Un blog creato da lorifu il 31/12/2009

la memoria dispersa

un mondo di affetti perduto (ricordi, pensieri, riflessioni)

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

FELICITà

 
 
 
 
 
 
 

SULL'ONDA DEI RICORDI

 
 
 
 
 
 
 

I MIEI BLOG

LA MEMORIA DISPERSA

 

VITA E DINTORNI

GRAPPOLI DI EMOZIONI

 

IN PUNTA DI PENNA


 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

lorifucassetta2ossimoraacer.250neveleggiadra0Led_61prefazione09barby123456elea_uVince198woodenshipperlarosadifiumemarabertowbevialex
 
 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 63
 
 
 
 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 
 
 
 
 

ULTIMI COMMENTI

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 
 
 

siti web

 
 
 
 
 
 
 




 
 
 
 
 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 
« 8 marzo: non solo mimosaUna boccata di ossigeno »

AUSTERITY: OGGI COME IERI

Post n°286 pubblicato il 10 Marzo 2012 da lorifu
 

 

 

In tempi di crisi e con la benzina alle stelle il pensiero non può non andare a un non lontano passato.

Erano gli anni ‘70,  precisamente quelli a cavallo tra il 1973 e il 1974.

Gli echi del boom economico alle spalle,  gli anni ’80  dello yuppismo sfrenato non ancora nell’aria, si abbattè come una scure sulle nostre proiezioni in avanti, nel timore  di veder svanire l’appena percepita sensazione di benessere, quell’indimenticabile crisi petrolifera seguita alla guerra del Kippur che, aumentando a vista d’occhio il prezzo del greggio, fece scattare il primo SOS energetico in Europa e da noi severe misure anticrisi con la chiusura al traffico di tutti i centri urbani.

Era iniziata la cosiddetta austerity  e cominciarono le nostre domeniche a piedi che si protrassero per diversi mesi  anche se, da iniziale frustrazione e attentato al nostro desiderio di libertà, quella diversa modalità di muoverci ci fece riassaporare  la lentezza di gesti e luoghi che stavamo dimenticando.

 Ricordo ancora quel lontano mattino in cui al risveglio mi parve di cogliere un non so che di irreale intorno a me. Dalla finestra che dava sulla strada non giungeva rumore, non un clacson, un rombo, una frenata. Tutto era immobile e paradossalmente quel silenzio imposto, da inquietudine iniziale lasciò spazio per nuove esplorazioni interiori costringendomi a fare i conti con una insolita  realtà.

Uscii per rendermi bene conto del cambiamento, la  mente già pronta a coglierlo in un gatto  che attraversava tranquillamente la strada, nei ragazzi che giocavano al pallone  in piazza e nelle tante biciclette, padrone assolute dell’asfalto mentre zigzagando tracciavano ghirigori impossibili soltanto il giorno prima. L’aria era più pulita e respirabile, o forse era solo una sensazione percepita  dall’assenza delle macchine, incolonnate  nei parcheggi, ai lati delle strade.

Fu la prima volta che col moroso di allora feci una “passeggiata” a piedi di una decina di chilometri  scoprendo o riscoprendo ciò che l’automobile, sempre più considerata  mezzo di evasione e oggetto di riconoscimento sociale aveva relegato in un cantone modificando le nostre abitudini e incanalandoci verso quella perversa schiavitù che, quando non necessaria, ieri come oggi ci rende prigionieri di bisogni fasulli.

Ed eccoci qua, con gli stessi problemi di allora, forse un po’ più disincantati, senz’altro più consapevoli che la crisi in atto non sarà momentanea e che il caro benzina continuerà a salire e che…forse, è anche il momento di tornare indietro per andare avanti.

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/Filodelricordo/trackback.php?msg=11138625

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
roseilmare
roseilmare il 10/03/12 alle 21:31 via WEB
Ricordo anch'io quel periodo. Ero una ragazzina. Andavamo in bici in una città che ci sembrava più bella. Ora l'Austerity sembra più Austerity, forse perché ne abbiamo un'altra percezione essendo diventati adulti. Chissà. Buona domenica Loretta! Bacio.
 
 
lorifu
lorifu il 11/03/12 alle 18:16 via WEB
Probabilmente l’età aiuta a vivere più spensieratamente anche momenti difficili perché ricordo che anche io vissi quel periodo senza pormi a fondo il problema ma ne gustai solo i lati positivi. Beati i vent’anni! Buon fine domenica Rosi :-))
 
Less.is.more
Less.is.more il 10/03/12 alle 21:31 via WEB
Oddio, io che non ci volevo pensare e tu mi fai un post! MIca si comportano così le amiche sai :)) Insomma tutto questo per è tutto così tragico e come hai detto tu, siamo ormai disincantati.
 
