Silena DalFinestrino

buongiorno Angi, eccoci qua, che si fa di questo anno "nuovo?" baci! :*

Buongiorno Cri :)))
penso che si faccia quello che abbiamo sempre fatto. Penso sia impossibile cambiar.Ci

un bacio :))

E la bici conosce soste ma non fermate. Il bello è che le salite conoscono discese e i tramonti anche albe. Si può procedere senza mappa e contare sui punti fermi dell'esperienza... :)

Mi hai fornito spunto tu per questo post e il desiderio di rileggermi qualche "frammento". Sai che molte volte, in metropoli sconosciute, ho lasciato "perder.mi" per strade e strade, senza orientamento e senza mappe, e poi la sera cercar di ritrovar.mi. Sempre metafore del viaggio si rapportano con quelle della vita.
Bentornata!!!!!!! *__*

Io il viaggio più bello che ricordi l'ho fatto a Creta. Non c'erano indicazioni e la cartina non aiutava: a un certo punto mi ritrovai su un monte, coi pastori che parlavano greco moderno e io invece greco antico. Ma poi arrivai in un paese con le porte colorate e i fiori rossi alle finestre e mangiai lo yogurt più buono del mondo. Ho ancora la foto dell'asino che mi faceva l'occhiolino fuori del localaccio dove mi fermai, sporco forse, ma caldo di umanità.

grazie di aver condiviso il ricordo del "tuo" paese dalle porte colorate di Creta con l'occhio soddisfatto dell'asino che ti guardava a mangiare lo yoghurt.
Bellissima immagine la tua :))

Buon viaggio... per quest'anno!!! :-))) carissima!!

Anche a te Lucilla, Buon viaggio e soprattutto Buona Strada!!
un bacio per via, carissima. e tu sai che non vale assolutamente meno!!

Che bello partire e smarrirsi per le strade del mondo...e che belle come sempre le tue foto Angi...
Quei ragazzi e quelle biciclette posate lì in attesa di riprendere la strada, diversa per ognuno o forse in piccoli gruppi, .....via verso mete che arriccchiscano mente e cuore.
Ti abbraccio Angi Bella....*******

immaginando di essere liberi di essere, liberi di sognare.
perdersi così. sulle strade del mondo. sulle strade della vita. non so se era scritto che avrebbero arricchito oppure contribuito anch'esse a perdere.
Ma...

Ti abbraccio Chiara Bella _*****

....Passeggiando per vie...appongo una mia impronta qui :) Serenità!! S.

Ciao perla!! Passeggia pure quando vuoi e lascia un segno quando ti va. Ne sono onorata!!
Gioia e serenità a te!!

era bellissima valencia quando la visitai. la città spagnola che mi è più nel cuore, con bilbao. è già sud come barcellona, troppo europea, non sa essere. pulsante, viva, con squarci improvvisi di eleganza araba, sontuosa come l'eleganza più algida di barcellona non riesce ad essere. erano in atto gli sventramenti dei quartieri storici, ne sentivi perdere l'anima, il fiume prosciugato, i grandi cantieri delle nuove architetture moderne... trasformazione che sono contento di non aver visto compiuta. un'orchada in un caffé del centro, il pullulare del mercato coperto, le seppie arrostite sulla piastra presso le paludi a sud in prossimità di un mediterraneo bellissimo, sospeso, tra le pinete marittime e il retroterra paludoso.

In un paio di lunghi viaggi avevo visitato buona parte della Spagna tra nord e sud. Valencia l'avevo passata di notte in un passaggio notturno in treno da sevilla a barcelona e mi mancava... La ciudad des artes è fantastica, se vogliamo non c'entra niente con le vecchie architetture moresche e mediterranee, ma non siamo retro a non volerle accettare. Appena mi imbatto nelle mie vecchie diapositive del Gugghenheim di Bilbao te le mostro... quella architettura sembra irreale, ma le nubi e il freddo di quei giorni di agosto forniscono un'atmosfera rarefatta che è un incanto. Bentornato in veste nuova tangoepoesia _****

ho studiato architettura e sono un appassionato di architettura contemporanea, nulla da obiettare sulle nuove costruzioni di valencia e sull'integrazione tra nuovo e antico. calatrava, che ha cambiato il volto della valencia moderna, è un magnifico architetto. tuttavia c'era qualcosa che si andava perdendo nel tessuto della città antica sventrata e ripulita urbanisticamente, un tessuto di vissuto che si perdeva, come se si sventrassero certi quartieri popolari storici di napoli. il guggenheim a bilbao è una visione che lascia senza fiato, ma è la città stessa ad avere un fascino un pò strano e irreale, nero per certi aspetti, dal barrio storico ai quartieri più cosmopoliti, tra le colline brulle che la chiudono e un pò la strozzano.

commento da esperto stavolta tangoepoesia!! Non ho visto Valencia prima e quindi mi fido completamente del tuo occhio critico.
Ho ritrovato la stessa cosa a Barcelona essendoci tornata per la seconda volta dopo 13 anni e dopo le Olimpiadi che hanno fatto lievitare incredibilmente i prezzi e turisticizzato un quartiere come il barrio gotico che ricordavo con struggente nostalgia... lo stesso provai a rivedere il Nyavn di Copenhagen che rivedevo dopo 15 anni. Non più quartiere popolare, ma completamente turistico. Sempre bello ma altro da quello che avevo visto la prima volta.
Dice Pirandello che non si può tornare nello stesso luogo e ritrovarlo tale. La stessa cosa dice Henry Cartier Bresson a proposito della fotografia. Tornare nello stesso luogo dopo del tempo non si ha più la stessa poesia di riprenderlo nello stesso modo. La nostra anima nei nostri ricordi vorrebbe mantenere tutto statico. Comunque sono perfettamente d'accordo con la tua analisi. C'è un patrimonio da conservare e salvaguardare. Eppure conserviamo le baracche che a Messina sono state costruite dopo il terremoto che altro non sono che covi di piccola delinquenza o disoccupazione. Territorio di disagio sociale ormai vecchio di un secolo.
Grazie :)))

Ciao Donna, bentrovati a tutti, un abbraccio Maria

un tuffo al cuore vederti sul mio profilo Maria...

un tuffo al cuore (e ancora non ha ripreso il suo battito regolare) l'ho avuto io.. guardando la prima foto di questo post... *** * *

cosa ti ha suscitato questa foto??