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Dora dal medico.

Non riuscì a chiudere occhio facilmente quella notte,Dora si alzò più volte a bere...una strana eccitazione la pervadeva tutta,era impaurita e allo stesso tempo felice.

Si addormentò solo alle prime ore del nuovo giorno.

Il sole era già alto,quando finalmente apriì gli occhi...i raggi passavano attraverso le fessure della verde persiana,accarezzandole dolcemente il viso.

Si stiracchiò tutta,levandosi le lenzuola di dosso...si alzò...indossava un pigiamino con pantoloncini corti a righe azzurre e un top della stessa tinta...andò in cucina a prepararsi una bella tazza di caffè fumante.

Spalancò la finestra ,lasciandosi avvolgere dall'aria fresca del mattino e respirando l'odore dolciastro del caffè del bar,si avviò all'angolo cottura e si accinse a prepararsi il suo solito caffè,nella classica macchinetta.

Dopo aver ripulito per bene la casa,si preparò per recarsi ad una visita medica di controllo,il solito check up da fare periodicamente dopo i 40 anni.

Mise un semplice vestitino a fiori,con gonna leggermente svasata lunga fino alle ginocchia e maniche a tre quarti,con collo a camicia,infilò i sandali di cuoio..questo semplice gesto le riportò immediatamente il pensiero alla serata precedente,provocandole una sottile emozione.

Andò in bagnò si spazzolò energicamente i capelli facendone risaltare i riflessi dorati,ciocche ondulate le scendevano morbidamente sulle spalle,incorniciando dolcemente il gracile viso...non dimostrava di certo la sua età,le era stato puntualizzato più volte...e la cosa di certo non le dispiaceva.

Prese la borsa e si avviò alla porta.

Raggiunse l'ambulatorio medico a piedi,non distava molto dal centro,dove era situata anche la sua abitazione.

Entrò,l'odore di disinfettante impregnava l'aria,l'unico arredamento della sala d'attesa,erano le grigie sedie di alluminio e al centro,un tavolino basso,anch'esso in alluminio,tappezzato da riviste mediche,sparse per tutta la larghezza in modo da vederne chiaramente i titoli,le bianche pareti  conferivano alla stanza un aspetto più sterile,davano una  nota colorata,le verdi tendine trasparenti accostate,all'unica ,finestra che dominava la stanza..e un enorme pianta , posta all'angolo.

Non era da sola ,le facevano compagnia tre signore dall'aspetto altero.

Stavano confabulando tra loro...non era difficile ascoltare ciò che dicevano,parlavano a voce alta,ignare del paese di origine di Dora.

Demarcavano ancora una volta la differenza tra il sud e il nord,offendendo senza peli sulla lingua la "Calabria"da sempre oggetto di discussione.

Anche lei era fuggita per vari problemi inerenti il suo paese,ma non amava quel genere di pettegolezzi,anche perchè conferiva la colpa di quest'emarginazione al governo.

La Calabria era considerato un paese mafioso da sempre...un sorrisetto ironico scolpì il candido visino di Dora.

E il nostro caro governo a quale "famiglia "apparteneva?

Alla famiglia del "nord?",visto che in passato e attualmente si è sempre dimenticato del "sud."

L'ultima volta,e risale a qualche mese fà,che era scesa in Calabria per le vacanze,aveva notato che la situazione era peggiorata,grosse aziende stavano per chiudere,mandando in malora tantissime famiglie,le piccole imprese edili,messi in ginocchio dalle tasse che non le consentivano di mantenerle aperte.

Una situazione catastrofica...eppure non mancava di spendere milioni di euro in futilità o in opere mai completate, ne aveva elargito anche a grandi autori della canzone italiana,che per tutta risposta,hanno manifestato il proprio disprezzo per il "sud" pubblicamente.

"Lungi da me di dare la colpa a loro."Pensava tra se e se Dora...in fondo,avevano portato allo scoperto,un altra grande piaga della Calabria.

Il "governo Italiano" si è dimostrato un fallimento,e ne ha contribuito allo sfasciamento.

Aveva ormai perso la fiducia in una riforma più equa,in grado di poter distribuire le forze uniformemente,consentendo  all'intero paese una stabilità economica,costruendo progetti per l'intera Nazione,avvalendosi sempre, di collaboratori con esperienza e competitivi.

"La signora Dora Nalini?"La dolce voce dell'assistente del ginecologo,la distolse dal suo pensare,era finalmente arrivato il suo turno.

Era una brunetta un po cicciotella,con un viso gioviale e un sorriso gentile,come d'altronde lo erano tutti i suoi gesti...l'accompagnò,rassicurandola,all'interno della stanza predisposta alla visita...la fece distendere sul lettino,in attesa del medico,che nel frattempo era andato a disinfettarsi le mani e cambiare i guanti per la successiva visita.

Il medico era di media altezza,robustello,con capelli e occhi neri...aveva una severa espressione in viso,ma quando aprì bocca per salutarla,si rese conto che l'espressione non rendeva giustizia alla sua voce,che invece era dolce e premurosa.

Dopo essersi informato accuratamente sulla salute di Dora iniziò la visita.

Usciì dallo studio che era già quasi ora di pranzo,giusto il tempo per mandar giù un boccone e riposarsi un attimino,prima di recarsi al lavoro.