la memoria dispersa
un mondo di affetti perduto (ricordi, pensieri, riflessioni)
TEMPO
Il tempo che passa è tiranno ma è l'attimo che conta, l'attimo che ti prende, ti fa pensare, ti fa sentire, racchiude un mondo, ti fa passare oltre...
Ci sono amori che non muoiono mai, anzi traggono forza dalle rovine, così come ci sono vite che muoiono nel momento di esplodere in tutta la loro bellezza.
La vita e l'amore sono atti di coraggio.
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Post n°280 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da lorifu
Non esistono due viaggi uguali che affrontano il medesimo cammino
“Mamma, voglio vedere la lomocotiva”così mi diceva Carlo, tre anni, storpiando il nome di quella che di lì a poco si sarebbe materializzata davanti ai suoi occhi, tutto eccitato nella febbrile attesa della vista dei treni. Ci sedevamo su una panchina e lì passavamo il tempo a osservare quel viavai di gente, treni, suoni, odori che da sempre caratterizzano le stazioni ferroviarie piccole o grandi che siano. Rimaneva incantato a guardare il capostazione mentre paletta verde e fischio deciso dava il via alla partenza del treno. Lo stridio dello stantuffo, la lucentezza delle rotaie, il rumore sordo delle porte che si chiudevano, il vociferare della gente affacciata ai finestrini in attesa della partenza, tutto l’attirava e più di una volta, per farlo contento, siamo saliti in treno per una piccola corsa, andata e ritorno, giusto per fargli assaporare il gusto del viaggio. Per la verità piaceva anche a me e ancor oggi il treno mi fa pensare al viaggio come metafora della vita. Quanti treni presi, treni persi, treni in ritardo, treni visti sfumare in lontananza, treni mai passati… quel momento diventava una lettura della mia vita dove ora con nostalgia, ora con rimpianto vedevo passare il mio treno ed io ero sempre con la mano tesa nel tentativo di raggiungerlo. Un desiderio inafferrabile fatto probabilmente di sogni troppo ardui o non insistentemente rincorsi ma col tempo ho imparato a valutare altri aspetti del viaggio, non meno trascurabili e forse più significativi al fine di un’attenta valutazione del cammino percorso. Un viaggio costellato di incontri, separazioni, salite e discese dal treno per tappe più o meno lunghe che hanno dato succo e sostanza alla mia vita, un viaggio non ancora concluso. |
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BURANO 2020
Tu credi di incontrare l’amore,
in realtà è l’amore che incontra te
nei modi più strani,
inaspettati, involontari, casuali.
A volte lo confondiamo col bene
e lo surroghiamo.
Spesso siamo convinti sia amore,
fingiamo sia amore,
e leghiamo noi stessi
a una indistruttibile catena
frutto dei nostri desideri mancati
dei nostri sogni sopiti
delle nostre abitudini
delle nostre paure
delle nostre comodità
delle nostre viltà
dei nostri calcoli
della nostra apatia
dei nostri falsi moralismi.
Ma quando arriva, se arriva,
lo riconosci,
come “il sole all’improvviso”
sconvolgente, coinvolgente,
totalizzante, esclusivo,
fusione di corpo e anima
osmosi perfetta.
Se finisce,
un dolore muto, senza fine.
loretta
E' uno dei miei sogni irrealizzati. Un viaggio di qualche mese interamente in treno, due giorni qui, tre giorni là, ecc....ma credo che rimarrà nel cassetto, quel sogno, ci vanno troppi soldini!...sob!
Come sovente accade, il treno è stato uno dei regali che più trovano accoglimento nei desideri dei ragazzini degli anni '50, come lo sono stato io! E penso anche quelli dell'immediato dopoguerra, per quei papa che avevano qualche soldo in più per accontentare i propri ragazzi..
Al di là di questo particolare che suscita in me ricordi pieni di tanta nostaglia più che altro collegati ai miei carissimi vecchi che non ci sono più da oltre 25anni, posso dire che questo mezzo di trasporto - nelle sue infinite "forme", ha accompagnato con molta costanza la mia vita per almeno una decina d'anni, da scapolo e/o sposato per lavoro più che altro. Spostarsi da una città all'altra senza avere troppi problemi e lasciare la persona del cuore nel suo naturale "habitat", muovendomi solo io.. Sono legati al treno i miei più bei ricordi afferenti il mio primo amore quando, senza troppi quattrini in tasca, il treno è stato per circa 31 mesi il trait d'union fra me e lei.. Era così bello vedere lei che mi aspettava in stazione a Padova, così triste vederla mentre andavo via, la vedevo diventar piccola piccola.. con quella mano tesa a salutarmi. Allora uno strazio per me, oggi un ricordo pieno d'infinita dolcezza mista a malinconia..
Il lavoro mi ha anche portato lontano, fino a circa 700km di distanza da casa per diversi anni, però il treno è stato il mezzo che ha "sferragliato" nella mia vita per avvicinarmi, nei fine settimana, ai miei cari. Fin quando non ho trovato una migliore opportunità lavorativa per rimanere in contatto con i miei cari tutti i giorni.
Dopo il treno l'ho un pò lasciato nei suoi peregrinamenti quotidiani, non dimenticando mai quel feeling che mi ha unito più che altro metaforicamente a lui.
Infatti altro è il treno della vita mia che continua ad andare, un pò più piano, con maggior prudenza, ma ancora va.. Il bello è che il.. macchinista sono io e, in qualche occasione, sono stato accompagnato da chi ora non c'è più.. Ogni tanto ripasso in qualche stazione della mia vita, rivedo lei ma, dopo un pò, la foschia della notte fa sparire tutto.
Ma non dal mio cuore..
Ciao Loretta, un abbraccio ^___^