Un blog creato da lorifu il 31/12/2009

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« UN GIORNO COSI'VIVERE »

PROVARE PER CREDERE

Post n°239 pubblicato il 21 Novembre 2011 da lorifu
 

 

Il dubbio o la fiducia che hai nel prossimo sono strettamente connessi con i dubbi e la fiducia che hai in te stesso
Kahlil Gibran

 

Molto dipende dal tuo vissuto ma non sbattere mai la porta a chi ti parla con parole sincere, il più delle volte sono autentiche e possono incidere e scalfire la corazza che ti sei creato.

 

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Commenti al Post:
Pattybis
Pattybis il 21/11/11 alle 11:28 via WEB
Sono due pensieri molto veri, anche se confesso che il primo mi rispecchia molto. Buona giornata.
 
 
lorifu
lorifu il 21/11/11 alle 19:00 via WEB
Il secondo pensiero è mio e riflette la mia esperienza. Mi è capitato di irrigidirmi nei confronti di persone percepite in modo sbagliato, come pure di ricredermi su altre alle quali mi ero abbandonata fiduciosamente. Ciao, a presto, loretta
 
Aquamarinablu
Aquamarinablu il 21/11/11 alle 12:19 via WEB
Concordo con te anche, molto spesso ci sono circostanze che ti fanno cambiare idea, incontrando Ingratitudine, Malfidenza,Tradimento... Buona giornata...Alessandra
 
 
lorifu
lorifu il 21/11/11 alle 19:05 via WEB
Hai ragione. Purtroppo è la vita che ci mette continuamente alla prova. Talvolta ne usciamo con le ossa rotte, altre scopriamo o riscopriamo il piacere di un incontro, di un'amicizia vera, autentica riconciliandoci con la vita. :-)
 
sperosempre11
sperosempre11 il 21/11/11 alle 13:09 via WEB
Un vissuto di false amicizie, si deve paragonare a un furto di un pezzo di cuore. Fa male. E tuttavia, l'uomo non può vivere senza amici. Tieni presente che l'anima della vera amicizia è "VOLERE IL BENE DELL'AMICO" !. Il cattivo amico; o falso amico, nonostante le parole melate, se ben lo scruti, cerca il suo tornaconto. Cerca SE', non TE. O se vuoi, cerca te per "sè". E' questa l'inversione della dinamica della vera amicizia. Un tale amico, dopo avere ottenuto quanto cercato, e sa che in detrminate circostanze avresti bisogno tu, se la svignerà. L'ho prvato diverse volte nel percorso della mia vita. Mi lecco ancora le ferite. Non c'è nulla di più distruggente del tradimento di un amico. Anche per Cristo deve essere stata la più delicata ferita: "AMICO. CON UN BACIO TRADISCI..". Eppure non c'è nulla di sopportabile o godibile sena amici(segue)
 
 
sperosempre11
sperosempre11 il 21/11/11 alle 13:15 via WEB
Persino il matrimonio se lo sposo non diventa il primo amico della sposa e viceversa; così come i figli stessi debbono diventare amici dei padri e delle madri. L'amicizia è una grazia, un dono, ma può essere pure una croce, un dramma. Mai che uno sappia se fidarsi o meno; e tu sappia distinguere quando sono amici veri. L'amicizia veraappartiene all'ordine dello spirito e non della carne. Un caro saluto Peppe
 
   
lorifu
lorifu il 21/11/11 alle 20:59 via WEB
Sono un po’ anomala perché nonostante le delusioni continuo a credere all’amicizia e agli effetti positivi che comporta. Non si possono avere troppi amici, questo è un fatto, l’errore forse parte proprio da qui. Credere amico chi non lo è o lo è stato per un momento, un piccolo tratto di vita, una comunanza dovuta a lavoro, interessi, figli. La mia vita è costellata di questo tipo di rapporti che inizialmente confondevo dando un’accezione profonda a quelli che erano semplicemente contatti marginali e temporanei. Le vere amiche, tre, quattro sono quelle che ho costruito nel tempo, con le quali ho gioito, litigato, dalle quali mi sono allontanata, mi hanno allontanato per ritrovarci sempre, più vicine che mai. La vera amicizia è quella che nasce sulla fiducia, sulla condivisione, sull’affetto che non può essere possesso, l’amico deve avere la sua vita, i suoi spazi. Non si può fagocitare un amico e non si può pretendere sia sempre presente. Il vero amico è quello che gioisce dei tuoi successi, condivide il tuo dolore ma soprattutto è presente prima, non dopo. Grazie per le tue belle riflessioni, loretta
 
