Un blog creato da lorifu il 31/12/2009

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Vite immaginative o immaginifiche

Post n°647 pubblicato il 16 Agosto 2019 da lorifu
 

L'immaginazione è ciò che fa splendere la vita.
Per me un desiderio insopprimibile represso per tanto tempo, inghiottito in quella vorticosa corsa dove la realtà era talmente incombente da annullare tutto il resto.
Ricordo l'immaginazione della prima infanzia, quando la felicità era il risultato di una fervida fantasia e di uno stato di innocenza dove il bello era preponderante e bastava scivolare su un cartone lungo una china, capelli al vento, per provare l'ebbrezza di una gioia pura.
Orchi, streghe, draghi erano relegati al mondo delle favole e prevaleva sempre il bene sul male con i buoni che alla fine la spuntavano sempre.
I sogni, in gioventù, andavano di pari passo con i desideri ampliati a dismisura dalla voglia prepotente di vivere una vita speciale quando speciale significava uscire dall'appiattimento di giorni tutti uguali che non potevano corrispondere a quel fremito di vita che si accendeva a ogni risveglio.
E l'immaginazione riempiva i vuoti, andava a colmare l'infinità di gesti, azioni, riflessi condizionati, parole che niente avevano di autentico se non l'idea che fossero quelli giusti perché nel mondo reale da sempre anche le emozioni sono veicolate da stereotipi introiettati, regole costruite, modelli precostituiti.
Il lavoro, la famiglia, rapporti, relazioni sociali, tutto ruota intorno ad un reale al quale ci adattiamo senza interrogarci se sia veramente quello che vogliamo, operando scelte e azioni delle quali spesso non ne comprendiamo il motivo.
Ci vergogniamo quasi a ipotizzare vie alternative, costretti a non uscire dalla razionalità del presente, prigionieri di noi stessi e dei tanti paletti che abbiamo frapposto tra una vita agita ritenuta immodificabile e una vita dove l'immaginazione, aprendosi alle infinite possibilità di cambiamenti, porta con sé anche tutta la fragilità di sogni, desideri che proiettati in un futuro futuribile sbattono le ali come falene contro i lampioni.
Ma l'immaginazione fa la differenza tra una vita trascinata tra obblighi, doveri e piaceri codificati e una vita dove il rispetto dei propri desideri, pur col rischio di cozzare contro schemi e ostacoli di varia natura ti permette di apprezzarla in tutta la sua intensità dandole dignità e spessore.
E tra una vita non vissuta, tutta giocata sul piano della razionalità e del miglior risultato prevedibile e una vita in cui insoddisfazioni e tensioni lasciano intravedere la bellezza di un'interiorità divorata dal bisogno di scoprire mi riconosco in quest'ultima e non ho ancora finito di rincorrere sogni sulle ali della fantasia.

Duy Huynh - Rebirth of the Great Blue

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Commenti al Post:
acquasalata111
acquasalata111 il 18/08/19 alle 19:27 via WEB
Che belle riflessioni di una vita vissuta da molti come te. Siamo bambini e viviamo di immaginazione. Ricordo ancora io bambina che trasformavo un tappeto in una nave per viaggiare su mari inventati che trasformavo una scatola di cartone in un treno tutto cio' che era reale si trasformava con la fantasia e l'immaginazione. Poi la scuola la maturita' ed ecco che la ragione prese il sopravvento proprio come hai descritto bene tu. Ma per fortuna non abbiamo abbiamo abbandonato la nostra capacita' di immaginare che fa davvero la differenza quando si impara (tardi come e' capitato a me) di mettere da parte la ragione o almeno di relegarle un posto di minor importanza e dare la precedenza all'immaginazione e allora la vita si veste di colori e profumi. Grazie per aver portato in luce aspetti della vita quotidiana e per averci ricordato di "immaginare" qualche volta per dare senso completo alla vita. Un sorriso.
 
 
lorifu
lorifu il 30/08/19 alle 16:03 via WEB
Per riuscire a immaginare bisogna avere la capacità di astrarsi e riuscire a svestirsi dei panni costretti. Non sempre ci riusciamo ma quando impariamo a dire no a obblighi e imposizoini ecco che esce la nostra vera natura e ci avviciniamo a quello che eravamo, quando volare sulle ali dell'immaginazione era un fatto naturale. Bacio :-)
 
RavvedutiIn2
RavvedutiIn2 il 20/08/19 alle 16:01 via WEB
Personalmente sono strafelice che io stesso non sia riuscito a sconfiggere i miei sogni con la droga , storia di molti anni fa : i sogni sono rimasti . La considero una grande vittoria . Dunque ti capisco e ti quoto in pieno . Poi , scrivi anche bene . Ciao . Roberto
 
 
lorifu
lorifu il 30/08/19 alle 16:05 via WEB
Apprezzo la tua sincerità e soprattutto il fatto che i tuoi sogni siano rimasti integri. È questa la vera vittoria. Un saluto.
 
woodenship
woodenship il 21/08/19 alle 03:19 via WEB
...E che mai possa cessare questo flusso fantastico che ti fa viaggiare sulle ali della fantasia,sì da non morire mai.Perchè la fantasia ci impedisce di morire:ci fa di carta,trasformandoci in personaggi di storie oltre ogni dire........Un bacio scintillante di stelle.....W.....
 
 
lorifu
lorifu il 30/08/19 alle 16:08 via WEB
Ne sai qualcosa. Impariamo a vivere quando impariamo a morire mantenendo integra la nostra forza interiore. Bacio a te Wooden.
 
Vince198
Vince198 il 26/08/19 alle 00:52 via WEB
Pensieri del tutto condivisibili, soprattutto la chiosa del tuo post (di anime molto sensibili come la tua), mi hanno fatto tornare in mente oltre che certo mio tempo pregresso, bei versi di Martha Medeiros (giornalista brasiliana del quotitidiano "Zero Hora" di Porto Alegre) autrice di un componimento - Lentamente muore - erroneamente attribuito a Pablo Neruda. Il desiderio di vedere realizzati quelli che chiamiamo sogni/desideri, abbandonare quando possibile una realtà stereotipata e una quotiodianità che non non soddisfa, non ci abbandonerà mai. Naturalmente riuscire in certe imprese non è facile, però le anime inquiete sono così, fino all'ultimo respiro.. ^_____^
 
 
lorifu
lorifu il 30/08/19 alle 16:12 via WEB
Ci conosciamo da troppo tempo per non sapere come siamo fatti e quali siano le nostre aspirazioni e desideri. L'importante è non perdere mai il contatto con la realtà, senza farci soffocare dalla sua...pesantezza. Un abbraccio Vince.
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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