 
Less.is.more
Less.is.more il 11/03/12 alle 06:56 via WEB
Ho dimenticato ... tutto questo PER DIRE CHE... è tutto così tragico.. Professoressa mi rimanderà a settembre? è che scarseggiavo di carburante e allora non rendevo molto :))
 
   
Less.is.more
Less.is.more il 11/03/12 alle 06:59 via WEB
Quel periodo non l'ho vissuto, all'estero era tutto più lineare, senza grandi scossoni economici, né in bene, né in peggio, ma ho sentito degli amici raccontare che era bello perchè giocavano a pallone per strada nelle grandi città...
 
     
lorifu
lorifu il 11/03/12 alle 18:24 via WEB
Scusa, le risposte sono venute tutte sballate ma spero tu abbia capito a cosa mi riferisco. Un abbraccio e buo inizio settimana :-))
 
   
lorifu
lorifu il 11/03/12 alle 18:21 via WEB
Ahahaha, sei troppo forte, la tua ironia mi ha spiazzato. Una risata solleverà il mondo. Chi l'ha detto? :-))
 
 
lorifu
lorifu il 11/03/12 alle 18:20 via WEB
Carissima la prossima volta ci metteremo d'accordo, che ne dici? :-))
 
ormalibera
ormalibera il 10/03/12 alle 21:45 via WEB
Bellissimo post, sarà che io mi ci ritrovo, ricordo bene quell'inverno e il mio fidanzato che mi accompagnò a casa a piedi e non im auto. Stesse sensazioni, la penso esattamente come te. Ed ho più paura oggi di quel lontano 1973, per i miei figli non certo per me stessa.
 
 
lorifu
lorifu il 11/03/12 alle 18:27 via WEB
Io credo che oggi si abbia più paura di ieri perchè questo clima di incertezza non induce all'ottimismo ma noi dobbiamo essere positivi proprio per i nostri figli. Grazie, loretta
 
elliy.writer
elliy.writer il 10/03/12 alle 22:42 via WEB
E' che probabilmente oggi sappiamo che chiudere il centro storico per qualche domenica non basterà, come non basteranno le targhe alterne, a restituirci aria pulita. E altro chissà se si riuscirà a fare. Ciao Loretta :)
 
 
lorifu
lorifu il 11/03/12 alle 18:31 via WEB
Pensa un po' Elliy siamo stati capaci di rovinare con le nostre stesse mani ciò che con un po' di lungimiranza e una seria politica a salvaguardia dell'ambiente avremmo evitato. Un abbraccio, loretta
 
alirt
alirt il 10/03/12 alle 23:04 via WEB
Prima di commentare e dopo aver letto il tuo post, mi sono fermata ad ascoltare Wish you were here e a riflettere su quello che hai scritto. A quei tempi, io ero bambinetta, vivevamo tutti con la speranza in cuore, un passato pieno di macerie ci era stato trasmesso dai genitori con la consegna di migliorare il futuro. E credevamo di poter cambiare il mondo e in parte ci siamo riusciti. Adesso possiamo trasmettere queste speranze ai nostri figli? Verrebbe da rispondere no, ma dobbiamo, dobbiamo credere che sia possibile un futuro.Bisogna vedere come evolverà la crisi e come si comporterà il mondo di fronte ad essa. Keynes, wish you were here...
 
 
lorifu
lorifu il 12/03/12 alle 10:00 via WEB
Ho le tue stesse apprensioni e speranze. Dobbiamo assolutamente credere in un futuro perchè è la vita stessa che ce lo impone. E' il pensiero di chi deve assolutamente trasmettere un pensiero positivo verso coloro che hanno appena aperto le ali per spiccare il volo. :-)
 
Vince198
Vince198 il 10/03/12 alle 23:52 via WEB
Eccome se non ricordo quel periodo, Loretta! Una crisi profonda e molto preoccupante fu quella.. Bei ricordi mi hai fatto tornare alla mente.. Ecco, l'unica cosa che mi rese quelle giornate meno apatiche, fu che proprio in quel periodo conobbi quella che poi diventò la compagna della mia vita.
E così a giorni alterni (avevo targa pari), alla sera andavo da lei a "morosare", spesso ad aiutarla, dopo cena, nello studio del latino (la sua bestia nera alle magistrali frequentate a Udine), dopo cena..
Pochi soldi in tasca allora, però avevamo la vita intera davanti a noi, dato che io avevo 23 anni e lei 17.. Capperi come corre il tempo, no? Oggi siamo un pò più disincantati, è vero, ma le motivazioni sono leggermente diverse, soprattutto, cara mia, gli anni iniziano a pesare e certi stimoli si perdono per strada.. Non tutti però e per fortuna, Loretta! Mi auguro che le cose migliorino ma, dovessi riprendere la bici come ho fatto spesso in vita mia, tirar la cinghia etc. non sarei così preoccupato: è tutta salute dopotutto mangiar meno e muoversi usando il proprio fisico, no? ^__*
Un abbraccio.. ^___^
 
