Creato da DONNADISTRADA il 10/09/2008

Silena DalFinestrino

visioni e immagini del mondo.. Quasi sempre la fotografia parla più delle parole.Un buon viaggiatore è colui che non sa dove sta andando. Lin Yu-t'ang

 

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aspettando sertão

Post n°89 pubblicato il 19 Gennaio 2009 da DONNADISTRADA
 


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Segnalo un libro da poco letto, un racconto che si legge tutto d'un fiato e in poco più di mezzora:
La doppia morte di Quincas l'acquaiolo...
Quincas ad un certo punto della sua vita abbandona il lavoro, la famiglia e la figlia e si trasferisce in una stanza lurida, circondato dall'affetto di una prostituta e di uomini del porto.
La sua morte mette subbuglio nella sua famiglia che vorrebbe fargli un funerale come si conviene. Ma lui si diverte a prenderli in giro, a perpetrare la sua vendetta nei confronti della società borghete da cui si era allontanato, deridendoli e alla fine decidendo lui la sua morte.

Racconto surreale dove la libertà delle scelte, le proprie scelte su quelle degli altri...

Joachim Soares da Cunha, timido sposo e padre affettuoso, mai visto in un bordello o in una bettola, decide un bel giorno di lasciare i moralismi pettegoli e gli interessi meschini della sua famiglia e di diventare un vagabondo. Si trasforma allora in Quincas l'Acquaiolo, il più grande bevitore di Salvador de Bahia, il filosofo straccione della vita del mercato, il principe delle balere, il patriarca del meretricio. Quincas diventa così il simbolo della libertà ritrovata - quella libertà spesso raccontata da Amado simbolo di quel desiderio anarchico e libertario di vivere fino in fondo e nel modo migliore la vita che si ha da vivere.

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Commenti al Post:
rodopiecassandra
rodopiecassandra il 19/01/09 alle 21:47 via WEB
Oggi affrontavo il tema pirandelliano della fuga anarchicadai ruoli. Si può "mollare" tutto? Uscire dalla società e dichiararsi liberi e padroni di sé? rifiutare nome e numeri, identità e prigioni? Forse. Ma solo se sei pronto ad essere solo, emarginato e a passare per folle. E cmq la tua scelta si riverbera sulle scelte altrui. Sicché, ammesso che sia libertà in potenza, diventa licenza in atto.
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 19/01/09 alle 22:29 via WEB
Avevo trovato anch'io riscontri con Pirandello nella favola di Amado. Quincas non ha paura di passare per folle, da chi poi? Da parenti ipocriti? Ne fa tranquillamente a meno! E' felice nel suo nuovo ruolo, finalmente senza dover sottostare a tutti quei riti che non gli stanno più. Ti domandi Stef se sia giusto? Se è vera libertà? Se non diventa una licenza, o meglio una licenziosità? Se non è soltanto un sogno di liberazione che noi comuni mortali non possiamo permetterci se non nella fantasia? Probabilmente estremizzata così come nel racconto lo è. E l'ironia della morte scelta diventa la maniera per deridere soltanto usi e costumi che la nostra anima non può sopportare. Eppure lasciamoci andare al desiderio di non essere mai prigionieri di abitudini a cui non crediamo. Penso che la favola di Amado sia una metafora in cui si mettono alla berlina falsi affetti e si va in cerca di altri, più autentici. Va da sé che il Signor Joachim Soares da Cunha, impiegato modello dell'ufficio delle tasse non si trovava nel ruolo in cui era vissuto fino a cinquantanni e trova una nuova dimensione. Forse, se la sua famiglia fosse stata diversa avrebbe condotto tranquillamente la sua esistenza fino alla morte. Ma il giorno in cui la figlia gli presenta il fidanzato, lui comincia a sgignazzare e DA quel momento cambia vita. Forse non è neanche giusto imporre ruoli che i nostri cari non possono sopportare in nome di una credibilità e un'etichetta che suona troppo falsa.
 
LouMelinda
LouMelinda il 19/01/09 alle 23:35 via WEB
la libertà ritrovata... Credo che non ci sia cosa più bella di quando si ritrova una cosa che avevamo e ora non l'abbiamo più. Molto meglio di una cosa nuova: questa non ha lo stesso valore. Conto i giorni per la tua partenza, so che è anche questa la tua libertà. Un bacio. Un bacio sempre... Lou.
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 20/01/09 alle 10:46 via WEB
Penso che la libertà sia sempre una conquista, la massima idea in cui credere e per la quale lottare. A volte la libertà non viene accettata, viene vista come un abuso. Bisogna sempre capire in cosa consiste il bisogno inalienabile dell'uno e far sì che non intralci quella altrui. E la libertà si ottiene così. Se non è per tutti non sarà mai Libertà.(meno 5 tesoro!! )
Un bacio a te sempre MiaDolceLou.
 
