Creato da: fenice.lunatica il 20/08/2008
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On the road. Again.

Post n°227 pubblicato il 29 Agosto 2010 da fenice.lunatica
 

Sono qui seduta davanti al pc, a fissare questa pagina ancora bianca. A pensare a come poter descrivere queste ultime giornate. Come si fa a trasformare un'emozione in una frase, un periodo, un capitolo? Come faccio a trasmettervela attraverso questa pagina virtuale? Non so come fare. Non sono brava in queste cose. Con le parole, intendo. Non sono mai riuscita ad esprimermi davvero come avrei voluto. Perciò non ci proverò neanche questa volta. Però qualcosa lo devo scrivere. Per ricordarmelo in futuro, quando rileggerò queste pagine. Non voglio perdere questi ricordi.

  

E' venerdì sera e sono seduta in auto. Ho le gambe che tremano e il cuore che batte all'impazzata. E sono anche in ritardo. Ho passato tutto il pomeriggio in uno stato di agitazione totale, mista ad eccitazione. Il mio primo viaggio in auto da sola fino a Bologna, dopo 2 anni che non mi mettevo al volante della mia amata Clio blu. Ma l'agitazione è durata poco. Passano pochi minuti e mi ritrovo a cantare a squarciagola, con i finestrini abbassati. Almeno fino alle vicinanze del centro bolognese. Poi è ripartito il panico. Non conosco la strada, non l'ho mai fatta. Devo fare attenzione al mio foglietto con le indicazioni e contemporaneamente al traffico serale. E col buio, ovviamente, sbaglio strada. Solitamente non ho problemi di orientamento. Anzi, mi so orientare piuttosto bene. Ma sono in un quartiere in cui le strade sono tutte a senso unico. Insomma, un gran casino. Chiedo indicazioni a una ragazza, che scopro essere straniera. E confusa. Mi sta indirizzando dalla parte opposta. Un altro ragazzo, che passava di lì, invece, mi indica la direzione giusta. Ma non così precisa. Trovo la strada, ma non so più a che altezza sono. Presa dal panico, mi fermo a un semaforo (verde) con le quattro frecce. E le imprecazioni dei due ragazzi dietro di me. Prendo il telefono e chiamo. "Ciao! Mi sono persa! No, aspetta, ecco la via che cercavo! Ma...non so se devo andare a destra o a sinistra". Bè, alla fine ero a pochi metri dall'arrivo. Una birra, una sigaretta, buona musica e un'ottima compagnia. E l'agitazione se ne va definitivamente.
Amo viaggiare di notte. Quando le strade sono quasi deserte, i semafori lampeggianti e le città addormentate. Mi perdo a ripensare alla serata. A come è iniziata. Alle chiacchiere al pub. Ma soprattutto a com'è finita. Rientro verso casa con la consapevolezza che questo è solo il primo di una più o meno lunga serie di viaggi. Non so esattamente dove mi porteranno i prossimi. Ma non voglio nemmeno saperlo ora. Lo scoprirò volta per volta.

 

{Si è fatto tardi. Devo ancora ripetere un sacco di cose, e martedì ho l'esame. Continuerò a scrivere domani. O martedì pomeriggio. Per il momento, vi auguro la buonanotte!}

 
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