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« STELUTIS ALPINISCara Trieste »

CARO PAPA'

Post n°235 pubblicato il 13 Novembre 2011 da lorifu
 

 

Un padre entra nella camera della figlia e la trova vuota con una lettera sul letto.. Presagendo il peggio, apre la lettera  e legge quanto segue:


Caro papà, mi dispiace molto doverti dire che me ne sono andata con il mio nuovo ragazzo. Ho trovato il vero amore e lui, dovresti vederlo, è così carino con tutti i suoi tatuaggi, il piercing e quella sua grossa moto veloce. Ma non è tutto papà: finalmente sono incinta e Abdul dice che staremo benissimo nella sua roulotte in mezzo ai boschi: lui vuole avere tanti altri bambini e questo è anche il mio sogno. E dato che ho scoperto che la marijuana non fa male, noi la coltiveremo anche per i nostri amici, quando non avranno più la cocaina e l’ecstasy di cui hanno bisogno. Nel frattempo, spero che la scienza trovi una cura per l’Aids così Abdul potrà stare un po’ meglio: se lo merita!

Papà non preoccuparti, ho già 15 anni, so badare a me stessa. Inoltre Abdul, forte dei suoi 44 anni d’età , mi segue e mi consiglia al meglio nelle scelte come quella di convertirmi all’islam. Spero di venire a trovarti presto, così potrai conoscere i tuoi nipotini. La tua adorata bambina.

 

P.S. Tutte palle, papà! Sono dai vicini. Volevo solo dirti che nella vita ci sono cose peggiori della pagella che ti ho lasciato sul comodino.

 

E tutti a questo punto dovremmo tirare un sospiro di sollievo. Questo articolo letto su un periodico di una città di provincia mi ha talmente colpito per la sua comica drammaticità che mi ha dato lo spunto per fare alcune riflessioni sul problema dei nostri giovani, soprattutto sul  problema vissuto da noi genitori nei loro confronti. E’ assodato che nella stragrande maggioranza dei casi i nostri figli adolescenti sono stanchi, annoiati, ciondolano da una stanza all’altra della casa con lo sguardo perso nel vuoto al ritmo della musica proveniente dalle cuffie. Se gli parli non ti rispondono o nel migliore dei casi grugniscono un sì, un no, nuovamente persi dentro se stessi. In sostanza non hanno voglia di fare una mazza a partire dallo studio,  quando c’è, limitato al minimo sindacale, per finire  alla richiesta minima, tipo  riordinare la camera, o sistemare i vestiti. La giornata con un adolescente è una lotta all’ultimo sangue, estenuante, sfibrante, in bilico tra compromessi continui, concessioni elargite a condizione di…..il tutto a conclusione di estenuanti trattative quasi sempre a favore dei questuanti. L’umore poi è qualcosa che ha  a che fare direttamente con la “tempesta ormonale” in atto  e che li vede passare dal riso al pianto, all’imprecazione, all’esaltazione, alla disperazione almeno 50 volte al giorno. Non si contano i vaffa…., nella migliore delle ipotesi rivolti così, alla stessa stregua di complimenti, a noi tapini,  che, dopo l’ennesima filippica e diffida dall’usare ancora una volta simili parole….tutto torna come prima.  Il moroso o la morosa è quasi sempre un argomento tabù che se ti permetti di contestare o peggio, di mettere in discussione,  cadi in disgrazia in quanto a confidenze e diventa un capitolo chiuso. Potremmo continuare all’infinito con altri esempi di “gioventù perduta” E allora, dato che tra quelle adolescenti potrebbe esserci  anche mia figlia, mi par di sentirmi: “In fondo non beve, fuma, ma non si droga, non passa da un ragazzo a un altro, a scuola vivacchia”. Lo so, sembra  paradossale, ci accontentiamo di quello che abbiamo, nel timore di quello che potremmo avere.  E in fin dei conti non è poi così strampalata la mia riflessione, perché a volte basta saper attendere, avere la pazienza di superare i limiti imposti dalla vanità e dall’orgoglio di volere un figlio modello a tutti i costi, il più bravo, il più sportivo, il più brillante, un figlio da esibire insomma.

Ci facciamo una ragione?

