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Processo alla strage della ThyssenKrupp: giustizia giusta è fatta! Pagheranno i colpevoli, è un precedente di civiltà!
Post n°4590 pubblicato il 16 Aprile 2011 da cile54
Quell’omicidio volontario cambia la giustizia sul lavoro Sette vittime, Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò, Giuseppe Demasi); sei imputati, ottantotto udienze effettive, un’accusa inedita in un procedimento per incidente mortale sul lavoro. E’ la carta d’identità del processo alla multinazionale Thyssenkrupp, nella cui sede di Torino tre anni e mezzo fa andò in scena uno dei più orribili massacri sul lavoro. La Procura di Torino, con una mossa senza precedenti, ha deciso di procedere per omicidio volontario e non, come si è sempre fatto in casi di incidenti sul lavoro, per omicidio colposo: e così ha chiesto 16 anni e mezzo per l’imputato principale, l’ad Herald Espenhahn. Per gli altri, 3 anni e 6 mesi per i quattro dirigenti Marco Pucci, Gerald Priegnitz, Raffaele Salerno e Cosimo Cafueri, e 9 anni per Daniele Moroni, tutti accusati di omicidio colposo e omissione di cautele antinfortunistiche. All’azienda, la giustizia italiana manda un conto di un milione e mezzo di euro di sanzione pecuniaria, cui si aggiungono 800 mila euro di confisca e misure quali il divieto di pubblicità per un anno e l’esclusione da contributi pubblici, agevolazioni e contributi e revoca di quelli già concessi. Fabio Sebastiani 16/04/2011 |
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
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