RACCONTI & OPINIONIPagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti |
Segui il nuovo blog "Lavoro e Salute" su wordpress www.blog-lavoroesalute.org
---------------------------------------
Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org
Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.
Tutti i numeri in pdf
LA RIVISTA NAZIONALE
MEDICINA DEMOCRATICA
movimento di lotta per la salute
TUTTO IL CONGRESSO SU
AREA PERSONALE
MENU
CERCA IN QUESTO BLOG
MAPPA LETTORI
« È falso affermare che l’... | Le dinamiche del comico-... » |
Istat: più 12 percento per i carburanti. Ma pochi sanno che con le tasse finanziamo la guerra di Abissinia del 1935
Post n°4538 pubblicato il 02 Aprile 2011 da cile54
Capiamoci qualcosa. Caro-benzina, il paradosso delle accise
"Un piccolo sacrificio di uno o due centesimi, che tutti gli italiani saranno lieti di poter fare". Gianni Letta commentava così, un mese fa, il reintegro del Fondo Unico per lo Spettacolo, la riduzione del prezzo del biglietto del cinema e lo stanziamento per i beni e per gli istituti culturali. Con quali soldi? Oltre 300 milioni di euro provenienti dalle accise sulla benzina. Quindi dalle nostre tasche. A marzo - notizie Istat di oggi - il costo della vita è aumentato del 2,5 percento, il massimo in tre anni. I carburanti sono aumentati del 3,4 su base mensile e del 12,4 percento dal 2010. Federconsumatori ritiene che i rincari "raggiungeranno i 1.164 euro annui" per ogni famiglia italiana. Per l'associazione "è ormai chiaro che la spiegazione a tale andamento può essere individuata solo nell'esistenza di forti speculazioni". Federconsumatori suggerisce quindi, tra le altre cose, un "calmieramento dei prezzi e il riequilibrio della tassazione sui carburanti attraverso il meccanismo dell'accisa mobile". Cos'è l'accisa mobile? E' uno strumento che contrasta automaticamente l'aumento dell'Iva quando il prezzo del petrolio si impenna, evitando così che gli utenti sopportino aumenti clamorosi del prezzo del carburante, facendoli assorbire dai produttori e dall'erario.
La benzina costa oggi 1.558 euro al litro. L'aumento è determinato dalle condizioni di instabilità dei Paesi di produzione, Libia in primis. Ma il prezzo dei carburanti al consumo non dipende solo dagli aumenti decretati dai produttori. Nel nostro Paese, infatti, oltre alle aziende che stabiliscono rincari per motivi di approvigionamento e logistici, al guadagno dei gestori della pompa, c'è la questione delle tasse: accisa e Iva. E' una questione nota da anni, perché di centesimo in centesimo accise e Iva sono arrivate a comporre la metà del prezzo di un litro di benzina.
Essendo una tassa di scopo, una volta raggiunto l'obiettivo, la tassa dovrebbe scomparire. E invece l'accisa è rimasta tutt'altro che temporanea. Anzi. Pagando la benzina, forse non tutti sanno che si paga la guerra di Abissinia (1935), la crisi di Suez (1956), il disastro del Vajont (1963), l'alluvione di Firenze (1966), il terremoto del Belice (1968), del Friuli (1976) e dell'Irpinia (1980), e via dicendo fino al contratto degli autoferrotranvieri del 2004 e, ultimo in ordine cronologico, il cinema italiano. Come dice Letta, gli italiani sono lieti di poter contribuire allo sviluppo culturale del nostro Paese, soprattutto in ragione del livello qualitativo del nostro cinema. E sarebbero altrettanto lieti se lo Stato italiano, reiterando la sperimentata arte della presa per il culo, avesse in programma di finanziare con le accise anche la seconda guerra di Libia.
Lica Galassi (Peacereporter) 1 aprile 2011 |
L'informazione dipendente, dai fatti
Nel Paese della bugia la verità è una malattia
(Gianni Rodari)
SI IUS SOLI
notizie, conflitti, lotte......in tempo reale
--------------------------
www.osservatoriorepressione.info
G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI
Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.
> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.
Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
DARE CORPO ALLE ICONE