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Commenti al Post:
socrate52
socrate52 il 13/11/11 alle 11:15 via WEB
Per Giove , non mi fare più di questi scherzi! Avevo già caricato la lupara ... per andarli a cercare!
Ma non ti viene in mente che noi per i nostri genitori potevamo essere lo stesso? Mi ricordo il padre di una mia amica ,che temeva che la figlia fosse innamorata di un tale con l'eschimo e la sciarpa rossa ... era vero ... oggi lui è un preside e lei una dottoressa!
Ti voglio segnalare il racconto "CHI SEI? Di acetosella" , lo trovi qui Ciao Loretta :))
 
 
lorifu
lorifu il 14/11/11 alle 19:14 via WEB
In effetti spesso siamo preoccupati più dell'immagine che pensiamo i nostri figli offrano al mondo che delle loro reali bizzarrie. Anche io so di ragazzi che vestivano jeans strappati,catenacci alla cintura, orecchini che poi, pur non rinnegando la loro adolescenza sono diventati stimati professionisti. Mai limitarsi alle apparenze e...saper aspettare. Ho letto il racconto di Acetosella. Esilarante nella sua attualissima realtà. :-))
 
roseilmare
roseilmare il 13/11/11 alle 15:50 via WEB
Mi viene da sorridere (riso amaro) che a tavola, proprio oggi mia figlia mi ha detto che faccio schifo come donna e come mamma e mi ha vomitato addosso tantissime accuse. Inutile dirti che mi ha fatto male. Un bacio Loretta.
 
 
lorifu
lorifu il 14/11/11 alle 19:28 via WEB
Cara Rosi, non mi stupisce, con mia figlia la guerra è sempre in corso alternata a brevi tregue quando diventa la ragazza più amabile del mondo. Comunque, mi difendo bene. :-))
 
amelia1959
amelia1959 il 13/11/11 alle 17:36 via WEB
Ciao Loretta, questa lettera mi fa sempre sorridere anche se in effetti con i figli non è mai finita. Neanche con gli adulti, in verità...
 
 
lorifu
lorifu il 14/11/11 alle 19:31 via WEB
Hai ragione Amelia e con gli adulti, a volte, diventa ancora più difficile perchè ci sono più elementi che entrano in gioco. Ciao Amelia, un bacio e buon lavoro.
 
Lolablu7
Lolablu7 il 13/11/11 alle 20:31 via WEB
Difficilissimo entrare in sintonia con gli adolescenti,soprattutto se sono i tuoi figli,ma risulta più facile se,pur nella piena autorevolezza,si riesce a diventare un po' loro complici senza porsi eternamente in posizione di giudizio.Questo mio parere è il frutto di una vita trascorsa insieme a loro con l'intento di farne degli adulti meno arrabbiati con il mondo.Certo,è un'impresa al limite del possibile. Ciao,spero che tu abbia trascorso una domenica sarena:-))
 
 
lorifu
lorifu il 14/11/11 alle 19:38 via WEB
Cara Grazia sono d'accordo con te. Tutto diventa più facile però quando non si tratta dei propri figli perchè mentre con i miei allievi sono sempre riuscita a entrare nella loro psicologia, a comprenderli, sostenerli, con i miei figli sono stata molto più rigida e pretenziosa, senz'altro una madre poco chioccia pur amandoli infinitamente. Un bacio, loretta
 
roseilmare
roseilmare il 13/11/11 alle 20:42 via WEB
Abbiamo fatto pace:-).
 
 
lorifu
lorifu il 15/11/11 alle 10:07 via WEB
:-)
 
kao0
kao0 il 15/11/11 alle 09:18 via WEB
Per i nostri genitori era lo stesso nei nostri confronti...pensa io ho 43 anni e ancora il mio babbo di 67 mi dice di andare a messa la domenica....
io ancora ho un figlio di 8 anni, quindi non penso alle tempeste ormonali, ma a compromessi ci scendiamo già entrambi....
buona giornata carissima!
roberta
 
 
lorifu
lorifu il 15/11/11 alle 10:08 via WEB
In effetti è una ruota che gira. Solo che dobbiamo diventare grandi per capirlo. :-)
 
acetosella5
acetosella5 il 15/11/11 alle 20:15 via WEB
Forse non ti consola, ma io ricordo come interminabili le mie giornate in casa, insopportabile il mio dovere tenere la camera in ordine o limitare il tempo delle telefonate ( mio padre mi aveva messo il lucchetto al disco combinatore e io avevo imparato a svitarlo:) Questo per dire che i giovani oggi sono semplicemente (grazie a noi adulti liberali) più liberi di esprimere le loro insofferenze..ma poi passano, esattamente come è successo a noi!!! Certo che il periodo può essere duro. Ciao, Acè.
 
