Dark side of Mars...

E la luce fu....

Ho capito, sapete

Chiamatela l'illuminazione sulla via di.... Damasco, chiamatela saggezza postnatalizia, oppure saranno le luminarie che mi accecano  insomma, chiamatela come volete, ma ho capito perché le storie non funzionano

Forse l'avevo già  scritto ed in tal caso perdonatemi... ma ormai lo sapete che ho il pessimo vizio di ripetermi, specie se trovo un ragionamento bello contorto che mi stimola quei due nmeuroni che girano senza posa nel mio cervellino abbrutito dalle feste 

Vedete, io  credo che l'amore, lungi dall'essere la beata cosa semplice che canta il buon Tiziano, in realtà sia assai complicato. Ma proprio tanto.
(E mi rendo conto di aver cambiato opinione, su questo, cosa che ultimamente mi succede spesso, ma visto che menti illustri dicono che sia la dimostrazione di non essere completamente idioti, con un abile colpo di mano, la prenderò come un complimento personale )

Già in tempi non sospetti dicevo che l'amore è una pericolosa alchimia.

È pericolosa essenzialmente per due motivi che in realtà sono sempre lo stesso: che non si capisce bene cosa la faccia scattare...ed altrettanto non si capisce mai bene cosa la faccia finire o modificarsi in abitudine.
Succede che due persone si incontrano e pensano di essere l'una per l'altro meravigliosissime ed insostituibili... finché non ci si conosce bene e si capisce che, se si è fortunati, si è solo due persone normali che hanno avuto la fortuna (o sfortuna ) di incrociare le proprie strade e trovare  un compagno di cammino, forse per un tratto più o meno lungo, forse per sempre

Ma in mezzo a tutto ciò, c'è una complessità di sfumature che farebbe impallidire tutte le 150 dei tre fortunati romanzi cumulati insieme

Forse che quando qualcosa diventa nostro non lo guardiamo più con la stessa attenzione di quando lo desideravamo da lontano e non eravamo affatto sicuri di ottenerlo..

Forse che crescendo siamo molto più complessi di quando eravamo gggiovani, e se una cosa non si incastra perfettamente con le nostre (e credetemi che è una combinazione quasi impossibile) non ci va bene...

Forse che ciascuno dovrebbe essere in grado di camminare con le proprie gambe, prima di dare la mano a qualcuno che cammini accanto...

Non so esattamente. 

Quello che so è che il mistero di come scatti l'alchimia è pari al mistero con cui coppie che sono insieme da anni improvvisamente non si sopportano più. E pari al movente che spinge un uomo ad accoltellare la moglie devota o una donna ad avvelenare il marito fedifrago. 

Perché di fondo forse siamo troppo concentrati su noi stessi per pensare di provvedere a qualcun altro. E ce ne rendiamo conto quando smette l'idillio e iniziano le divergenze di opinione, i problemi quotidiani, i conti da pagare, quando non siamo disposti a rinunciare a nulla di nostro per l'altro. 

Ho sempre sostenuto che le convivenze siano la prova del nove dei rapporti... e che spesso mettano fine anche a secolari amicizie, quando ci accorgiamo che noi laviamo il bagno tre volte al giorno e l'altro lascia i calzini sporchi accanto alle tazze della colazione.

Meditate, gente, meditate.

Per quanto mi riguarda, per me il tallone di Achille è la sincerità... nei due sensi. Se scopro di non potermi più fidare, in qualche modo l'alchimia svanisce. Sic est.
D'altra parte, mea culpa, ho la pessima abitudine, come diceva qualcuno, di "lasciare la gente in mutande".  
E ovviamente non mi riferisco a nulla di erotico , ma solo a quella che qualcuno ha definito la mia "spietata sincerità" e che tutti mettono sempre in cima alla lista di tutte le mie preziose qualità. 

Ovviamente, fino a quando non ci sbattono di faccia.

E senza anestesia.
Che è peggio.

Phoenix* inclemens

"Ma vi sono momenti, nella vita, in cui tacere diventa una colpa, e parlare diventa un obbligo.
Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.
(Oriana Fallaci)

Oppure, visto che è Natale...

...ma qui, se qualcuno gliele toglie, c'è solo da ringraziare la Dea del buongusto