     
sperosempre11
sperosempre11 il 22/11/11 alle 20:46 via WEB
Completo il mio pensiero per non ingenerare confusione. Presumo che nel mio precedente manchi un tassello, cui speravo venisse intravisto. Ho sempre sostenuto che l'amicizia è custodia di pietà, maestra di uguagllianza: Chi è superiore deve mostrarsi uguale all'inferiore, e viveversa. Tra chi si comporta in modo troppo diverso, non vi può essere vera amicizia; quindi è necessario che i due cerchino di assomigiarsi. All'inferiore non manchi la stima e il riguardo, quando è necessario, nè al superiore l'umiltà. Il primo lo ascolti, come fosse uguale a lui; e l'altro lo ammonisca, lo rimproveri, non per essergli superiore, ma per intimo affetto. Purchè l'ammonimeto no sia aspro, e il rimprovero oltraggioso. E dico ancora, che la vera amicizia deve fuggire l'adulazione, così come deve fuggire l'insolenza. Quindi fondersi nell'amore vicendevole. Un abbraccio Peppe
 
     
lorifu
lorifu il 22/11/11 alle 21:29 via WEB
Ho capito pienamente il tuo pensiero e lo condivido in toto. Il vero amico è quello ti fa sentire sempre a tuo agio, quello col quale stai bene anche in silenzio, quello che ti rimprovera senza umiliarti e che ti offre il suo aiuto prima che tu lo chieda. Ciao Peppe, a presto
 
Lolablu7
Lolablu7 il 21/11/11 alle 16:12 via WEB
Ciao Loretta,solo un abbraccio perchè questa volta non leggo troppa parte del testo per poter azzardare un commento.A presto,Grazia.:-))
 
 
lorifu
lorifu il 21/11/11 alle 21:01 via WEB
Ti ringrazio comunque Grazia, non sono ancora riuscita a capire se il problema ce l'ho io o tu. :-)
 
eugenia1820
eugenia1820 il 21/11/11 alle 17:43 via WEB
Questo post è molto, molto intrigante! Dubbio e fiducia fanno parte dei nostri modi di essere e riflettono la nostra personalità, ma dipendono anche da particolari momenti e verso quali esperienze sono diretti. Spesso mi chiedo se ci sia un modo per difendersi dalla scelta di una fiducia sbagliata. Lo sbaglio può essere una forma di onestà (nostra) che ci aiuta a guardare le persone per quello che sono evitando i falsi miti. Per cui ecco che subentra il dubbio, essere pronti a mettersi in discussione continuamente senza avere le certezze in tasca, rinunciando, nel contempo alla severità di quei giudizi definitivi che non servono mai ad andare avanti, ma, al massimo, ti lasciano ferma dove sei. Si arriva all'autenticità solo dopo aver attraversato il dubbio e la fiducia, cioè attraverso verità successive e talvolta contradditorie. Comunque, personalmente, tendo a dare fiducia, è una forza alla quale non riesco a sottrarmi. Credo che bisogna "osare", pur avendo dei dubbi e facendosi mille domande. Mi sa che non sono stata molto chiara, ma forse tu riuscirai a capire il mio pensiero. Un abbraccio......e riposati un po'! :-)
 
 
lorifu
lorifu il 22/11/11 alle 17:27 via WEB
Sai Eugenia che io quando devo relazionarmi mi butto a capofitto senza troppi ragionamenti e elucubrazioni mentali ma lo faccio d’istinto, fidandomi quasi sempre a prescindere? Parto dal presupposto che tutti siano come me prendendo cantonate tremende ma non demordo perché credo nell’uomo e guardo alla vita ancora con molto disincanto, trovando sempre delle ragioni per giustificare comportamenti non sempre lineari e corretti. Ho il vizio di fidarmi!:-)
 
