Creato da DONNADISTRADA il 10/09/2008

Silena DalFinestrino

visioni e immagini del mondo.. Quasi sempre la fotografia parla più delle parole.Un buon viaggiatore è colui che non sa dove sta andando. Lin Yu-t'ang

 

« Andando per via***changement!! »

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Post n°344 pubblicato il 28 Luglio 2011 da DONNADISTRADA
 

 

foto Steve Mc Curry

Quando leggo racconti teneri che trasudano vita e passione attraverso ogni virgola, non riesco a non provare rammarico, un po' d'invidia e, comunque tento di farmi forza attraverso ricordi,   un pizzico di coraggio e ritorna il sorriso.

 

Ecco il post che avevo promesso a Ebby qualche tempo fa!!

Quando si dice il senso dell'orientamento che o ce l'hai o ti perdi. E perdersi in una città straniera, è come perdersi negli occhi di chi si ama tranne quando hai un treno da prendere tra mezz'ora.

Quella mattina fredda di un gennaio tra le vallate austriache partivo da Graz per tornare in Italia.

In autobus mi accingevo a raggiungere la stazione ferroviaria quando mi accorgo che l'autobus va nella direzione opposta.

Tempo un secondo scendo e attraverso la strada per prendere l'autobus nella direzione opposta. Sono le otto di mattina e c'è traffico lungo la strada. L'autobus non passa e tento di fermare qualche taxi. Invano. Tento con automobili e taxi. Nessuno si ferma. Dopo una ventina di minuti passa finalmente l'autobus per la stazione. Mancano ancora una manciata di minuti. Ero uscita con largo anticipo. Arrivo  e il treno che doveva portarmi alla stazione di coincidenza è già partito. Il signore allo sportello in perfetto inglese mi dice che con il treno successivo non sarei riuscita a prender più il mio treno.  Enfatizza:

THE TRAIN COMING FROM WIEN, LLLATEEE?

Come per dire: qui non siamo in Italia!!! E allora cosa mi consiglia?

Prendi il treno per Lubiana, poi da lì troverai parecchi treni per l'Italia.

Allora un biglietto per Lubiana.

Quella parte della Slovenia non l'avevo mai percorsa e dopo biglietti su biglietti che dovetti ricomprare in treno, perchè a Graz il bigliettaio mi aveva venduto un biglietto di pochissimi chilometri fino al confine sloveno, eccomi a Lubiana.

Cerco di telefonare a casa per avvisare che sarei arrivata in ritardo. Non avevo un cellulare negli anni novanta (e per molti anni ancora!!!)
Parte finalmente il treno da Lubiana per Trieste. Trovo posto e di fronte a me sta seduta una coppia elegantissima. Sui quaranta.

Da dove vengono. Skopie. E mentre li ascolto ripenso a quel viaggio tutto in treno e qualche autobus dall'Italia fino in Turchia.

Di Skopie mi ricordo l'hotel dove una decina d'anni prima avevamo dormito, caro e soprattutto, come dimenticarle? le donne con quei pantaloni larghi larghi, cavallo lunghissimo che vendevano frutta e verdura lungo le strade.

Lo dico alla signora elegantissima seduta davanti a me.

Lei e il signore che viaggia insieme a lei sono invitati alla Biennale di Venezia, sono pittori.

Arriva la frontiera con l'Italia. A me chiedono solo il biglietto e il passaporto. A loro chiederanno tutte le lettere di invito e soprattutto di mostrare tutti i soldi che hanno. i signori devo aprire valigie e borse e portafogli e tirar fuori tutto il denaro.

Mi allontano vergognandomi.

Ripenso ad alcune vecchie frontiere attraversate prima che cadesse il Muro. Quando le arcigne signore cecoslovacche perquisivano tutto il treno e si facevano mostrare tutti i marchi tedeschi che si avevano e applicavano un tasso di cambio governativo pesantissimo per i viaggiatori. Esisteva un cambio nero molto vantaggioso quando non si incappava in abili truffatori che riuscivano a prendersi le centomila lire e danto indietro banconote di piccolissimo taglio e nulla più.

Al ritorno invece perquisivano il treno i gendarmi dell'una e dell'altra parte per paura che ci fosse qualche clandestino nascosto in mezzo alle lamiere o sotto il treno, tra una rotaia e l'altra.

E canticchiavo una canzone che era una poesia di un amico dei quindici anni andati che si era fatta la musica e si cantava sulla spiaggia.

CADRANNO LE FRONTIERE, INUTILI BARRIERE...

Ripensavo a qualche anno ancora dopo e di ritorno, questa volta in auto, bambini e bagagli sul sedile posteriore, dalla Turchia che dalla Bulgaria alla Romania alla frontiera bisognava pagare per disinfettare o disinfestare l'auto..., come se il Danubio Bulgaro fosse diverso dal Danubio Rumeno.

e un altro ricordo tornava alla mia mente, ma questo sarà per la prossima volta!!

 

foto Steve Mc Curry

 
Rispondi al commento:
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 28/07/11 alle 16:58 via WEB
oh Roberta sono contenta e orgogliosa anch'io di averti conosciuta, ci sono persone vere che senti attraverso ogni virgola e a prescindere dal numero più o meno vasto di parole che ci si scambia... sei fra questa senza alcun dubbio Roberta:)) a stasera e passerò anxh'io da te!!
 
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