Dark side of Mars...

"Per il mio cuore basta il tuo petto"...

Per il mio cuore basta il tuo petto
per la tua libertà bastano le mie ali.

Vivo a weekend alterni e lascio per il resto dei giorni
il mio sangue a sobbollire a fuoco lento
nell'attesa che divampi nell'incendio che ci consumerà entrambi...

Dalla mia bocca arriverà fino al cielo
cio ch'era addormentato sulla tua anima.

Parole lette, parole dette, parole non consumate
nello scorrere del tempo sempre troppo lento, sempre troppo veloce...

Eternamente in fuga come l'onda.
Ho letto che cantavi nel vento
come i pini e come gli alberi di nave.

Questa sono io, nel fuoco che da sempre mi accompagna
che solo nelle tue mani è sapientemente contenuto
tale da ardere senza provocare disastri
e nel contempo fatto
per resistere ai più violenti uragani.

Questo sei tu, che come argento vivo mantieni i miei giorni
stretti fra le tue braccia e pieni
dei colori sempre nuovi di antiche vetrate gotiche
sfaccettate in diamanti di luce
come caleidoscopi iridescenti nelle notti di stelle cadenti.

Giungi come la rugiada alle corolle.
Scavi l'orizzonte con la tua assenza.
Accogliente come una vecchia strada

tu

Tra arpeggi di violini tzigani e girasoli
per echi di sentieri sempre nuovi mi riporti al mare.

E ti rattristi d'improvviso, come un viaggio.
Ti popolano echi e voci nostalgiche.

Mi son svegliato, e a volte emigrano e fuggono
uccelli che dormivano nella tua anima.

Voce d'incanto e senza suono è quella delle anime incatenate:
per quanto esse fuggano, il destino le lega a sé e le trascina lontano
insieme
intrecciate
incantate
stregate e incastonate
in un sogno in cui perdersi è facile
e respirare diventa indispensabile.

Per il mio cuore basta il tuo petto...

Per i tuoi sogni dita tra i capelli
per le mie magie promesse inviolate
per questo amore, solo tu e io.

Ed è così che comincia il viaggio
in un attimo di infinito chiuso in quel "per sempre".

Red Phoenix* and Pablo Neruda