la memoria dispersa
un mondo di affetti perduto (ricordi, pensieri, riflessioni)
TEMPO
Il tempo che passa è tiranno ma è l'attimo che conta, l'attimo che ti prende, ti fa pensare, ti fa sentire, racchiude un mondo, ti fa passare oltre...
Ci sono amori che non muoiono mai, anzi traggono forza dalle rovine, così come ci sono vite che muoiono nel momento di esplodere in tutta la loro bellezza.
La vita e l'amore sono atti di coraggio.
FELICITą
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8 marzo: non solo mimosa
Post n°285 pubblicato il 07 Marzo 2012 da lorifu
Dedicato ad Alda Merini
I recenti casi di cronaca nera ripropongono ancora una volta il problema della violenza sulle donne, violenza cieca, assurda che diventa omicidio per un sms di troppo, per il rifiuto dell’abbandono, per l’orgoglio ferito. E’ così e per queste ragioni che ammazzano gli uomini, e non si può neanche dire che sia questione di ambiente, di stato sociale o DNA,. Ecco perché la festa dell’8 marzo deve diventare l’ennesimo grido di ribellione nei confronti di una cultura maschilista che ha trovato terreno fertile in una società che affonda le sue radici e le sue istituzioni in una parità di diritti solo a parole. Ma cosa dobbiamo festeggiare? Aldilà della festa in cui da protagoniste diventiamo oggetto di consumo da parte di chi ci guadagna addosso, anche la mimosa il bellissimo fiore che dovrebbe essere un riconoscimento alla donna e alla sua essenza è diventato un modo come un altro per rimpinguare le casse di tutti i negozi di fiori che aspettano giorni come questo, San Valentino, la festa del papà, della mamma per fare affari d’oro. E dire che lo spunto per la nascita di questo giorno è legato a un fatto realmente accaduto negli Stati Uniti. Nel marzo del 1908 le operaie della fabbrica tessile newyorkese Cotton, iniziarono a protestare per le pessime condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, fino all’8 marzo. Quel giorno il proprietario della fabbrica, Mr. Johnson, chiuse le operaie all’interno dell’edificio, per evitare che uscissero e non lavorassero. Improvvisamente scoppiò un incendio e le 129 operaie, private di ogni via di fuga, rimasero uccise. (dal web) Anche se questa vicenda viene considerata un falso storico per le tante inesattezze riguardanti fatti e date può valere come un riferimento per mettere in luce il problema delle donne, nei secoli vessate e soggette a prevaricazioni di ogni tipo. Ma quali sono i modelli ai quali i dobbiamo riferirci? Senz’altro non quelli impostici dalla televisione ma l’esercito silenzioso di donne lavoratrici e madri che ogni mattino si alza, si consuma tra lavoro, casa e figli, lottando non solo per il mantenimento del posto perché basta una gravidanza a metterlo a rischio ma anche per la valorizzazione dei suoi meriti e delle sue specificità. Basterebbe rivolgere il pensiero a donne come Levi Montalcini o Alda Merini per dare un senso a questo giorno e riscattarlo da tutto il vuoto che lo circonda. Ecco, domani 8 marzo, io festeggerei Alda Merini, simbolo di tutte le donne calpestate, emarginate, abbandonate come lei, che non solo ha espiato la colpa di essere donna ma che i continui ricoveri ospedalieri oltre che a peggiorare i suoi disturbi mentali le hanno anche devastato l’anima. L’omaggio che le renderemmo non servirebbe solo a risarcirla di quella elemosina di consensi e riconoscimenti ricevuti in vita ma sarebbe da parte nostra un omaggio a una donna vera, anche come risposta a chi ci vuole ghettizzare e relegare nell’angolo delle “belle statuine”. Leggendo le sue poesie, di rara bellezza, possiamo capire molte cose della vita e del mondo delle donne Io inizierei da queste
Io come voi Io come voi sono stata sorpresa
Il mio primo trafugamento di madre Il mio primo trafugamento di madre
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BURANO 2020
Tu credi di incontrare l’amore,
in realtà è l’amore che incontra te
nei modi più strani,
inaspettati, involontari, casuali.
A volte lo confondiamo col bene
e lo surroghiamo.
Spesso siamo convinti sia amore,
fingiamo sia amore,
e leghiamo noi stessi
a una indistruttibile catena
frutto dei nostri desideri mancati
dei nostri sogni sopiti
delle nostre abitudini
delle nostre paure
delle nostre comodità
delle nostre viltà
dei nostri calcoli
della nostra apatia
dei nostri falsi moralismi.
Ma quando arriva, se arriva,
lo riconosci,
come “il sole all’improvviso”
sconvolgente, coinvolgente,
totalizzante, esclusivo,
fusione di corpo e anima
osmosi perfetta.
Se finisce,
un dolore muto, senza fine.
loretta
Inviato da: Vince198
il 07/10/2023 alle 17:26
Inviato da: Vince198
il 30/03/2023 alle 13:34
Inviato da: Vince198
il 21/03/2023 alle 01:01
Inviato da: Vince198
il 11/11/2022 alle 00:37
Inviato da: woodenship
il 02/11/2022 alle 02:52