 
lorifu
lorifu il 12/03/12 alle 10:13 via WEB
Mi piace la tua tendenza a vedere il lato positivo in tutte le cose. Certo che la vita insegna! I ricordi poi aiutano ad essere grati alla vita per quanto ci ha dato, mettendoci nel calderone tutto, in quanto anche le sofferenze, da mettere in preventivo, sono senz’altro quelle che ti fanno capire , quando passano o si attenuano, cos’è la felicità o qualcosa di simile. Non c’è felicità che non passi attraverso il dolore , ne è la sua assenza, diceva Epicuro e io trovo che sia fondamentalmente vero. E quanto alla bicicletta, rispolverarla non farebbe poi male alla salute. :-))
 
ziryabb
ziryabb il 11/03/12 alle 13:08 via WEB
Abituati a ritmi da formula 1,non credo che si possa tornare indietro per ripartire. Si continua a pompare petrolio fino all'ultima goccia. E' nell'interesse degli speculatori. Loro non devono morire. Respirano petrolio. Si impegnano a non ripetere gli errori del passato. Tuttavia situazione da te bene descritta non è drammatica nei paesi poveri. Per raggiungere la scuola la più vicina un bambino Africano o Indiano percorre in media una decina di Km come minimo. La vita è quello che è.Lenta e godibile ma non per scelta.
In Europa se la cavano solo i Greci con la loro filosofia:sigà sigà (piano piano)non c'è fretta.
Buona domenica...pedalando:-)
 
 
lorifu
lorifu il 12/03/12 alle 10:21 via WEB
Non so dirti cosa sia meglio. Senz’altro per il nostro benessere mentale allentare i ritmi sarebbe il massimo ma purtroppo siamo presi in un ingranaggio che pur portandoci verso la dissoluzione è l’unica chance che ci resta per non soccombere in questo mondo dove chi detiene i cordoni della borsa, impone le sue regole. Buon inizio settimana, senz'altro non ...pedalando. :-)
 
Lolablu7
Lolablu7 il 11/03/12 alle 17:29 via WEB
I momenti difficili ci consentono di ritrovare sensazioni dimenticate. La vita si riappropria delle sue capacità messe da parte e tutto assume nuova luce. Certo, il prezzo che si paga è molto alto, ma tornerà la luce e la luce sarà più limpida e trasparente. Un abbraccio:-))
 
 
lorifu
lorifu il 12/03/12 alle 10:23 via WEB
Grazie lolablu per questo messaggio di luce. Ne abbiamo veramente bisogno tutti. :-)
 
socrate52
socrate52 il 11/03/12 alle 22:28 via WEB
Quanti ricordi che hai rimesso in moto , Loretta! Forse la verità è che a 20 anni hai la forza della vita dentro,mentre ormai ci sentiamo impotenti. C'è da dire poi che le due crisi sono diverse ,nella prima l'Occidente era libero e poteva mettere in atto tutte le misure per contrastarla ( non a caso dopo venne un periodo di forte espansione economica) ; oggi l'Occidente è schiavo del capitale "petrodollaruto" di varia proprietà e non può fare altro che "svendersi" , non a caso le industrie ed i "pezzi pregiati" del patrimonio delle nazioni stanno passando di mano e non a caso oggi si "chiede" e si opera ,come...insostenibile privilegio ... il disfacimento di quel sistema di diritti che sono stati l'orgoglio della civiltà occidentale: diritti del lavoro,della salute , della libertà!
Ciao :))
 
 
lorifu
lorifu il 12/03/12 alle 10:30 via WEB
Stai dicendo le stesse cose che ha detto ziryabb in un suo post, praticamente che oggi si va a fare impresa in quei Paesi “stabili” in cui stabilità sta per mancanza totale di regole riguardanti i diritti del lavoro, salute, sicurezza. Ed è quello che sta avvenendo anche da noi con l’azzeramento in un colpo solo di decenni di conquiste sindacali. Buon inizio settimana Filippo. :-)
 
