Un blog creato da lorifu il 31/12/2009

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« SILENZILa prossima volta »

Guardarsi dentro

Post n°555 pubblicato il 12 Febbraio 2016 da lorifu
 

foto Richard Tuschman

 

Siamo qua, al lavoro, in strada, in viaggio, al bar, a teatro, con amici, familiari,  a casa, al supermercato...

Scriviamo, parliamo pensiamo, facciamo, diciamo, operiamo in maniera automatica rimandando sempre  il contatto con la parte più profonda di noi. 

La temiamo, abbiamo  paura di cosa potrebbe dirci, così meschini, accomodanti, schiavi, continuamente in bilico tra autenticità e ipocrisia, ritenendola spesso un’esigenza di vivibilità quando non di sopravvivenza.

Vogliamo, non vogliamo, smorzati sul nascere di una sincerità che cozza contro muri  di convenienze  più o meno facili, pilotando e uniformando la nostra vita, una sequenza infinita di codici e regole che seguiamo nella finzione di noi stessi.

Ma arriva il  momento in cui ci troviamo faccia a faccia con gli inquilini scomodi che ci abitano,  può essere un attimo, un’intuizione ma sentiamo il bisogno di scrollarci di dosso l’immagine che ci portiamo dietro costruita  a misura del mondo, una recita infinita a cui viene a mancare improvvisamente il copione.

In quell’attimo, nudi, scoperti, vulnerabili,  o annaspiamo   alla sua ricerca nel tentativo di riagguantarlo e con esso sicurezze e terreni conosciuti,  o ce ne liberiamo recuperando la nostra vera identità,  ben sapendo che la libertà ha sempre un prezzo.

 

 
 
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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