socrate52
socrate52 il 21/11/11 alle 18:46 via WEB
...saranno sicuramente connessi,ma non "proporzionali",non è che un malfidato debba per forza essere uno che non da fiducia a nessuno ed un "Mac Alloc" debba per forza darla a tutti!
Anche io sono convinto che molto dipenda dal nostro vissuto,ma in quanto al "non sbattere mai la porta" credo che giochi un ruolo fondamentale il "modo di porsi" di chi ti parla con parole sincere!
Belle le considerazioni di sperosempre11 sull'amicizia! E' proprio vero che l'amico autentico è quello che vuole il tuo bene,anche a costo di darti delle "mazzate sui denti" con tutto cio che ne consegue!
Ciao Loretta :))
 
 
lorifu
lorifu il 21/11/11 alle 21:09 via WEB
Infatti uno dei presupposti sui quali si fonda il mio senso dell’amicizia è proprio la sincerità sincerità nell’agire, sincerità nel condividere, sincerità nel dissentire. Diffido da chi mi dà sempre ragione, trovo che sia la più evidente manifestazione di piaggeria e adulazione. L’amico come lo intendo io è quello che di fronte a un mio errore non fa finta di niente o tace ma me lo dice, apertamente, con amore, e non per il gusto di mettermi in difficoltà. Ciao caro amico. :-)
 
roseilmare
roseilmare il 21/11/11 alle 22:06 via WEB
La prima frase non la condivido affatto. La seconda invece la faccio mia. Un bacio Loretta.
 
 
lorifu
lorifu il 22/11/11 alle 17:06 via WEB
Penso che sia bello avere opinioni e soprattutto non irrigidirsi su prese di posizione. Ciao Rosi, a presto. Loretta
 
acetosella5
acetosella5 il 22/11/11 alle 08:58 via WEB
E' strano come anche se spesso la realtà ci conferma che l'aprirsi agli altri faccia bene a noi stessi e a loro, si resti chiusi nelle proprie paure. Le corazze sono durissime da scalfire, soprattutto quelle che ci creiamo da soli! Un saluto, Acè.
 
 
lorifu
lorifu il 22/11/11 alle 17:11 via WEB
E hai ragione perché le corazze il più delle volte sono dovute all’orgoglio che ti impedisce di fare passi pur ritenuti ragionevoli. Ciao loretta
 
kao0
kao0 il 22/11/11 alle 11:58 via WEB
Ttto vero Lori, ma quando ti sei scottata con l'acqua calda, dopo ti fa paura anche quella fredda...
buona giornata carissima!
roberta
 
 
lorifu
lorifu il 22/11/11 alle 17:20 via WEB
La vita però ci insegna ad andare avanti e un incidente di percorso non può indurci alla rinuncia. E' come se dopo un incidente d'auto decidessimo di non guidare più. Credi? Tanti saluti anche a te, loretta
 
trixty
trixty il 22/11/11 alle 20:50 via WEB
Carini i nostri due amici nell'immagine, il piccolo soprattutto. :-) Credo che si ci si pone con sincerità ed autenticità sia difficile che la ci venga sbattuta la porta. Semmai dovesse capitare è certo che verrà riaperta, perchè l'autenticità non ha bisogno di corazza ed è sempre foriera di comunicazione fra le persone. Ciao :-)
 
 
lorifu
lorifu il 22/11/11 alle 21:36 via WEB
A me è successo diverse volte che persone che di primo acchitto mi sono risultate antipatiche siano poi diventate splendide amiche tanto da farmi riflettere sulla difficoltà di capire le persone da un primo approccio. Ciao Loretta :-)
 
kuliscioff
kuliscioff il 23/11/11 alle 22:21 via WEB
Ciao , si è vero quanto meno ti stimi tanto meno gli altri non ti accettano, mi sono letta solo la frase di Gibran ... che a me piace tanto; il tuo post lo leggerò domani... un abbraccio
 
 
lorifu
lorifu il 23/11/11 alle 22:42 via WEB
Grazie k.:-)
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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