   
LouMelinda
LouMelinda il 20/01/09 alle 11:56 via WEB
la tua libertà è quella di essere libera. Libera come il vento quando si infila negli alberi e fra i rami, come le nubi quando si abbracciano al sole, come il mare quando spumeggia a riva e poi si ritrae, come la sabbia del deserto quando copre ogni cosa e non è mai uguale un giorno all'altro. Tutto questo mi è caro di te, assieme al cuore immenso che hai. Un bacio sempre, si... Lou.
 
     
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 20/01/09 alle 18:06 via WEB
ricordi un blog fa MiaLou e io e te che parlavamo del vento? dei luoghi del vento... di come ci trovavamo nel vento e forse è il vento che ci ha portate a conoscere prima e il cuore ha poi confermato. Un bacio sempre a te, Lou :)**
 
     
LouMelinda
LouMelinda il 20/01/09 alle 21:44 via WEB
si, ricordo si, tesoro... Lou.
 
     
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 21/01/09 alle 14:13 via WEB
Lou. MiaLou. Sempre Angi&Lou. Un bacio tesoro.
 
Red_Lady
Red_Lady il 20/01/09 alle 08:09 via WEB
Ciao Angi...la libertà, che meraviglia...un bacio tesoro..:*
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 20/01/09 alle 10:47 via WEB
Buongiorno Cri!!!
Bacione :)***
 
otello2007
otello2007 il 20/01/09 alle 10:47 via WEB
Scusami...sorellina bella! Ma non ho potuto fare a meno di scriverti "Il signore delle Tempeste"...lo hai già letto...ma mi sembra che risponda appieno al racconto da te citato. Te lo dedico col cuore. Un bacio Passeggiavo lungo la battigia, solo per il piacere di sentire i miei piedi solleticati dalla sabbia bagnata. Le spalle insanguinate dal tramonto…la pelle arsa dal sole che salutava bianchi gabbiani…in volo radente su teste imbiancate dalla salsedine. Il vociare dei bambini si spegneva lentamente…inchinandosi alla melodia della risacca. Solo un gruppo di giovani…nello splendore della loro età…si stagliava…giocoso…sull’orizzonte infuocato…nascondendo una bianca vela che rientrava sospinta da un delicato zefiro. Mi stesi e socchiusi gli occhi…per godere quei brevi istanti che preannunciano…con nostalgico interagire di suoni e penombre…la sera amica. Brevi istanti di pace…riaprii gli occhi…mosso dalla curiosità di un insolito silenzio e da un vento che non carezzava più…sferzava sempre più forte. La melodia della risacca…aveva ceduto il posto a suoni più densi e lo specchio del mare s’era infranto…incupendosi di un cielo rotto da nuvole oscure…sfrangiandosi di bianca spuma d’oriente. Ero solo ed il volo dei gabbiani si era fatto più vorticoso…sul piccolo promontorio roccioso che spezzava l’orizzonte ad est e penetrava nel preludio della burrasca. Il loro stridio ed il bianco turbinio d’ali aveva qualcosa di irreale…sembrava annunciare qualcosa o qualcuno…mentre definiva i contorni di un quadro a tinte fosche. Fu allora che vidi comparire…da dietro quel promontorio…un’immagine indistinta ma che si fece sempre più chiara…mentre raggiungeva il bagnasciuga seguita…scortata…da quei gabbiani. Un uomo lacero nelle vesti…forte nella membra…sporco di sabbia bagnata…dai capelli arruffati e dalla barba incolta. Ero solo…come in un sogno…all’interno di un quadro forse dipinto dalla mia mente. Rimasi disteso ad osservarlo…mentre sembrava dire qualcosa ai suoi bianchi amici. Roteò il braccio destro…abbassò il sinistro. I gabbiani planarono delicatamente sulla spiaggia spazzata dal vento sempre più impetuoso. Un fulmine imbiancò l’orizzonte e mi mostrò il suo volto stanco ma fiero. Una goccia cadde mescolandosi ai suoi ricordi…che scendevano copiosi lungo le guance scarne e sudicie…perdendosi dentro quella barba che sapeva di antico. Ed una…cadde tra i miei! Sollevò lo sguardo e le braccia al cielo…chiuse gli occhi ed emise un lungo…penoso lamento. Ed cielo gli rispose con un tuono… un crepitio ed un violento scroscio di pioggia mentre il mare si incuneava tra le sue gambe…bagnando quei piedi stanchi che avevano camminato tanto a lungo…in cerca di una verità ancora sconosciuta…alla ricerca di un passato sfuggito…fino a quella meta. Lo vidi muovere freneticamente le braccia…i suoi occhi chiusi seguivano note che non riuscivo a percepire…se non nelle sue ritmiche movenze da direttore d’orchestra. E ad ogni suo cenno…un fulmine…un tuono…garriti che fluivano armoniosi in quella melodia…che era sua…soltanto sua…e che nessuno avrebbe mai potuto negargli. Fradicio di pioggia…stanco…felice…finalmente felice nel suo teatro…al cospetto delle maree ed attorniato dai suoi orchestranti…con me…unico spettatore, onorato per esser stato l’unico invitato a quel sublime concerto…per essere stato l’unico ad aver sentito..ad aver visto…ad aver pianto per lui…con lui! Le sue braccia scesero dolcemente lungo i suoi fianchi…le sue gambe ripresero il cammino ed i suoi bianchi amici rimasero lì…insieme a me…ad osservare la sua uscita di scena…il suo ultimo sguardo verso quell’orizzonte e quel pubblico silenzioso che non tributò lui nessuna ovazione ch’io potessi udire. La sua immagine tornò a farsi indistinta…per poi sparire oltre il palcoscenico. Ancora oggi mi chiedo dove sia quell’uomo e se mai avrà trovato ciò che cerca…ciò che ha perduto. So soltanto che ogni estate ritorno in quella piccola baia e…quando il sole è prossimo all’orizzonte ed il vociare dei bambini si spegne lentamente…inchinandosi alla melodia della risacca…allora socchiudo gli occhi ed attendo che il vento si alzi…che i gabbiani garriscano e che da dietro quel promontorio faccia nuovamente il suo ingresso…per una replica che avrei voluto ma che so…non avverrà mai.
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 20/01/09 alle 11:02 via WEB
si adatta sì fratellino... Quincas rifiuta la veglia che stavano preparando per lui e rivestito dei suoi stracci luridi, nella sua baia tra la tempesta, va incontro alla morte che lui desidera...
ecco fratellino, Grazie con un abbraccio sempre infinito :))))
 
