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« le parole che non trovoGli istanti parlano »

Kabul oggi

Post n°693 pubblicato il 17 Agosto 2021 da lorifu
 

 

Chi può credere alla favola del lupo che diventa agnello?
Chi può credere che i talebani, saliti al potere inaspettatamente, abbiano cambiato pelle e si preparino a governare il paese in maniera democratica?
Chi può credere che saranno rispettati i diritti delle donne, dei bambini se sin da subito si accavallano notizie e smentite riguardo al trattamento loro riservato?
Come ha potuto accadere un simile evento? A cosa è servito rimanere in Afghanistan per vent'anni, per dopo andarsene senza essersi accertati e messo in sicurezza i civili, ben sapendo in che mani sarebbero finiti?
Sulla base di quale ragionamento si può mollare un Paese così complicato come l'Afghanistan dopo vent'anni di soldi spesi, armamenti, addestramenti che per come sono andate le cose non sono serviti a niente?
Quale colpo di testa può avere portato a una così dissennata decisione che vede ora Biden, l'artefice di questa scellerata operazione, alle prese con un'America ostile, che lo accusa di aver combinato un grosso disastro, per le troppe somiglianze con la guerra in Vietnam, che ancor oggi popola gli incubi degli americani.
Nel discorso del presidente americano si legge tutta l'arroganza di chi non vuole ammettere errori: non si scusa, non si giustifica, anzi, addossa tutte le responsabilità all'amministrazione Trump che a Doha aveva iniziato a prendere accordi con i talebani.
L'America dice, dopo l'11 settembre, aveva il compito di sconfiggere il terrorismo, non di occuparsi del processo democratico dell'Afghanistan, e con questo si lava pilatescamente le mani.
Se in Afghanistan ci fossero stati interessi da difendere, probabilmente l'uscita defilata non sarebbe avvenuta.
Ci sarebbero state altre argomentazioni, a partire dalla ipocrisia della salvaguardia dei diritti umanitari.
Al mondo restano le immagini dei civili in fuga, di tutti quegli uomini alla disperata ricerca di salvezza, aggrappati agli aerei in decollo, donne chiuse in casa, nascoste nell'annullamento dei burka, mentre pietosamente qualcuno cancella dalle vetrine dei negozi i volti femminili per evitare ritorsioni da parte delle milizie talebane.
Questa è Kabul oggi.

