Creato da dreaming_cri il 16/07/2008
Ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde (K. Gibran)

Area personale

 
Citazioni nei Blog Amici: 63
 

Ultime visite al Blog

cassetta2vivi64vtxileoeloisa1952maredinverno0silanzutrampolinotonanteIrisblu55lubopogiorgino41arcaninocara.callagiuliasassetti1987derivalchiarodilunacoluci
 

Entra anche tu nel club .....

Per Gentile Concessione .... di Lucrezia62

 

attestazioni









PREMIO Indissolubilmente Amici

Viene assegnato a siti o blog che si ritengono amici o perlomeno simpatici.

Un grazie a chi ha voluto assegnarmelo, per la stima e/o simpatia che dimostra nei miei confronti.

Fior_da_liso con il suo La posta del cuore

Stellaincielo con il suo Sogni e segreti

Tania.pv con il suo ->>Sole___Luna<<

Virgola.df con il suo @Ascoltando il mare@

 









PREMIO Webloglive

Viene assegnato a siti o blog che risaltano per la brillantezza nel design e nei contenuti.

Un grazie a chi ha voluto assegnarmelo, per la stima e/o simpatia che dimostra nei miei confronti.

Diane_71 con il suo Ok ci provo!

Profumo_di_caffe con il suo Io...Vorrei....

 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Tag

 

 

« Messaggio #34Messaggio #36 »

Post N° 35

Post n°35 pubblicato il 06 Ottobre 2008 da dreaming_cri
 

Ogni tanto la tua disperazione esplode.

 


Tu sei madre e moglie, ma non puoi pensare di dover vivere le sue delusioni, né di doverti preoccupare della sua rabbia.
È triste sentirti dire che l’unico scopo che ti tiene ancora qui è tua figlia, perché ha ancora bisogno di te. Lei avrà sempre bisogno di te, ma non è più una bambina e deve riuscire a superare le sue difficoltà -con un aiuto da parte tua- ma non pretendendo di riversare completamente su di te tutti i suoi problemi, che non sono insormontabili. Lui, invece, deve assumersi le eventuali conseguenze dei suoi scatti di ira. 
Hai una tua vita. Non devi vivere di riflesso a loro.
Sei una donna. 
Tira fuori le unghie e combatti contro quella strisciante voglia di non esistere che ti attanaglia.
Io non so che fare, come comportarmi. Cerco di starti vicino, di ascoltare i tuoi sfoghi e di farti reagire. Ma è da te che deve partire quella reazione forte che può ridarti la voglia di vivere.
L’altra sera mi hai mandato via, promettendomi che avresti cercato di dormire…ma, la mattina, il tono della tua voce era inequivocabile.
Oggi è un altro giorno.
Spero che tu ti sia un pochino tranquillizzata.
Mi auguro di riuscire a sentirti più tardi e di non sentire lacrime. 
 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963