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Il foulard di seta ( verde III parte)

Il cellulare di Sandro continuava a non dare segni di vita.

Sonia si sedette sulla sedia a dondolo con aria affranta e delusa.

“Accidenti! Io non vedo l’ora di dirgli che sono incinta … e invece non riesco nemmeno a parlargli per telefono!”

“E se fosse con un'altra donna? E avesse chiuso il telefono apposta!”

E mannaggia alla gelosia che di tanto in tanto si faceva viva,impertinente e birichina.

Tempo fa’,fu’ proprio quella sensazione orribile che le attanagliava lo stomaco che le fece capire che era gelosamente e disperatamente innamorata di lui!

Per tutto il tempo che lui l’aveva  corteggiata assiduamente,lei si era volutamente dimostrata indifferente.

L'indiscutibile classe ed’eleganza di Sandro unita al suo irresistibile fascino:l’avevano messa in una posizione di avanguardia.

Era assalita dalla  gran paura che lui volesse solo divertirsi con i suoi sentimenti e che dopo essersi stancato del suo nuovo  gioco l’avrebbe messa da parte; e lei disperatamente avrebbe raccattato i pezzi del suo cuore infranto dal dolore e dalla  delusione.

“Al cuore non si comanda!”

Le ripeteva continuamente la mamma … e finalmente lo capii anche lei.

Si era buttata affranta e distrutta sul lettino,rimproverandosi di aver dato “ via libera” alla sua amica Angela.

“Visto che tu snobbi la serrata corte di Sandro,posso provarci io?”

Le aveva chiesto la furbacchiona, con un sorriso birichino lanciando un occhiata maliziosa e abbastanza eloquente in direzione di lui.

“Fai pure”

Digrignai,con un sibilo di voce.

Nello stesso tempo in cui glielo confermai ,ero già pentita.

Lasciarono il locale,dove c’incontravamo di solito con tutti gli amici,lasciandomi al tavolino a consumare il mio drink,allibita e seccata oltre natura.

Li avrei volentieri strozzati entrambi!

Invece rimasi lì,con quell’espressione da cane ringhioso.