Un blog creato da lorifu il 31/12/2009

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« Lo specchioFelicità »

2/11/1975

Post n°546 pubblicato il 21 Ottobre 2015 da lorifu
 

 

Quel due di novembre
uccisero il tuo corpo.

Ti presero a calci,
ti calpestarono,
schiacciarono,
trascinarono,
e ti abbandonarono
maschera di sangue,
Cristo in croce,
vili assassini
liberi fra noi,
nell’ombra delle loro
coscienze.
Pino fu un dettaglio
ma confermava la tua colpa
comoda, risolutiva
che spiegava e giustificava
l’orrendo crimine.

Quel due di novembre
uccisero il tuo corpo.

Per farti tacere per sempre,
e per esserne sicuri
lo ripassarono con le ruote dell’auto
fino a farti scoppiare il cuore.
Ti uccisero sì,
e ci restituirono
lo strazio delle tue carni
impietosamente esibite
come i tuoi occhi al cielo.

Quel due di novembre
uccisero il tuo corpo.

E tirarono un sospiro di sollievo.
Il tuo pensiero cominciava a pesare,
era diventato un macigno
i tuoi 'io so'
iniziavano ad inquietare.
Gentilezza di modi ed educazione
non t’impedivano
di urlare il tuo sdegno
analizzare, ragionare, andare a fondo.
Stavi diventando un testimone scomodo
di poteri occulti
e colossi d’argilla.

Quel due di novembre
uccisero il tuo corpo.

I tuoi strali non risparmiavano nessuno
Destra, sinistra, pari erano
quando confondevano moralità e moralismo,
E le tue lucciole scompaginavano piani
prestabiliti e irreversibili.
Il nuovo fascismo
insediatosi da poco
si sentiva assediato
dai tuoi discorsi
ma non riusciva a blandirti
con voci di sirena.

Quel due di novembre
uccisero il tuo corpo.

Dove attaccarti?
La tua arte?
Il tuo genio?
Impossibile!
Censura e processi non
cancellarono la tua voce.
Trovarono il tallone d’Achille
e cavalcarono il tuo segreto
per distruggerti in un colpo solo.
Assecondarono le tue inquietudini
e ti tesero un tranello
su quell’unica vulnerabilità
che vivevi
con profonda lacerazione.

Quel due di novembre
uccisero il tuo corpo.

Ma la forza delle idee
è più viva che mai.
Il tuo volto scarno e volitivo
non si è sbiadito nel tempo,
perso nelle nebbie della dimenticanza.
I tuoi occhi lucidi ed intelligenti
continuano a parlare
esortare, confortare.
Il tuo genio assoluto,
non è stato scalfito dall’ignavia
l’ignoranza, la volontà denigratoria,
ciò che di te è rimasto
non potrà mai morire.

Quel due di novembre
uccisero il tuo corpo.

lf

 
 
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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