eugenia1820
eugenia1820 il 12/03/12 alle 15:21 via WEB
Indubbiamente il nostro è diventato un Paese consapevole dei gravi problemi e in tutti è subentrata la certezza di essere arrivati ad un punto critico, ma io credo che ci sia anche il desiderio di reagire e la coscienza di poter affrontare e superare gli ostacoli, con le capacità individuali, la forza d'animo e il network degli affetti. Guai a lasciarsi paralizzare da un senso di impotenza, credo che noi tutti siamo disponibili alle rinunce ( come dimostrammo nel '73. Per esempio) : se le risorse finanziarie non permettono più di dare ai figli tutto quello che si concedeva prima, non è detto che sia un problema, anzi, potrebbe essere l'occasione per un cambiamento vero che ci migliorerà. Vivere meglio con meno può diventare un gioco, da fare insieme, per esempio riparando un giocattolo rotto, dipingendo le pareti di una cameretta o sporcandosi le mani con acqua e farina. A presto Loretta, un abbraccio, :-)
 
 
lorifu
lorifu il 14/03/12 alle 17:16 via WEB
Forse dovremmo proprio imparare a reinventarci e trovare soluzioni alternative che non siano vissute però come ripiego a qualcosa che ci è venuto a mancare ma come nuove risorse da scoprire in tutte le loro possibilità di impiego. Potrebbero regalarci delle piacevoli sorprese. Un abbraccio, loretta
 
vibrazioneforte
vibrazioneforte il 12/03/12 alle 17:40 via WEB
Adoro anche io questo pezzo dei Pink Floyd, uno dei miei preferiti, c'è una chitarra direi ... catartica. Non posso ricordare quel periodo perchè a quell'epoca avrò avuto 4-5 anni, mi è stato raccontato dai miei genitori. Forse allora non fu drammatico ma oggi siamo troppo abituati alle comodità per rinunciare a prendere la macchina, sarebbe un disastro totale, almeno per alcuni. E invece dovremmo già cominciare a pensarci autonomamente a diminuire certe spese inutili, ne gioverebbe anche il fisico. Buon pomeriggio ed un bacione Rita
 
 
lorifu
lorifu il 14/03/12 alle 18:19 via WEB
Cara Rita, forse non saremmo mai addivenuti a queste conclusioni se non fosse stato per la contingenza del momento che ci costringe a rivedere tutto e a mutare, almeno in parte, i nostri comportamenti consumistici. Ti dirò che io, forse, ne avevo anche bisogno perchè sono una che con la macchina se deve fare cento metri a piedi si lamenta, che non riesce a uscire da un negozio senza aver comprato almeno qualcosa e che a casa le bollette della luce, gas gridano vendetta...
 
acetosella5
acetosella5 il 12/03/12 alle 20:42 via WEB
E' incredibile come leggendoti, ho avuto il ricordo nettssimo e uguale al tuo del silenzio di quella prima mattina di austerity. Ero giovane e mi sembrava tutto uno scherzo. Invece forse avremmo dovuto prestare più orecchio a quelle prime avvisaglie...
 
 
lorifu
lorifu il 14/03/12 alle 18:25 via WEB
Era un andare contro natura perchè quella era l'età dell'incoscienza, dei sogni, dei desideri da assecondare. :-)
 
kuliscioff
kuliscioff il 13/03/12 alle 21:54 via WEB
Si , mi sa di si!!!!... stasera ho letto una notizia riguarda la Merkel la quale ha detto che tutto quello che stiamo facendo e' ancora poco, la crisi e' appena iniziata..... siamo messi veramente male,
 
 
lorifu
lorifu il 14/03/12 alle 18:36 via WEB
Non dobbiamo disperare perchè si dice anche che dal prossimo anno le cose dovrebbero migliorare. E noi dobbiamo crederci :-))
 
frankspada
frankspada il 14/03/12 alle 09:18 via WEB
E' tutto relativo e in questo caso dipende dall'età di chi spinge per arrivare in fondo e da chi, invece, vorrebbe essere al suo posto. Ciao Loretta.
 
 
lorifu
lorifu il 19/03/12 alle 22:07 via WEB
Tu, dove vorresti essere? :-)
 
angiolhgt
angiolhgt il 16/03/12 alle 00:05 via WEB
mi ricordo con un senso di piacere e paradossalmente di libertà di quel "limite" effimero; la domenica per le strade oltre alle bici anche calessi..sembrava una festa di gente, un recuperare socialità perdute, forse semplicità e frugalità fanno rima con felicità. Capisco come si apprezzino le comodità quando ne siamo privati ma anche come le comodità siano stampelle, protesi limitanti a cui ci assuefiamo.
 
 
lorifu
lorifu il 19/03/12 alle 22:10 via WEB
E infatti, a volte ce ne disfiamo, proprio per provare che cosa si prova...
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

BURANO 2020

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 
 
 

 


Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963