Creato da DONNADISTRADA il 10/09/2008

Silena DalFinestrino

visioni e immagini del mondo.. Quasi sempre la fotografia parla più delle parole.Un buon viaggiatore è colui che non sa dove sta andando. Lin Yu-t'ang

 

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mode e costumi diversi

Post n°389 pubblicato il 12 Agosto 2013 da DONNADISTRADA
 


Sto leggendo in questi giorni il bel libro di Alice Albinia Imperi dell'Indo e proprio oggi la scrittrice si trova in Afghanistan e ha acquistato un "burka" come lasciapassare nei luoghi che sarebbero altrimenti stati difficili per una donna occidentale.

Mi è tornato allora in mente il pensiero anni fa in India e nei paesi musulmani riguardo alle donne che indossano il chador, infatti le donne che portano il burka non le ho mai viste nei loro paesi, ma solo qualcuna a Londra o a Parigi.

Vi riporto il pensiero di Terzani che è molto bello su questo argomento.


foto Abbas

"dobbiamo smettere di pensare, ma lo dobbiamo smettere nel fondo, che la nostra civiltà sia superiore o che noi abbiamo il monopolio di alcunché, della civiltà, della felicità, del benessere, della dignità delle donne, di tutto. Non abbiamo questo monopolio. Ci sono altre civiltà che la pensano diversamente e che vedono noi come “civiltà del male”, così come noi pensiamo di loro. Quanto ai problemi che ogni civiltà ha, devono essere visti all’interno di quella civiltà. Esempio: il burqa è un problema delle donne afghane. Le donne afghane sono meravigliose — non so se voi conoscete l’organizzazione RAWA (Revolutionary Association Women of Afghanistan) — si pongono i loro problemi e l’idea che noi, perché siamo i più forti, i più potenti, dobbiamo andare a liberare la gente altrui, è una cosa assurda, sacrilega. La libertà ognuno se la deve conquistare per conto suo. Si può aiutare, dare una mano, ma la libertà bisogna conquistarsela da soli. È come scalare le montagne: se si vuol godere di arrivare in cima alla montagna, non è che ci si può mandare un altro, non è che qualcuno ci può portare in cima con un elicottero… Quella montagna bisogna conquistarsela da soli. Se le donne afghane trovano che il burqa sia qualcosa che offende la loro dignità, scaleranno quella montagna, arriveranno in cima e butteranno via il burqa. Non ci devono essere i paracadutisti americani che glielo vanno a togliere."

Tiziano Terzani

 

 

 

 

 

 

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Commenti al Post:
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 12/08/13 alle 17:43 via WEB
e' un pensiero molto bello perché rispettoso dell'altro. E io adoro Terzani (nato a 100 metri da dove sono nata io:))
Se poi pensiamo che il velo glielo vorrebbero levare donne come la Santanché.....be'....
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 13/08/13 alle 20:27 via WEB
sei vicina di casa di Terzani, ody? o lo siete stati?
ahahah (sul velo della santanchè)
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/08/13 alle 12:03 via WEB
non siamo stati mia vicini di casa. Nel senso che la differenza d'età era troppo grande e quando sono nata io lui doveva essersene già andato (o qualcosa del genere). Ma era nato nel mio quartiere e per un certo periodo ci ha abitato sempre la sua famiglia e mi ricordo di averlo incrociato, ma non era ancora così famoso.
 
