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La dignità che non si può comprare.

Camminava con passo leggero, quella sua vecchia borsa, consunta dal tempo e dall'usura, a tracolla.

Consunta come lei, d’altronde.

Si fermò in un angolo solitario, al riparo dagli occhi indiscreti.

Frugò con meticolosa lentezza in quella sacca, ne soppesò il nuovo contenuto che la riempiva.

Con un sorrisetto ironico constatò lo strano binomio:borsa vecchia, contenuto nuovo, proprio come lei.

Non aveva nulla da perdere, nessuna posta in gioco; nessun premio da riscuotere.

Il suo entusiasmo non aveva perso la vivacità di un tempo!

Nei suoi occhi balenò un lampo di trionfo: Aveva vinto! ora ne era certa.

Difficoltà e brutte esperienze, che la vita aveva riservato per lei, non avevano avuto la meglio sulla sua grinta.

Si sentii soddisfatta! Il prezioso tesoro, che gelosamente custodiva, non era stato intaccato dall’ usura.

Che immensa ricchezza indistruttibile abbiamo dentro! Il tempo invecchia gli involucri, raggrinzisce la pelle, lascia cicatrici indelebili su vecchie ferite purulente, ma, per quello che abbiamo dentro sta a noi la custodia.

Solo a noi mantenerlo intatto nel tempo.