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Commenti al Post:
Vince198
Vince198 il 02/09/21 alle 11:03 via WEB
«L'America dice, dopo l'11 settembre, aveva il compito di sconfiggere il terrorismo, non di occuparsi del processo democratico dell'Afghanistan, e con questo si lava pilatescamente le mani.»
Con questa semplice frase, cara Loretta, hai centrato perfettamente la problematica che ha visto coinvolti gli Usa e, anche se in minor parte, stati occidentali in una iniziativa "impropria". Del resto, ricordando quello che ha interessato il popolo afghano a partire dalla cocente sconfitta degli inglesi al passo del Khiber, alla ritirata poco edificante dei russi di alcuni decennni fa e, ora, a quella della Nato per i motivi che hai ben espresso, tocca assistere ad un ritorno di questi fondamentalisti islamici che predicano alla lettera sia il Corano che le Sunna maomettane (del resto lo stesso profeta ricordò e "ordinò" in una sura, la 27ª) hanno già iniziato, mostrando al mondo intero la faccia "fasulla" di un islam compassionevole, misericordioso, a riportare le lancette del tempo indietro non di 20anni ma agli albori dello stesso islam. Di quel Corano che dal 900 p.C.n. (che ha rimaneggiato quello iniziale di tre secoli prima) è rimasto pensiero immobile nel tempo.
E pensare che c'è qui da noi un "parroco" di Volturara Appula che vorrebbe trattare con sta gentaglia! Quando quei "bravi ragazzi" applicano la shari'a alla lettera, nessuna istruzione al di fuori del Corano e delle Sunna, chiude le donne in casa impedendogli di lavorare e di andare in giro da sole (solo accompagnate da uomini/ragazzi e con il burqa indossato), agli uomini impone la barba e altre idiozie, mi domando: cosa va a fare quell'ometto da questi "galantuomini? A trattare su cosa? Gli afghani in grandissima maggioranza sono un popolo che ha sempre vissuto di pastorizia e di agricoltura, non sono adatti a formare un esercito regolare - forse dopo 100 anni di "dagli e dagli" potrebbero anche riuscirci - perchè non hanno capacità soprattutto mentali di comportarsi in un certo modo quando si trovano di fronte un nemico, stessi loro connazionali, ben armato, motivato ed istruito all'uso delle armi. In questo il Pakistan ha le sue chiare responsabilità!!! E in questo consiste il fallimento totale degli Usa, certificato dal loro attuale presidente che mi ricorda tanto un certo Jimmy Carter che nella ben nota crisi degli ostaggi americani in Iran del 1979-81 (53 fatti prigionieri da 500 studenti "coranici"), ordinò una missione militare che fallì totalmente. Ottimo e abile diplomatico, scarsissimo nel trovare soluzioni reali dopo fallimenti diplomatici.
Adesso la frittata l'hanno fatta in Usa, le difese del piagnone del partito democratico non hanno convinto la maggioranza degli americani, ergo mi auguro che al giro di boa i cittadini usa glielo "ricordino".
Non mi piace neanche quello che lo ha preceduto (che però aveva proposto di dividere l'Afghanistan come al tempo venne fatto per la Corea) e l'afro americano premio nobel per la pace, "lanciatore" di 26 mila bombe portatrici di "democrazia e pace".
Non si può negare che gli Usa, in quanto unica potenza al mondo che dovrebbe esercitare con equilibrio la parte del "gendarme della democrazia", non lo fa come dovrebbe.
C'è sempre all'interno di quella potenza democratica una frangia consistente di miultinazionali (fra cui primeggia la N.R.A.) che dettano le loro regole fra armamenti e altro, molto altro a fronte di presidenti Usa cedevoli per non dire inermi.
Quello che mi auguro è che gli Usa non collassino dopo le infauste uscite di questo seguace di Carter (che ha perfino fatto storcere il naso ad esponenti del partito cui lo stesso appartiene). Non si può passare sic et simpliciter da una sponda all'altra in pochi giorni, per di più lasciando ai talebani tutto l'armamento dato ad un esercito regolare afghano che si è sciolto come neve al sole di fronte a quell'accomandita di bravi figli il cui unico collante è quello di essere tutti insieme decisi a "tutto"!
Tocca adesso attendere per vedere cosa mai accadrà, tenuto conto che Cina e Russia si stanno dando da fare per acquisire in Afghanistan quello che loro interessa da un punto di vista economico. Non certo una vera pacificazione in quella terra martoriata da secoli da conflitti interni ed esterni.
 
woodenship
woodenship il 12/09/21 alle 03:19 via WEB
Pensa che, oggi sentivo le dichiarazioni di Trump che accusava Biden di essersene andato via in modo disastroso dall'Afghanistan. Dimenticando che è stato lui a fare liberare il leader dei talebani per poterci firmare l'accordo poi a Doha. Quello in base al quale lo stesso Biden ha dovuto andarsene in fretta e furia. Ma si sa: è un mondo di smemorati il nostro. Un mondo che si guarda attraverso specchi deformanti. Un mondo che non prova ribrezzo a comprare energia dagli arabi talebani, però allo stesso tempo li disprezza perché integralisti. Ci si fanno affari, ci si vende armi. E pazienza se poi le petromonarchie foraggiano i terroristi dell'Isis o gli oscurantista talebani. Il popolino tanto continuerà ad abbaiare contro il dito, non pensando nemmeno che esista la luna. Intanto sono passati 20 anni di una guerra che non si sa bene contro chi o che cosa. Forse bisognerebbe chiederne ragione a Bush jr, il sanguinario scemo.....
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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