NEL MIO MONDO

Post N° 165

Il ticchettio della pioggia. Lo stormire del vento. Il dondolio causato da ogni occupante. I rumori del traffico e delle persone fuori.
Ho il sonno leggero, per questo, quando vado in camper, torno a casa più stanca di quando parto.
Non riposo mai bene, perché ogni suono e ogni movimento viene amplificato e percepito in modo molto distinto.
Questo weekend è stato particolare, per la concomitanza di svariati fattori.
Nella prima area di servizio scelta, in un autogrill, mi sembrava di stare all'interno di un circuito automobilistico: strombazzate di clacson, partenze al fulmicotone e rumorose, schiamazzi notturni. Seconda notte: un temporale violento, accompagnato da forte vento. Terza notte: finalmente un po’ di riposo, in un sano silenzio.
Ma ora siamo tutti stanchi. Ci dobbiamo riprendere.



Il camper. Una bellissima esperienza, perché ti permette di visitare luoghi e città senza grandi problemi di orari e di sosta, ma, per quello che ho fatto sino ad ora, esperienza sempre molto stancante.
Non so se riuscirei a fare una reale vacanza, di quindici giorni o un mese con questo mezzo, almeno non seguendo la filosofia di non pernottare mai nei campeggi, ma solo nelle aree di servizio o in quelle attrezzate.
Ho dei ritmi un pochino diversi.
Mi piace dormire e riposare comodamente, quindi, un lungo periodo senza riuscire a farlo realmente…mi sfibrerebbe.  
Libertà senza orari ed obblighi. Mancanza di comoditò ed agio, soprattutto nel dormire.
Pro e contro, per me, di una vita da camperista principiante.