Un blog creato da lorifu il 31/12/2009

la memoria dispersa

un mondo di affetti perduto (ricordi, pensieri, riflessioni)

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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PENSIERI...

Sensazione

…..

Sono un bevitore dei miei pensieri

L' essenza dei miei sentimenti inonda la mia anima..
La mia volontà vi si impregna.
Poi la vita ferma un sogno e fa sfiorire
la bellezza nel dolore dei miei versi

F. Pessoa

 

Non sto pensando a niente, 
e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente, 
mi è gradita come l'aria notturna, 
fresca in confronto all'estate calda del giorno.
Che bello, non sto pensando a niente!

Non pensare a niente 
è avere l'anima propria e intera. 
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita... 
Non sto pensando a niente. 
È come se mi fossi appoggiato male. 
Un dolore nella schiena o sul fianco, 
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perché, in fin dei conti, 
non sto pensando a niente, 
ma proprio a niente, 
a niente...

F. Pessoa


Sto rileggendo questa poesia del grande Pessoa, poeta a me molto caro perché ogni sua parola, riflessione, analisi provoca un’immersione nel mio io più profondo, tanto da lasciarmi la sensazione di cose già vissute.

La sua non vita, portata a livelli estremi attraverso il racconto di sé, della sua vita esteriore che lo copre come una corazza, impossibilitato a vivere quella dentro,  evidenzia tutto il dramma di un uomo che si sentiva abitato da inquilini sconosciuti, i tanti eteronimi che rappresentavano l’altrove dentro di sé.

Sapeva simulare e dissimulare così bene tanto da riuscire a confondere persino sé stesso quasi a non voler dare importanza alle sensazioni che lo pervadevano e sulle quali si interrogava ogni istante.

E ancora una volta faccio mie le sue mille sensazioni  dando corpo  al flusso inarrestabile dei pensieri che invece di annullarsi si moltiplicano, aggrovigliano  contraddicendo il senso di apparente  leggerezza   sottolineato dalla sua  forzata euforia.

I miei  pensieri vanno, vengono si allontanano, ritornano come le nuvole cantate da De Andrè  e in questo andirivieni a volte vorticoso mi sento risucchiata e in balia di forze soverchiatrici.  

Impossibile domarli e dominarli,  soprattutto quelli negativi, si impongono prepotenti e indugiano,  riempiono ogni anfratto del mio  essere e se qualche timido  guizzo di  felicità fa la sua comparsa si dissolve in un cielo minaccioso e torvo.


“ Quello che ci circonda diventa parte di noi stessi, si infiltra in noi nella sensazione della carne e della vita. Un raggio di sole, una nuvola il cui passaggio è rivelato da un’improvvisa ombra, una brezza che si leva, il silenzio che segue quando essa cessa, qualche volto, qualche voce, il riso casuale fra le voci che parlano: e poi la notte nella quale emergono senza senso i geroglifici infranti delle stelle. Alla fine di questa giornata rimane ciò che è rimasto di ieri e ciò che rimarrà di domani; l’ansia insaziabile e molteplice dell’essere sempre la stessa persona e un’altra."
da “Il libro dell’Inquietudine” F. Pessoa


Come vorrei non pensare a niente! 

Annullare  la ricorrenza di pensieri  fuorvianti, talvolta ossessivi, così lontani da me e dal mio intimo sentire.  Riuscire a placarli nella tranquillità del silenzio, immobilità  della mente  che come un flusso rigeneratore riuscisse a sgombrare  il pieno lasciandomi in compagnia soltanto di pensieri leggeri come un battito di ali.

 

 

 
 
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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