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Scorrevano veloci i miei occhi tra tutte quelle parole,immortalate nel tempo con tutti i suoi ardori.

Immagini di vita in amplessi mai estinti,pronti a rinnovarsi per ogni tacita lettura,stagioni che non mutarono il loro decorso,città mai estinte...tutto sembrava rinnovarsi ai miei occhi...eppure quelle parole erano scritte da tempo.

E' strano,come tutto il vecchio diventa nuovo quando a leggerlo sei tu per la prima volta,gli anni non sembrano affatto trascorsi...a volte pare proprio che sia stato scritto per te in quel momento,sono le parole che vorresti sentirti dire,le città che vorresti visitare,i vestiti che vorresti indossare,e gli stessi amori per farti cullare.

Il piacere della lettura è questo,ecco perché mi lascio travolgere dal suo fascino,ha il potere di trasportarmi in luoghi a me sconosciuti,di farmi ritornare indietro nel tempo,di farmi meditare e assaporare nuove sensazioni.

Un orologio senza tempo che rintocca le ore del piacere senza fine,e si mescola nei meandri del passato che si fa strada prepotente nel presente...già,la storia diventa presente nel momento in cui tu la stai leggendo,ed è proprio come se tu la stessi vivendo ora,puoi sentire i loro pianti,puoi sentire la loro disperazione per poi abbandonarti indifesa ai loro piaceri ed emozioni.

Le parole,immutate come gli ardori e le passioni,echeggiano immortali nel tempo.

Non bisogna sottovalutare il loro significato,perché le useremo più volte per farci comprendere,per confermare le nostre ipotesi e anche per deridere e offendere,saranno il nostro biglietto d'ingresso ovunque ci presentiamo,anche quelle non dette,che navigano con l'espressione degli occhi,i lineamenti del viso e i movimenti del corpo...anche se non vengono espresse dagli stessi,qualcuno le interpreterà per loro... il silenzio ha una sua voce.

Riflessioni di primo mattino,navigando tra le letture...parole magari già dette e ripetute...ma che avevo una gran voglia di ridire,di riscriverli,quasi volerne risentire il dolce suono dell'eternità.