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Dopo la censura del concerto del primo Maggio, numerosi musicisti registrano un video sulllo “scippo” dei referendum
Post n°4663 pubblicato il 05 Maggio 2011 da cile54
Giù le mani dal voto». Sul web artisti alla carica
Vietato parlare dei referendum del 12 e 13 giugno e in particolar modo del nucleare; in televisione così come durante un concerto. E allora, in queste ore, molti artisti si stanno mobilitando su internet per dire ciò che davvero pensano. Infatti, la censura (attraverso la firma ad un’apposita liberatoria) che ha colpito gli artisti che hanno partecipato alla festa del Primo maggio a Roma, in piazza San Giovanni, il ritardo nell’approvazione del regolamento per la par condicio e il silenzio calato su questo appuntamento nelle maggiori reti televisive stanno tracciando chiaramente i contorni di un piano ben preciso: boicottare le votazione e fare in modo che il minor numero possibile di persone venga coinvolta in una delle scelte più importanti per il nostro futuro: acqua e nucleare.
Una firma che i cantanti certo potevano benissimo non fare, rifiutandosi di salire sul palco, ma molti di loro hanno letto il contenuto solo in un momento successivo convinti si trattasse di una semplice liberatoria. Ieri, dunque, l Comitato per i referendum ha voluto pubblicare sul proprio sito un video dove i singoli personaggi si sono espressi, questa volta liberamente. Tra loro, il cantautore romano, Daniele Silvestri: «Il nucleare - ha esordito - è una presa in giro che ci rincorre da più di 30 anni e soprattutto è una delle dimostrazioni più evidenti di come la volontà di un popolo intero viene calpestata come se niente fosse».
Dello stesso avviso Samuel, frontman della band torinese dei Subsonica: «Meno male che si è arrivati alla comprensione che potrebbe essere un danno riaprire le centrali nucleari - ha detto - ma fa paura che si cerchi di aspettare che la gente dimentichi quello che è successo in Giappone per riproporre la cosa». Senza filtri anche la posizione di Gino Paoli: «Mi viene automatico dire parolacce. Io direi che dopo la privatizzazione dell’acqua - ha ironizzato - si può pensare benissimo alla privatizzazione dell’aria. Credo che si tratti di insulti all’umanità, di attentati alla dignità dell’essere umano». Ieri si è aggiunto anche Biagio Antonacci, che si è apertamente schierato contro il nucleare: «Sogno un un mondo ecocompatibile».
«Non ho mai sposato una causa politica, non mi sono mai schierato». ma sui temi energetici, Antonacci esprime nettamente il suo giudizio: «Sono assolutamente contrario all’atomo. Il nucleare - dice - eè la prepotenza. Sono a favore dell’ecologia, delle energie alternative e il mio voto al referendum andrà in tal senso». Anche Eugenio Finardi ha reso la sua testimonianza attraverso la registrazione di un video: «Non facciamoci rubare il referendum«, ha detto. «Andate a votare anche se è una bella giornata e si sta bene al mare. Andate a votare per l’acqua che è un nostro diritto, e per il futuro che il nucleare ci toglie». Giuliano Rosciarelli 04/05/2011 |
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
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