire i tuoi obiettivi come positivi? Quale è il criterio di differenziazione che usi? Che noia, nel rifiutare la risposta che già conoscono, quella che diranno, come sempre, soggettiva e non riferibile a tutte le organizzazioni dell’uomo, figuriamoci alle altre strutture di vita. Non c’è risposta più facile, vecchia quanto l’uomo, sempre quella. Il criterio è quello, trito e ritrito, del bene e del male. Non serve studiare, argomentare, riflettere per comprendere la differenza tra i due estremi, l’hai sempre conosciuta la differenza. E’ lo specchio che riflette la tua risposta agli input che ti colpiscono incessantemente. E’ la capacità che hai di rifiutare i compromessi e di restare te stesso anche smenandoci di persona. C’è solo un campo dove il male non esiste, l’innamoramento, l’amore a volte solo farlo…l’amore intendo. Se inserisci il male in quel genere di relazione non sei più innamorato, non ami più e non stai facendo l’amore con Lei, stai facendo altro, molto diverso. E succedono le tragedie. Se non sei in grado di capire sei già immerso nel male. Il male lo vedi, lo senti in ogni momento. Il bene è invisibile e silenzioso. Il male è fisico, il bene è un fantasma buono. Il male è presenza di dolore, il bene è semplicemente assenza di male.
Prima dell’avvento della vita sulla terra, il bene ed il male non esistevano, rifiuto il concetto (tipico di alcune religioni) che siano sempre esistiti e sempre esisteranno, ammesso (e non concesso) che la discesa di Lucifero agli inferi sia antecedente la creazione di Adamo ed Eva.
Nel brodo primordiale c’era solo brodo. Non è il mio obiettivo capire se esistano altre forme di vita, altri pensieri oltre questa forma, li interpreterei sempre con i miei preconcetti. Tempo perso. Poi negli ultimi tempi le cose sono cambiate. Le forme di vita apparse sul pianeta hanno avuto comportamenti che possono indurre nell’errore di indicare la nascita dei due opposti, ma non è così. Il bene e il male esistono, per quanto mi è dato di conoscere, da quando l’uomo ha preso le redini del comando.
Prima c’erano solo le regole della natura, ora ci sono le regole dell’uomo. E proprio non mi piacciono. Le fiere sbranano le categorie primarie quindi sono cattive, sono il male.

Bestia, ascolta la scienza. L’uomo alleva le categorie primarie, secondarie, terziarie in una tortura continua e nell’ipocrisia di sfamare la gente. Le fiere son cattive, l’uomo è organizzato e buono. Il crimine, se di crimine si tratta, è lo stesso. Bestia, non ha nulla a che vedere col bene e col male questo. E’ una semplice catena alimentare dove al vertice sta l’uomo. Non c’è bene nè male in questo, c’è la continuità. La fiera si ferma qui, l’uomo prosegue.
L’uomo vuole le pelli del bisonte, ne vuole tante, le vuole tutte, della carne non sa che farsene. Se avrà tutte le pelli del buffalo farà il suo prezzo, avrà la sua posizione nel mercato, sarà il mercante più potente e quindi più ricco (la ricchezza, altro veleno). Tatanka non correrà più nelle verdi praterie, e chi se ne frega. Se il buffalo non corre più nelle praterie gli indiani saranno sconfitti. “Dal punto in cui è il sole ora non combatterò mai più, per sempre." (Capo Giuseppe).
L’uomo vuole il corno del rinoceronte, lo impone l’uomo della medicina di paesi primitivi (della polemica sul criterio che definisce primitivi alcuni popoli della terra con gli antropologi, me ne può fregar di meno, come per i positivi obiettivi) e quindi abbatte il corazzato, gli toglie il trofeo, e lo trasforma in potere e soldi (unità di misura della ricchezza-veleno). Kifaru non farà più tremare la terra al suo passaggio, e chi se ne frega.
L’uomo vuole che le sue pecore si trasformino in lana pregiata, latte, carne ma ha un concorrente a cui la lana ed il latte non interessano, si accontenta della carne. L’uomo demonizza il lupo e ammette qualunque sistema per eliminarlo. I sistemi più moderni sono i bocconi avvelenati. Il gregge è salvo. Nessuno vedrà più la sagoma del lupo ululare alla luna. A proposito, il lupo è uno di quegli animali che hanno struttura sociale. Il lupo non è così ipocrita da allevare pecore per poi mangiarsele, il lupo non difende altri gruppi, il lupo è per l’uovo oggi non per la gallina domani, il lupo si mangerebbe pecora e pastore.
La maggioranza dei lupi ha adottato una strategia straordinaria, ha allevato l’uomo (l’uomo non si è nemmeno accorto di questa realtà) e non se lo mangia, si accontenta di costringerlo a farsi dare da mangiare e un sacco di altre attenzioni (negli ultimi tempi esagerate). Questa scheggia di lupi si chiama cane. Un animale straordinario, una scelta vincente se non capiti tra le mani di quel bastardo che ti ributta in strada e ne sceglie una trafficata.
L’uomo si protegge dalle intemperie rubando la pelle delle foche. Ne usa il grasso per tenere morbidi i suoi scarponi. Addirittura ne uso l’olio per darlo da mangiare ad altri animali (i furbi cani e aggiungiamo i gatti). Poi ci sono regioni profondamente ignoranti che usano i genitali per produrre afrodisiaci. Imbecille se non ti tira non ti tira, accontentati di guardarla la tua femmina, qualcuno che la copra lo trovi senza difficoltà. Ci sono prodotti che sostituiscono tutte queste necessità, si anche per il tiraggio si sono inventati la pastiglia multicolore, ma l’uomo continua a sterminare le foche.
Stessa sorte per le grandi megattere, le balene in cui risiede parte delle nostre paure. Si nutrono di kriil generalmente, altro che accampare accuse di sterminio del pescato. Moby Dick e Achab, già Melville non tifava per l’uomo, anche se la storia è molto più complicata. “Moby Dick non ti cerca. Sei tu, tu, che insensato cerchi lei!”

continua

AlfaZulu31

 
* iniziato nel 2003 finito nel 2008...........................la Premessa si trova su questo blog
   post n 2 del 7 luglio 2011