la memoria dispersa
un mondo di affetti perduto (ricordi, pensieri, riflessioni)
TEMPO
Il tempo che passa è tiranno ma è l'attimo che conta, l'attimo che ti prende, ti fa pensare, ti fa sentire, racchiude un mondo, ti fa passare oltre...
Ci sono amori che non muoiono mai, anzi traggono forza dalle rovine, così come ci sono vite che muoiono nel momento di esplodere in tutta la loro bellezza.
La vita e l'amore sono atti di coraggio.
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GRAZIA
Post n°281 pubblicato il 23 Febbraio 2012 da lorifu
Grazia, nome di fantasia, ormai non c’è più. Non la conoscevo di persona ma sapevo di lei e della sua vita. In macchina o a piedi, attraversando la città, facendo sempre quella strada era impossibile non vederla o non incrociarla. Aveva una casa, una bella casa ma lei era sempre là, sulla strada. La vita non era stata generosa con lei ma lei voleva bene a tutti e sorrideva. La sua solitudine e i comportamenti bizzarri l’avevano isolata e fatta oggetto di compassione ma il suo sguardo era fiero e non chiedeva niente. Da un giorno all’altro non la vidi più.
Non l’ho mai dimenticata e le voglio rendere omaggio dedicandole questa poesia che ho chiamato Grazia perché è la prima cosa che mi è venuta in mente pensando a lei.
Fernando Botero
Avanzo con passo incerto, traballante un po’ per l’enorme peso da sempre trascinato come l’anima spezzata. Passo accanto alle persone occhi vuoti, assenti persi in inutili sogni, fantasmi del passato. Papà, mamma, dove siete? io non sono, non sono più, c’è il mio ingombrante guscio, il cappellino fucsia, a coprire il crespo di indomabili capelli, il rossetto in tinta, sbavato un po' tanto più intenso quanto più infelice il mio nuovo giorno che si apre con una me stonata, lucida quel tanto per capire l’abisso in cui sono sprofondata, folle quel tanto per coprire le devastanti voci in tutta la loro inconsapevole ferocia. E intanto presento al mondo il mio enorme corpo il mio grande viso gli occhi, a nascondere lacrime E questo tic costante, ossessivo, impietoso a cancellare ogni residuo di dignità. E così vado, vado incontro al mondo che non mi incontra ma mi deride per quelle calze smagliate lungo gambe affaticate, quelle scarpe incrudite dalle troppe camminate, quelle vesti sgargianti casualmente abbinate. E io cammino mani incrociate sulla schiena a equilibrare il peso del mio corpo, la mia anima spenta, illeggibile, confusa percepita nei brevi sprazzi di lucidità è lì che libra, loretta |
BURANO 2020
Tu credi di incontrare l’amore,
in realtà è l’amore che incontra te
nei modi più strani,
inaspettati, involontari, casuali.
A volte lo confondiamo col bene
e lo surroghiamo.
Spesso siamo convinti sia amore,
fingiamo sia amore,
e leghiamo noi stessi
a una indistruttibile catena
frutto dei nostri desideri mancati
dei nostri sogni sopiti
delle nostre abitudini
delle nostre paure
delle nostre comodità
delle nostre viltà
dei nostri calcoli
della nostra apatia
dei nostri falsi moralismi.
Ma quando arriva, se arriva,
lo riconosci,
come “il sole all’improvviso”
sconvolgente, coinvolgente,
totalizzante, esclusivo,
fusione di corpo e anima
osmosi perfetta.
Se finisce,
un dolore muto, senza fine.
loretta
Inviato da: Vince198
il 07/10/2023 alle 17:26
Inviato da: Vince198
il 30/03/2023 alle 13:34
Inviato da: Vince198
il 21/03/2023 alle 01:01
Inviato da: Vince198
il 11/11/2022 alle 00:37
Inviato da: woodenship
il 02/11/2022 alle 02:52