 
lorifu
lorifu il 15/11/11 alle 20:28 via WEB
Hai ragione ma è che abbiamo la memoria corta perchè anche io ricordo il braccio di ferro con mio padre per guadagnarmi il mio briciolo di libertà. E quello che non veniva concesso me lo prendevo sfidando l'ira funesta. Ciao loretta
 
mumonboard
mumonboard il 16/11/11 alle 11:34 via WEB
Questo post mi ha fatto molto sorridere, mi sono immaginata la faccia di mio padre, se avesse mai trovato una lettera simile sul mio letto quando avevo 15 anni. I miei genitori sono stati abbastanza duri con me, tanto che non mi sarei nemmeno mai potuta azzardare a dire apertamente che "mi facevano schifo", seppure alcune volte l'avrei anche potuto pensare. Però li ringrazio per questo, non mi hanno lasciato il tempo di pensare ad altro se non allo studio e al miglioramento di me stessa, facendomi capire che spettava prima di tutto a me preoccuparmi del mio futuro. Io mi auguro di riuscire a trasmettere altrettanto amore verso sè stesse alle mie figlie, pur non aspettandomi affatto due figlie modello...per adesso mi accontento di quello che riusciamo a fare insieme, fino a quando me lo permetteranno :) Buona giornata
 
 
lorifu
lorifu il 16/11/11 alle 18:16 via WEB
Da quanto ho letto mi pare che tu riesca a trasmettere alle tue figlie proprio quei valori che un tempo furono trasmessi a te magari con altre modalità ma sempre con lo stesso spessore. E devo dirti che anche io che ho dovuto fare i conti con un padre particolarmente autoritario quando ripenso alle sue parole: Non si possono servire contemporaneamente maometto e mammone, mi accorgo che aveva ragione. Ciao, loretta
 
Vince198
Vince198 il 22/11/11 alle 10:24 via WEB
Mai riso così tanto e di gusto, Loretta! Questi quadretti li conosco abbastanza bene e, di primo acchito m'è proprio scappato di riderci su! A parte che non ho figlie - con mio grande dispiacere, credo che se uno dei miei ragazzi avesse fatto una cosa del genere, mia moglie sarebbe minimo.. svenuta!!!
Certo è un chiaro segno di discontinuità fra le generazioni che, una volta, si diceva durassero 20-25anni, oggi ridotte al massimo 7-8 di anni, forse! A questo punto si potrebbero aggiungere un'infinità di notiziole sul filo di una falsa allegria/preoccupazione, tal che a me viene in mente questo, da genitore: "Io speriamo che me la cavo".. É così difficile, quanta pazienza ci vuole, tolleranza, un cuore sufficientemente saldo e tanto rispetto per i nostri ragazzi che non sono assolutamente peggio o meglio di quelli che erano come me, da giovani, per certi versi..
Mandi ^__^
 
 
lorifu
lorifu il 22/11/11 alle 12:05 via WEB
Hai ragione, non sono né meglio né peggio di come eravamo noi con la differenza che forse a noi ci bloccava un certo distacco e timore nei confronti dei nostri genitori con i quali non avevamo quella confidenza che invece hanno i nostri figli. Certo, i tempi sono difficili, per certi versi sono più sfortunati di noi ma anche io credo che in fondo siano molto meglio di quanto pensiamo e dell’immagine che offrono al mondo. Grazie e ricambio il tuo mandi. Loretta
 
   
Vince198
Vince198 il 22/11/11 alle 13:19 via WEB
Se avessi dovuto "trasmettere" ai miei figli quanto ricevuto dai miei genitori quando son stato ragazzino mezzo .. secolo fa più o meno (.. un furnigot, un bon pestat - alias botte - molto spesso, dato che a quei tempi si usava prima suonarle e poi discutere, forse..) allora non avrei fatto altro che continuare a sbagliare con i mie figli. Meglio, molto meglio accettare anche qualche improperio (non esagerato s'intende) ma "lavorarli" sul piano del dialogo: si ottiene tantissimo. Bon appetit ^__^
 
     
lorifu
lorifu il 22/11/11 alle 14:43 via WEB
Condivido. E' quello che ho cercato di fare con i miei figli, forse esagerando in senso contrario. :-)
 
     
Vince198
Vince198 il 22/11/11 alle 15:02 via WEB
Accade anche così come tu accenni.. Una cosa che ho evitato assolutamente di fare con i miei ragazzi è la parte dell'amicone (lo dico in generale, per non essere frainteso): fa più danni che non il resto, Loretta, secondo me.
I ruoli di genitore e figlio vanno sempre evidenziati, ma senza cadere nell'oppressione psicologica che i ruoli possono suggerire. Questo mai.. A me capita talvolta di dover essere più "incisivo" con il mio figliolo più giovane (22anni e testardo più di 10 muli messi insieme), a volte un pò troppo "aggressivo".. Fortuna che ha molto intuito, comprende certi suoi eccessi, altrimenti sarei sul serio in difficoltà nel ricercare soluzioni accomodanti per entrambi! Un abbraccio ^__^
 
     
lorifu
lorifu il 22/11/11 alle 16:41 via WEB
Dai figli non ci affrancheremo mai. Il nostro compito è di accoglierli sperando che si facciano...meno male possibile. Ciao, lortta
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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