la memoria dispersa

Risveglio!

Il risveglio è il momento più importante della giornata, da lui dipende il tono, l'umore, l'approccio con le mille incombenze piacevoli o meno che puntellano il  quotidiano.

I miei risvegli sono sempre stati contrassegnati dai tanti stati d'animo che hanno divorato i miei giorni, giorni belli, brutti, ricchi di soddisfazioni, lavoro, figli, casa,  una specie di catena di montaggio difficile da arrestare.

Giorni in cui ero talmente stanca da non aspettare altro che distendermi perchè non è la stanchezza fisica che ti sfibra ma quella in cui devi combattere con le armi della mente che non ti trova sempre disposta o pronta ad accettare compromessi, rimedi, aggiustamenti, giudizi.

Una stanchezza dovuta alla fiacchezza di uno spirito impreparato a cogliere le mille sfaccettature della vita, quelle che non ti regalano niente, quelle che ti fanno ingoiare i sogni, quelle che disattendono a pianificazioni e programmi, quelle che ti mettono a nudo, anche per un tuo inveterato bisogno di analizzarti e giudicarti forse in modo un po' troppo spietato.

E allora pensi, rimugini, rielabori ma i conti non tornano mai perché c'è sempre quello che hai fatto che non corrisponde a quello che avresti voluto fare, quello che non hai fatto che è lì, sospeso, pronto a rinfacciartelo perché in definitiva non sei mai pronto per quello che, forse solo nella tua immaginazione, avrebbe potuto cambiarti la vita.

E..c'è tempo...ancora?

Ecco questa del tempo è qualcosa che mi perseguita da sempre e ho l'immagine di una donna pronta a tendere la mano nel tentativo di acciuffare l'attimo e volerlo perpetuare. Che ingenua! O forse soltanto sprovveduta, o ancora con un fanciullino dentro difficile da rimuovere perché anche nel buio più profondo sono  riuscita  a trovare una ragione per sorridere, un stimolo a non fermarmi, una fede cieca nella positività e nel cambiamento e pure una notte insonne riesce  a non abbattermi e a regalarmi squarci di sereno perché in fondo... come può uno scoglio arginare il mare.