soloperituoiocc_1968
soloperituoiocc_1968 il 20/01/09 alle 19:31 via WEB
Ci stai abituando con queste deliziose perle ai luoghi che visiterai Angi bella.... e questo racconto che parla di libertà mi fà venire in mente a quanto sia preziosa, e quanto sia forte il desiderio di esprimerla in qualsiasi campo....e penso anche a quanto utopicamente io la stia ancora perseguendo...me ne sono guadagnata solo un pezzettino...mi accontenterò...ma è dura...sogno ancora i miei viaggi da Thelma e Louise che immaginavamo io e la mia amica Maura ^----*
Ti abbraccio forte Angi
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 21/01/09 alle 14:18 via WEB
Mai abbandonare il sogno di libertà Chiara bella. In tutti i campi e con tutte le nostre forze. Libertà di pensiero e libertà da qualsiasi sopruso. Poi le nostre libertà che diventano anche quelle battaglie quotidiane. C'è ancora tempo per i tuoi viaggi con l'amica del cuore o con i tuoi cari. Importante non perdere mai la voglia di combattere, così come quotidianamente ti vedo fare, con tutta quell'energia che tu metti in ogni cosa che fa.
Ti abbraccio immensamente Chiara.
 
adriana_ar
adriana_ar il 20/01/09 alle 19:45 via WEB
La libertà è l'aspirazione più importante per l'uomo perchè è alla base della conoscenza umana. Perchè sia libertà con la L maiuscola occorre ricordare però sempre il detto: la tua libertà finisce dove comincia la mia. Ciao Angela portaci belle testimonianze di vita che sai cogliere col tuo sentimento e la tua passione. Un abbraccio Adriana
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 21/01/09 alle 14:12 via WEB
Certo che la libertà non è libertà se va contro altre libertà. E ci sono libertà verso cui aspiriamo con tutto quello che abbiamo. Quando la libertà di agire non è ostacola altre libertà, allora è una conquista. Grazie Adriana, un abbraccio anche a te.
 
Red_Lady
Red_Lady il 21/01/09 alle 07:55 via WEB
Sei ancora qui ? ovunque tu sia...buongiorno, e tanti baci!!! :*
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 21/01/09 alle 14:09 via WEB
Sono ancora a casa. Buongiorno a te Cri. Baci tantissimi :**
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 21/01/09 alle 10:01 via WEB
Segnato. Non sapevo niente di quest'autore. Grazie, anzi obrigada :)
 
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 21/01/09 alle 14:08 via WEB
Ti pensavo mentro lo leggevo in traduzione italiana. Pensavo chissà come sarà bello per quoti leggerlo in lingua originale :***
 
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