     
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 14/08/13 alle 23:16 via WEB
o forse come dici tu non era così famoso in Italia. Scriveva per giornali tedeschi e la sua grandissima notorietà in Italia è arrivata quando era ormai vecchio.
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 12/08/13 alle 17:47 via WEB
trovo comunque che l'argomento sia molto più ampio e per questo ho volutamente spezzato in 2 il mio commento.
Credo anche che la libertà, l'emancipzione, la costruzione del sé avvengano grazie ai confronti che ciascuno di noi (o ciascuna società) puà istituire con gli altri. Vedere, conoscere, leggere, viaggiare, parlare. E poi decidere.
Quello che non sono affatto sicura che queste società tradizionaliste permettano, a nessuno e in particolare alle donne.
Non voglio quindi che il velo sia tolto loro di forza o per assimilazione a valori che non sono i loro. Ma non voglio nemmeno che non abbiano la possibilità di mettere sotto esame i valori che comunque sono imposti dall'alto a loro stesse
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 13/08/13 alle 20:35 via WEB
sono perfettamente d'accordo e sarebbe bello se tutte le nostre scelte fossero libere e non condizionate dall'alto, da una scuola di pensiero che non sempre è condivisibile e lo studio, il dubbio, il confronto possono essere motivo per mettersi in discussione. E lo dico io che ho fatto di queste ragioni lo scopo della mia vita e della mia libertà, senza troppi condizionamenti per quanto possibile. D'altra parte se pensiamo a quelle civiltà di mondi lontani, che vivevano tranquillamente, senza progresso e senza troppi grilli per la testa e poi arrivavano i conquistatori, i religiosi, anche se vogliamo i ricercatori e gli studiosi e mettevano a soqquadro quella che era una vita tranquilla. Mi domando se ne avevano, se ne abbiamo diritto.
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/08/13 alle 12:06 via WEB
fprse no, cole senno di poi. Ma la storia procede lungo gli schemi mentali propri della sua epoca. E non ha molto senso oggi valutare il apssato con i nostri parametri mentali, Dovremmo possibilmente calarci nella mentalità dell'epoca per capire cosa aveva senso "allora". Possiamo dare tutti i giudizi che vogliamo, ma sono sempre anti-storici.
stiamo attenti piuttosto a non fare oggi azioni o pressioni aderenti alla mentalità di secoli fa: quello è l'errore di oggi, quello dobbiamo evitare e combattere.
 
     
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 14/08/13 alle 23:05 via WEB
ancora oggi si combattono guerre nel nome di un proprio dio e rimango esterrefatta. Guerra mascherate da esportazione di democrazia o di libertà che altro non sono che vecchie invasioni. Hanno solo cambiato nome.
 
mpt2003
mpt2003 il 12/08/13 alle 21:44 via WEB
è un discorso complicato e non credo sia facile arrivare ad un risultato che sia la verità in assoluto, certo è che le liberazioni che non partono da noi non sono valide, forse sarebbe bello che questo processo di autoliberazione potesse avvenire in libertà ma spesso non avviene così...:( ciao .
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 13/08/13 alle 20:37 via WEB
sì, dovrebbe partire da loro, se lo volessero, se avessero il coraggio ma comunque non altri la pretesa di insegnare o imporre :)
 
serio.vin
serio.vin il 13/08/13 alle 07:14 via WEB
ecco io la penso come lui ^__^ non capisco questa assennatezza,questa estrema saggezza nell' imporre il nostro modo di essere libere con un gonna di 40 cm...forse sbaglio,ma secondo me è una cosa che devono scegliere da sole
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 13/08/13 alle 20:38 via WEB
si diciamo tutte la stessa cosa infatti :))
 
swala_simba
swala_simba il 13/08/13 alle 12:23 via WEB
in ogni civiltà va bene ogni uso, costume e tradizione purché sia sempre una libera scelta dell'individuo e non un'imposizione...
un abbraccio mia cara
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 13/08/13 alle 20:49 via WEB
ho parlato con qualche donna in Marocco. Non portano burka o chador la maggior parte, ma portano il velo e lo considerano un vezzo, un segno di appartenenza. Certo per noi occidentali sembra strano che queste donne amino uscire di casa super coperte e pensiamo che ci siano dei padri, mariti, fratelli padroni che scelgono anche per loro. Ma anche se così fosse non siamo certo noi occidentali a fornire materia di insegnamento. Ricordo una ragazza ad una lezione universitaria che vendicava l'insegnamento che voleva imporre alla madre rispetto a scelte femministe e si stupiva che la madre non la seguisse in quelle scelte. Ricordo che a me quel discorso apparve strano e fuori luogo. La madre non aveva chiesto di cambiare. Forse negli anni successivi o forse no.

abbraccio te forte forte :)))

 
   
swala_simba
swala_simba il 13/08/13 alle 23:07 via WEB
sai, mia cara, ci sono mille storie e mille vite.
Condivido quando dici che a noi non spetta giudicare perché penso di conoscerti un po' e apprezzo il tuo modo rispettoso di andare per il mondo, ma, come sai, spesso l'eccessiva comprensione rischia di mascherare quella malcelata voglia di stare al sicuro dietro le porte della propria storia e dei propri costumi.
In realtà, credo, che bisogna mescolarsi e contaminarsi e sapersi dire reciproci no quando riteniamo che ci sia una qualunque sopraffazione.
 
     
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 14/08/13 alle 22:30 via WEB
La contaminazione serve al confronto, mia cara, serve al cambiamento. Ma questo è il nostro modo di sentire e di vivere. Noi con umiltà mostriamo quel che siamo, poi lasciamo che siano gli altri, se credono giusto, seguirci o seguire noi gli altri, talvolta :))))
 
P.P.65
P.P.65 il 13/08/13 alle 20:37 via WEB
Bello e giusto al tempo stesso.
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 13/08/13 alle 20:49 via WEB
grazie del passaggio e del commento :)
 
virgola_df
virgola_df il 14/08/13 alle 14:08 via WEB
Ad ognuno la propria conquista! :)*
Abbracci,
virgola
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 14/08/13 alle 22:31 via WEB
...quanto c'è ancora da fare :)))
abbracci a te*
 
atapo
atapo il 15/08/13 alle 22:15 via WEB
La conoscenza reciproca e gli scambi, con molta pazienza, sono l'unica strada per i cambiamenti rispettosi delle culture altrui. Ma credo che oggi la pazienza manchi completamente, purtroppo.
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 18/08/13 alle 07:21 via WEB
la presunzione carissima e il gioco della guerra e della conquista. La pazienza di imparare reciprocamente con pazienza tu dici, vero? già !!!
 
mrsgarrick
mrsgarrick il 16/08/13 alle 19:38 via WEB
adoro Teazani, lui si che ra un grande! ciao collega! :)
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 18/08/13 alle 07:22 via WEB
ciao collega :))) Qualcosa di grande secondo me Terzani ce l'aveva. Adesso lo dico nel commento subito dopo, così cerchiamo di fare un discorso unitario :)))
 
FenomenidiEmersione
FenomenidiEmersione il 16/08/13 alle 21:50 via WEB
Di Terzani non riesco ad amare tutto. America a parte, le bombe nascono dalle idee. Le idee sono pericolose. Le idee si esprimono con le parole. Le parole sono bombe. Spesso esplodono tra le mani.
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 18/08/13 alle 07:31 via WEB
Terzani, a mio giudizio aveva un grande pregio. E' stato un bravissimo divulgatore. E poi conosceva le lingue orientali. Tanto di cappello. Per il resto mi è apparso talvolta lento. A me è sempre parso ovvio e molti anni prima che lui lo scrivesse che se cammini lentamente hai possibilità di goderti il percorso, se invece ti trasportano e ti depositano in un luogo lontano, quel che c'era tra il primo e il secondo luogo lo hai perso. Non c'era certo bisogno di comprenderlo in seguito ad un gioco intellettuale e letterario come quello che aveva dato luogo al libro: Un indovino mi disse.

secondo argomento. Preferisco il dubbio a quello che più che idea chiamo ideologia. E queste possono esplodere a mio giudizio, dappertutto e tra le braccia di chiunque che magari sta passando per caso :)))

 
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